tag:blogger.com,1999:blog-88682511400637557822024-03-13T08:35:15.853+01:00Il giardino delle EsperidiCi sono infiniti mondi e infiniti soli (Giordano Bruno)Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.comBlogger76125tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-77968386344624070332022-06-05T08:19:00.002+02:002022-06-05T08:19:51.667+02:00Un nuovo inizio<p> Ne è passata di acqua sotto i ponti...in questi anni sono cambiate tante cose ed è successo di tutto. </p><p> Credo che le vite di tutti noi siano state stravolte, in maniera inaspettata, la mia compresa.</p><p> Tempo fa ho sentito in radio una riflessione che mi ha colpito non poco: pensiamo di avere tutto il tempo del mondo in questa vita, ma poi dobbiamo scontrarci con eventi che ci fanno rendere conto che non siamo eterni e che ogni attimo è prezioso. </p><p> Per questo sento che è arrivato il momento di svoltare, di buttarmi su progetti nuovi che mi permettano di tornare a fare quello che realmente mi piace. </p><p> È quindi con grande entusiasmo che annuncio la mia collaborazione con la rivista "<a href="https://lunanuovamagazine.it/">Luna Nuova Magazine</a>", diretta da Monica Casalini.</p><p> Si tratta di una rivista online, di estrazione neopagana ma aperta a tutti i credo e a tutte le religioni, in cui si potranno trovare contributi su svariati argomenti (storia, paganesimo antico e moderno, mitologia, folclore, esoterismo, ecc.).</p><p> Per quanto mi riguarda, curerò una rubrica dedicata alla mitologia e al folclore.</p><p> La rivista sarà disponibile da domani, 6 giugno, sul sito https://lunanuovamagazine.it/ al prezzo lancio di un euro.</p><p> Vi ho incuriosito? Andate a vedere la preview su Instagram o sul sito internet che vi ho indicato...il primo numero vi aspetta domani!</p><p> </p>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-82991382939369177092019-07-30T18:26:00.002+02:002019-07-30T18:26:37.872+02:00La mano di Fatima: un ponte tra culture<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La spensieratezza dell'estate ci invita tante volte ad abbigliarci con capi d'ispirazione esotica o etnica, tra cui anche orecchini, bracciali o ciondoli che richiamano terre lontane. In questi anni si è diffuso molto il simbolo della <b>mano di Fatima</b>, che è comparsa prepotentemente sulle magliette, come tatuaggio e nel mondo dei gioielli femminili. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In realtà questi oggetti che indossiamo con leggerezza (ebbene sì, anch'io ne sono conquistata) fanno riferimento a simboli che si portano sulle spalle migliaia di anni. Ed è il caso anche della mano di Fatima, di cui oggi vorrei tracciare la storia, aiutata anche dal racconto di una delle mie alunne di fede musulmana.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://passionetattoo.it/wp-content/uploads/2015/09/mano-fatima-300x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://passionetattoo.it/wp-content/uploads/2015/09/mano-fatima-300x300.jpg" width="200" /></a></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Le origini</span></h4>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'iconografia della mano è presente in tantissime culture antiche, molte volte per esprimere l'idea di potere o dominio, tanto di una divinità o di un'istituzione (si pensi per esempio al monarca). Poi a seconda della cultura d'appartenenza, essa ha assunto diversi valori.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La famosa mano con cinque dita attaccate tra loro, in cui indice e anulare hanno la medesima lunghezza e pollice e mignolo sembrano identici, nasce migliaia di anni fa, probabilmente introdotta dai <b>Cartaginesi </b>che la associavano a <b>Tanit</b>, la dea della luna e della fertilità sposa del dio Baal. Probabilmente però tale attributo è riconducibile al culto più antico di <b>Inanna </b>da parte dei Sumeri e a quello assiro-babilonese di <b>Ishtar</b>, anch'esse dee dell'amore, della bellezza e della fertilità. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Dai popoli mesopotamici alla cultura ebraica e, in un secondo momento, islamica, il passo è breve. Infatti, nonostante sia più conosciuto come simbolo musulmano, la mano di Fatima rappresenta un simbolo importante anche nella tradizione giudaica.</span></div>
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<h4 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Tra cultura ebraica e islamica</span></h4>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Le versioni di questo simbolo sono tante e differenti a seconda della cultura, ma le caratteristiche comuni rimangono le cinque dita, che possono essere rivolte indifferentemente verso l'alto o verso il basso, e le decorazioni al proprio interno. Di solito nelle versioni islamiche all'interno della mano compare un occhio, l'occhio di Allah, mentre in quelle ebraiche sono presenti una stella di David o le iscrizioni di alcune preghiere.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.latelanera.com/images_bank/ilpozzo/2014/02/mano-di-fatima-miriam-08.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.latelanera.com/images_bank/ilpozzo/2014/02/mano-di-fatima-miriam-08.jpg" data-original-height="240" data-original-width="650" height="147" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Diverse versioni della mano di Fatima</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In entrambe le religioni il numero cinque possiede dei rimandi importanti. Nella tradizione ebraica, <i>hamesh</i>, il cinque, è il numero dei libri della <b>Torah</b>, chiamati anche Pentateuco: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Inoltre la quinta lettera dell'alfabeto ebraico, <i><b>He </b></i></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #222222; text-align: start;">(</span><span dir="rtl" lang="he" style="background-color: white; color: #222222; text-align: start;">ה</span><span style="background-color: white; color: #222222; text-align: start;">)</span></span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">, è uno dei nomi sacri di Dio.</span><br />
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"> Da parte sua, anche la cultura islamica mostra una predilezione per questo numero: cinque sono infatti i <b>pilastri dell'Islam</b>, ossia la testimonianza di fede, la preghiera (cinque volte al giorno), il pellegrinaggio alla Mecca, l'elemosina e il digiuno. Ma sono cinque anche i componenti della <b>famiglia sacra</b>: Maometto, Fatima, Ali, Hussein e Hassan. Non per nulla nella tradizione musulmana il nome della mano di Fatima, oltre a mano di Alo, è <i>Hamsa </i>o <i>Khamsa</i>, come appunto il numero cinque. </span><br />
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"> Per gli ebrei invece il nome di questo simbolo cambia in <b>mano di Miriam</b>, la sorella di Mosé e Aronne, che nell'immaginario giudaico e dei cristiani d'Oriente svolge il ruolo della Madonna, in quanto figura femminile più vicina a Dio.</span><br />
<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"> La storia di Fatima</span></h4>
<br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Ma per quale motivo questo simbolo è noto allora come "mano di Fatima"?</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Il nome nasce da una storia che vede come protagonista <b>Fatima</b>, figlia di Maometto e dell'amata moglie Khadija e figura molto venerata e cara alla religione musulmana. Il suo nome significa in arabo "la luminosa" e fu l'unica a dare una discendenza a Maometto con i figli Hassan e Hussein, avuti da Ali, cugino del Profeta e primo imam sciita.</span><br />
<br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> La tradizione vuole che Fatima avesse una fede talmente forte da essere miracolosa: quando si recava nel deserto per pregare, infatti, riusciva a far piovere e a far nascere fiori dalle gocce cadute a terra.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Altrettanto solido era l'amore che Fatima nutriva per il marito, Ali. Una sera, mentre la moglie stava cucinando la cena, Ali rientrò con una concubina, come gli era permesso dalla legge islamica, e Fatima provò un dolore così grande che non si accorse che le era scivolato il cucchiaio e che stava usando la propria mano per mescolare il cibo. La pena provata dalla donna era talmente potente che solo in un secondo momento notò che la mano le bruciava e Ali la aiutò a medicarla, dicendole però che voleva passare la notte con la concubina.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Quella sera, vedendo il marito che si adagiava con un'altra donna, Fatima non riuscì a trattenere le lacrime, e una finì sulla spalla di Ali. Questi, vedendo quanto era grande l'amore che la moglie provava per lui, decise di rinunciare all'altra donna.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<h4>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Il significato oggi </span></h4>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Oggi la mano di Fatima è diventato perlopiù un amuleto e le donne musulmane la indossano per ricevere in dono le virtù della pazienza, serietà e serenità, fondamentali per un futuro felice.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Si è anche recuperato l'uso apotropaico di questo simbolo, considerato un vero e proprio portafortuna in grado di scacciare il malocchio.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Infine, la sua connessione con le divinità femminili dell'antichità, fa sì che la mano di Fatima sia usata per indicare spazi adibiti alle donne o che queste lo indossino come amuleto d'amore.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Ecco quindi che un simbolo indossato da tante donne con disinvoltura fa invece riferimento a significati più profondi, che anche la vicinanza in ambiente lavorativo con delle ragazze di culture diverse mi ha portato a scoprire.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Per me una cosa da non sottovalutare, in questi tempi dove tante volte i toni si fanno duri e persino violenti, è che esistono storie o simboli, come la mano di Fatima, che uniscono e che, passando da una cultura all'altra, richiamano alla fratellanza tra i popoli. </span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"> Forse allora riscoprendo i significati profondi dei simboli potremo arrivare a ricordarci che in fondo non siamo poi così diversi. </span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <span style="background-color: white; text-align: justify;">voce "Mano" in CHEVALIER, Jean, GHEERBRANT, Alain, </span><i style="background-color: white; text-align: justify;">Dizionario dei simboli: miti, sogni, costumi, gesti, forme, figure, colori, numeri</i><span style="background-color: white; text-align: justify;">, Vol. II, Bur Rizzoli, Milano, 2011, pp. 61-66;</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mano_di_Fatima">Mano di Fatima</a>";</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Wikipedia</i>, voce "<span style="background-color: white; color: #222222;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/F%C4%81%E1%B9%ADima_bint_Muhammad">Fāṭima bint Muhammad</a></span>";</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- VALSECCHI, Alessio, <a href="http://www.latelanera.com/misteriefolclore/misteriefolclore.asp?id=313">Simbolo esoterico: la Mano di Fatima</a>, in <i>La tela nera</i>;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Holyart</i>, "<a href="https://www.holyart.it/blog/articoli-religiosi/mano-fatima-storia-significato/">Mano di Fatima: storia e significato</a>"; </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- blog <i>La mano di Fatima</i>, "<a href="http://lamanodifatima.blogspot.com/2012/09/la-khamsa-un-amuleto-tra-due-culture.html">La Khamsa: un amuleto tra due culture</a>".</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-57663214150772272982018-08-07T11:44:00.002+02:002022-04-26T16:25:51.062+02:00Selene, Artemide ed Ecate - Le tre facce della Luna nella Grecia antica<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="background-color: white;">Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,</span><br style="background-color: white;" /><span style="background-color: white;">Silenziosa luna?</span></i></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">[Giacomo Leopardi, <i>Canto notturno di un pastore errante dell'Asia</i>]</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'incipit della meravigliosa poesia di Giacomo Leopardi introduce l'argomento di questo post: la luna. Si tratta di un astro che ha sempre affascinato gli uomini di ogni tempo, che l'hanno contemplata per millenni nel cielo. E anche noi ultimamente lo abbiamo fatto in occasione dell'eclissi dello scorso 28 luglio che ha tinto la luna di un colore rossastro per un paio d'ore per poi farla ritornare allo stato solito. Mentre avevo il mio naso puntato verso l'alto riflettevo sul significato che un fenomeno come questo avrebbe avuto nell'antichità, quando tutto veniva ricondotto ai disegni degli dèi. Da questo nasce la ricerca del simbolismo generale della luna e la volontà di approfondire le divinità connesse con questo satellite, iniziando dalla nostra cultura classica.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Simbolismo della luna</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Calante, crescente, nuova, piena...la luna è un astro che cambia in continuazione. Le sue famose fasi, cicliche e regolari, sono state di notevole aiuto per l'uomo che aveva necessità di misurare il tempo. Per questo molti dei primi calendari erano lunari. Bisogna sottolineare, infatti, che la luna riunisce in sé molti fenomeni differenti: maree, piogge (e di conseguenza i cicli della vegetazione), ecc. fino ad arrivare a identificare nelle sue fasi anche la fecondità femminile (in media del resto un ciclo femminile dura circa 28 giorni, come quello lunare) e la vita umana. Del resto, come gli uomini, anche la luna nasce, cresce e muore, con la sola differenza che dopo l'ultima fase, quella della luna nuova, essa risorge e riprende daccapo il proprio percorso. Dunque il principale simbolismo lunare è legato allo scandire dei <b>ritmi </b>biologici non solo della natura, ma anche dell'uomo. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Proprio perché la luna riduce a un'unica matrice gli elementi dell'universo, essa viene accostata alla concezione del <b>destino</b>. Se infatti quest'astro governa le piogge, la vita della vegetazione e dell'uomo, può essere vista come colei che tesse i destini degli esseri viventi e che "misura" il loro tempo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come astro misuratore del tempo per eccellenza, la luna porta con sé l'idea anche del <b>cambiamento</b>. Il suo stato in perenne trasformazione ci mostra la coesistenza dei contrari: luce-oscurità (luna piena vs. luna nuova), mondo inferiore delle tenebre - mondo superiore della luce (luna calante vs. luna crescente). </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il passaggio tra queste varie fasi però non è indolore, specialmente durante le ere buie. Non bisogna dimenticare che la stessa luna è soggetta a una "morte" ciclica, quando sparisce dal cielo. In questo senso la connessione tra la luna e la <b>morte </b>è molto stretta, come quella con le energie irrazionali e le attività notturne, considerate un tempo malefiche perché legate alla sfera del mistero e dell'occulto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ma la morte della luna non è mai definitiva: ogni volta riappare in cielo, suggerendo che esiste una vita al di là di quella terrena. Questa sua capacità di <b>rigenerazione </b>la assimila anche ai riti di iniziazione, dove il neofita muore simbolicamente per rinascere in una nuova condizione. Inoltre, la rinascita dell'astro dona speranza all'uomo e gli permette di valorizzare i momenti negativi e bui, ai quali seguirà la luce. Infatti, presiedendo oltre alla morte anche alla fecondazione e alla vita, il simbolismo lunare acquisisce un valore consolatorio, che ricorda che dopo le disgrazie seguono avvenimenti più propizi. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Riassumendo con le parole di Eliade, "la luna rivela all'uomo la propria condizione umana", nel senso che guardando a essa l'uomo misura il proprio tempo, paragona la sua vita a quella del satellite, che è piena di luci e ombre, di sofferenze e di riscatti. Per questa ragione la presenza della luna e il suo simbolismo restano tra i più importanti e diffusi in tutte le culture arcaiche. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Selene, la prima dea lunare</span></b></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Originariamente nell'antichità greca la Luna era impersonata da <b>Selene</b>, sorella di Elios, il Sole.</span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> I racconti che riguardano questa divinità sono tutti legati ai suoi amori. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'inno omerico a lei dedicato afferma che si unì con Zeus e generò <b>Pandia</b>, </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">la quale può essere considerata una personificazione del plenilunio dall'etimologia del nome, che significherebbe "tutta splendente" o "tutta chiara".</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un altro racconto narra che Selene ebbe una relazione più o meno intenzionale con l'oscuro dio <b>Pan</b>, tanto brutto quanto la dea era bella e luminosa. Una versione vuole che Selene fosse attratta dall'oscurità e si unisse in maniera consenziente con Pan, mentre secondo un'altra variante l'oscuro dio dovette camuffarsi e indossare il manto di una pecora affinché Selene gli salisse in groppa e gli procurasse l'amplesso. Quest'ultimo episodio deriva probabilmente da un rito orgiastico che si teneva al chiaro di luna nella notte di Calendimaggio, in cui la regina della festa cavalcava un maschio per poi unirsi a lui in un rapporto sessuale.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Probabilmente però il mito più conosciuto che riguarda Selene è quello del suo amore per <b>Endimione</b>, un affascinante pastore dell'Asia Minore. La storia narra che Selene trovò Endimione addormentato in una grotta (infatti il nome del pastore significa letteralmente "colui che dimora dentro", "il dentro") e se ne innamorò perdutamente. La dea lo baciò sugli occhi e i due furono rapiti da un amore talmente travolgente che generarono cinquanta figlie. Per evitare la morte dell'amato, Selene chiese a Zeus che egli potesse dormire un sonno eterno per amarlo nella sua giovinezza per sempre. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Tuttavia, riguardo al sonno perpetuo di Endimione ci sono versioni discordanti con quella esposta: secondo una fu lui stesso a chiedere di dormire per l'eternità, mentre un'altra afferma che il sonno fu una punizione di Zeus per aver mancato di rispetto a Era.</span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Secondo la simbologia lunare e le storie che si narrano su Selene, possiamo dire che questa dea potrebbe associarsi all'aspetto della fertilità e della fecondità, dato che la caratteristica dominante è la passione e la generazione di figli.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.astrofisiognomica.it/wp-content/uploads/2013/08/mitologia-selene11.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="704" data-original-width="800" height="281" src="https://www.astrofisiognomica.it/wp-content/uploads/2013/08/mitologia-selene11.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Artemide, la vergine selvatica</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Una figura ben più complessa della mitologia greca dagli attributi lunari è <b>Artemide</b>, conosciuta in epoca romana come <b>Diana</b>. Si tratta della sorella gemella di Apollo, nata dall'unione tra Zeus e Latona (detta anche Leto), raffigurata sempre con arco e frecce, come il fratello. Questa dea, di probabile origine cretese, è l'incarnazione della natura incontaminata, selvatica, che suscita un misto di inquietudine, mistero e attrazione per l'uomo. Così è anche Artemide, vergine sacra e sfuggente che ammalia gli uomini proprio perché li rifiuta.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Artemide è una divinità molto gelosa della propria <b>verginità </b>e non transige nemmeno su quella delle ninfe o fanciulle umane a lei devote. Ne è un esempio la storia di <b>Callisto</b>, figlia del re Licaone che faceva parte del seguito della dea e che nonostante il voto di castità venne sedotta da Zeus. Quando Artemide si accorse della gravidanza di Callisto mentre facevano il bagno, la sua punizione fu terribile: trasformò la fanciulla in orsa e le scatenò contro i cani. Fortunatamente Zeus intervenne prima che i cani la sbranassero e condusse Callisto in cielo, ponendo la sua immagine tra le stelle.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un'altra versione del mito però racconta che fu lo stesso Zeus a trasformare Callisto in orsa per farla sfuggire all'ira di sua moglie Era, e che questa avesse chiesto ad Artemide di darle la caccia. Ciò che non varia nelle due versioni del mito è la trasformazione in orsa della fanciulla, che si ricollega forse al fatto che le giovani a servizio di Artemide dai nove anni fino al matrimonio erano appunto chiamate "orse". Altri elementi invariabili nelle diverse narrazioni sono l'assunzione al cielo di Callisto nella costellazione dell'Orsa Maggiore e la nascita di suo figlio, <b>Arcade</b>, che divenne capostipite degli Arcadi che si insediarono nell'omonima regione. </span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il mito appena narrato sottolinea un'altra delle caratteristiche di Artemide, ossia la vendicatività verso chiunque le manchi di rispetto. A riguardo sono numerose le storie che mostrano come questa divinità potesse diventare terribile se fatta infuriare. Una delle più celebri è quella di <b>Atteone</b>, abile cacciatore figlio di Aristeo. Costui un giorno, mentre cacciava, posò inavvertitamente gli occhi sul corpo nudo di Artemide che stava facendo il bagno in un fiume e si fermò a guardarla. In seguito egli si vantò con alcuni amici che la dea gli si era mostrata nuda senza alcun pudore ma Artemide, appresa la notizia, lo tramutò in cervo e i cani da caccia di Atteone, incapaci di riconoscere il padrone sotto le nuove spoglie, lo sbranarono. </span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In questo racconto Graves rintraccia connessioni con un culto pre-ellenico del cervo, in cui il re era destinato a governare quindici mesi (la metà di un Grande Anno) per poi essere fatto a pezzi alla scadenza del suo termine al fine di lasciare il regno al proprio successore. Tali riti sono rintracciabili anche nella tradizione celtica, oltre a quello praticato fino al I secolo d. C. in cui un uomo travestito da cervo veniva inseguito e ucciso sul monte Liceo in Arcadia. Inoltre, in questo mito compaiono altre figure chiave nella rappresentazione figurativa di Artemide, spesso accompagnata da cervi o levrieri.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un altro episodio importante sulla vendicatività di Artemide vede come protagonista <b>Agamennone</b>, figlio di Atreo, il quale aveva offeso la dea uccidendole una cerva sacra (o, secondo altre fonti, vantandosi di essere più abile di lei nella caccia o ancora di non aver mantenuto la promessa di sacrificarle l'agnello più bello del suo gregge). Quando Agamennone radunò la flotta greca ad Aulide per partire alla volta di Troia, Artemide bloccò le navi con venti contrari. A quel punto l'indovino Calcante individuò la soluzione per placare l'ira della dea: Agamennone doveva sacrificare ad Artemide la sua figlia più bella, <b>Ifigenia</b>. L'Atride acconsentì, ma fu Artemide stessa a salvare Ifigenia dalla morte avvolgendola all'ultimo momento in una nuvola e sostituendola con una cerva. La dea condusse Ifigenia in Tauride (Crimea), dove ne fece una delle sue sacerdotesse. Tuttavia, nonostante il tentativo di riappacificazione con la divinità, la sorte di Agamennone fu terribile: venne tradito dalla moglie Clitennestra, la quale cospirò con l'amante Egisto per assassinare il marito e prendere il potere su Micene. Alcuni sostengono che questo destino tragico sia dovuto proprio alla vendetta di Artemide. </span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nonostante l'indiscutibile permalosità e intransigenza, Artemide sapeva dimostrarsi molto benevola con chi rispettava i suoi valori. È il caso di <b>Britomarti</b>, "la dolce fanciulla" considerata da alcuni un doppio di Artemide o una ninfa al suo servizio, che teneva al guinzaglio i cani della dea. La sua avvenenza fece breccia nel re di Creta <b>Minosse </b>il quale, innamorato pazzo di Britomarti, la inseguì invano per nove mesi tra i boschi e i territori brulli dell'isola. Quando Britomarti sentì che Minosse stava per raggiungerla, si gettò in mare da un'alta rupe, riuscendo fortunatamente a salvarsi grazie a delle reti da pesca che tra l'altro lei stessa aveva inventato e donato all'umanità. Artemide, vista la coerenza della fanciulla, la fece diventare una dea, detta <b>Dittinna</b>, che etimologicamente si ricollega alla parola greca che indica la rete.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Questo racconto, oltre all'episodio già citato del salvataggio di Ifigenia, mostra l'attitudine protettiva di Artemide nei confronti di tutte le donne vergini esposte alla concupiscenza, spesso violenta, degli uomini. Questa divinità era inoltre protettrice delle <b>partorienti</b>, alle quali faceva lei stessa da ostetrica. Già in occasione della sua nascita, infatti, Artemide aveva aiutato la madre Latona a dare alla luce Apollo, suo gemello, nato dopo di lei.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In tutto ciò quali sono gli attributi lunari di Artemide?</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Innanzi tutto va detto che "Artemide" era un appellativo della triplice dea-Luna e che il suo arco d'argento da cacciatrice simboleggia la luna crescente, poiché la vergine era il membro più giovane di tale trinità. </span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Inoltre, Artemide incarna tutti i contrasti e gli aspetti precedentemente associati al simbolismo lunare: patrona della natura, protettrice delle vergini e delle partorienti, ma anche spietata dispensatrice di morte e vendetta attraverso i suoi dardi infallibili. La coesistenza di aspetti di morte e fecondità, vendetta e benevolenza fanno di questa divinità la rappresentazione del carattere mutevole e femminile della luna.</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.pinimg.com/originals/a0/a0/80/a0a080d4458b44660c913bbe9d6c0ff9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="434" data-original-width="280" height="320" src="https://i.pinimg.com/originals/a0/a0/80/a0a080d4458b44660c913bbe9d6c0ff9.jpg" width="206" /></a></div>
<br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Ecate, la dea oscura</b></span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Se Selene è associata al plenilunio e Artemide alla luna crescente, <b>Ecate </b>si può ricollegare alla fase della luna nuova, ossia al momento in cui la luna è totalmente oscura. Si tratta della fase della morte della luna, che percorre il mondo dell'oltretomba in cui regna questa divinità. Ecate era infatti una divinità infernale originaria dell'Asia Minore che poi venne esportata in Grecia e venerata in una triade insieme ad Artemide e Demetra, dea della terra. Nella sua <i>Teogonia</i>, Esiodo la vuole figlia di Perse e Asteria, della stirpe dei <b>Titani</b>, ma nel resto della tradizione poetica Ecate è individuata come figlia di Zeus, o ancora del Tartaro o di Aristeo.</span></span><br />
<br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come tutte le divinità infere, in Ecate dominano attributi oscuri, che la ricollegano alla sfera degli incantesimi, delle evocazioni e dei fantasmi. Per questo anche dopo la fine del paganesimo, questa divinità rimase legata alla <b>magia </b>e alla <b>stregoneria</b>. A lei infatti maghi e streghe sacrificavano agnelli e cani neri. I suoi altari, oltre che nelle case, venivano eretti nei trivi e nei quadrivi, da cui le venne l'appellativo "Trivia".</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<br />
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La particolarità di Ecate è che veniva rappresentata con <b>tre corpi</b> e <b>tre teste</b> per ricordare le sue attribuzioni: </span></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">celeste (associata ad Artemide), terrestre
(identificata con Demetra) e ctonia (la stessa Ecate, divinità del mondo sotterraneo). Oltre a quella citata, Ecate fa parte di diverse altre triadi divine, come quella con Demetra e Persefone o Artemide e Afrodite. Questa raffigurazione inusuale ci permette di individuare in Ecate una divinità che governa tutti e tre i regni (cielo, terra e oltretomba) che è in grado di volgere i destini dei suoi eletti in modo positivo, se opportunamente venerata. Infatti n</span></span><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">onostante il suo lugubre ruolo e l’associazione
con la stregoneria, però, Ecate non è solo la regina della morte, ma ha anche il
potere di regolare le nascite di uomini, animali e piante e di soddisfare o
meno i desideri dell’umanità.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Quest'ultimo aspetto avvicina Ecate all'immagine della luna come tessitrice dei destini degli uomini, come astro notturno e misterioso che però sovrintende alle nostre vite.</span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b4/Hecate%2C_Greek_goddess_of_the_crossroads_by_St%C3%A9phane_Mallarm%C3%A9.jpg/188px-Hecate%2C_Greek_goddess_of_the_crossroads_by_St%C3%A9phane_Mallarm%C3%A9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="188" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b4/Hecate%2C_Greek_goddess_of_the_crossroads_by_St%C3%A9phane_Mallarm%C3%A9.jpg/188px-Hecate%2C_Greek_goddess_of_the_crossroads_by_St%C3%A9phane_Mallarm%C3%A9.jpg" /></a></div>
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Era inevitabile che un astro tanto importante desse luogo a una simbologia altrettanto complessa. La luna permeava ogni aspetto della vita dell'uomo, che spesso la fissava per capire se lo aspettava un lieto evento o una sciagura. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ora abbiamo perso l'abitudine di alzare gli occhi al cielo per contemplarla, solo un evento straordinario come la recente eclisse ha portato la nostra attenzione su di lei, sempre filtrata però attraverso una spiegazione scientifica del fenomeno. Il progresso e le nostre faccende personali troppe volte ci tolgono il piacere di contemplare il cielo con la poesia degli antichi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Non occorre tornare alla superstizione o agli dèi antichi, basterebbe solo fermarsi un momento, alzare il nostro sguardo e restare in silenzio ad ammirare la bellezza che ci sovrasta. Perché solo recuperando lo stupore e la meraviglia di fronte alle cose quotidiane possiamo renderci conto di quanto sono grandi. </span><br />
<br />
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- voce "Luna" in CHEVALIER, Jean, GHEERBRANT, Alain, <i>Dizionario dei simboli: miti, sogni,
costumi, gesti, forme, figure, colori, numeri</i>, Vol. II, Bur Rizzoli, Milano, 2011, pp. 44-48;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- ELIADE, Mircea, <i>Trattato di storia delle religioni</i>, Bollati Boringhieri, Torino, 2016, pp. 138-168;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- CERINOTTI, Angela, <i>Atlante dei miti dell'antica Grecia e di Roma antica</i>, Demetra, Colognola ai Colli (VR), 1998, pp. 50-51, 160-165, 328; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- GRAVES, Robert, <i>I miti greci</i>, Longanesi, Milano, 2016, pp. 72-75;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_a.htm">Artemide</a>" in </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mitologia e...dintorni</i>;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_e.htm">Ecate</a>" in </span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Mitologia e...dintorni</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_e.htm">Endimione</a>" in </span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Mitologia e...dintorni</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_s.htm">Selene</a>" in <i>Mitologia e...dintorni.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-26414458211754242172018-07-10T16:52:00.002+02:002018-07-10T17:09:54.046+02:00E così ebbe inizio - La genesi norrena<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Davvero tanto tempo è passato dall'ultima volta. Sembrano passati secoli, eppure tutto è stato un soffio. Sono successe talmente tante cose in un anno che nemmeno ho avuto il tempo di assimilarle. A un certo punto la vita inizia a correre a una velocità talmente forsennata che non ci si rende conto delle grandi rivoluzioni in atto in noi. Questo post viene alla luce esattamente dopo questo turbinio di eventi che hanno portato a un nuovo inizio. E proprio all'inizio viene dedicato ampio spazio nelle mitologie di tanti popoli, che si sono posti il problema della ricerca delle proprie origini. Per questo voglio ricominciare da un mito della creazione; per la sua particolarità, per passione personale, e anche, diciamolo, per la serie tv <i>Vikings </i>ho scelto la narrazione norrena di come tutto è cominciato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il baratro e i due regni</span></h4>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era al principio dei tempi: Ymir vi dimorava;<br />non c'era né mare né spiaggia né onde gelide;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">terra non si distingueva né cielo, in alto:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un baratro informe c'era ed erba in nessun luogo.</span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">[<i>Völusp</i><span lang="ES"><i>á</i>, in <i>Il canzoniere eddico</i>, str. 3, p. 5]</span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Questo è l'inizio del mondo norreno secondo quanto recita la <i>Völusp</i><span lang="ES"><i>á</i>, il primo dei poemi eddici che raccoglie le profezie della </span><i>vǫlva</i>, la veggente che narra a Odino l'origine del mondo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Da quanto leggiamo apprendiamo che all'inizio dei tempi non c'era nulla, a parte un enorme baratro chiamato <b>Ginnungagap</b>. Tuttavia, in questo abisso si potevano distinguere due zone: il nord e il sud.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> A settentrione vi era <b>Niflheimr</b>, la regione dominata dal freddo, dall'umidità e dall'oscurità. In essa vi era <b>Hvergelmir</b>, una fonte gelida da cui avevano origine gli <b>Elivágar</b>, i fiumi cosmici dalla corrente impetuosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> A sud si trovava invece <b>Muspell</b>, una regione ardente, tanto torrida che solo chi ci era nato poteva resistere al suo calore. Il gigante Surtr era ed è il guardiano di questo regno e con la sua spada fiammeggiante brucerà tutto il mondo alla fine dei tempi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ed ecco che gli Elivágar nel loro corso giunsero così lontano che la loro schiuma velenosa si indurì e divenne ghiaccio. Dalle esalazioni velenose di questo ghiaccio si formò una pioggerella che cadde sull'abisso di Ginnungagap e si trasformò in brina. Un giorno la brina del nord e il calore del sud si incontrarono: il vento caldo di Muspell raggiunse la brina di Niflheimr che si sciolse e originò i primi esseri viventi dalle gocce che stillavano dal ghiaccio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.ytimg.com/vi/3E4z-jrKT5c/hqdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="240" src="https://i.ytimg.com/vi/3E4z-jrKT5c/hqdefault.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ymir, il progenitore</span></h4>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il primo essere generato fu <b>Ymir</b>, il progenitore di tutta la sua stirpe, i giganti della brina. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Mentre dormiva, dal sudore di Ymir nacquero altre creature: sotto il braccio sinistro (o la mano, secondo Chiesa Isnardi) si formarono un uomo e una donna, mentre dall'unione dei suoi piedi crebbe un essere dotato di sei teste.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Oltre a Ymir, le gocce di brina avevano dato origine anche a una mucca, <b>Auðhumla</b>, che alimentava il gigante </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">con i quattro fiumi di latte che sgorgavano dalle sue mammelle. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Auðhumla invece </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">si nutriva leccando le pietre ghiacciate, che avevano un sapore salato. Il primo giorno che la mucca leccò le pietre spuntarono da esse dei capelli d'uomo, il secondo la testa e infine, il terzo giorno, ne uscì un uomo intero, il primo essere umano nato sulla terra; il suo nome fu <b>Buri</b>. Egli generò <b>Borr</b>, che a sua volta, unendosi con la gigantessa Bestla, ebbe tre figli: <b>Odino</b>, <b>Vili </b>e <b>Vé</b>, i primi tra gli dèi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il sacrificio di Ymir</span></h4>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Odino, Vili e Vé uccisero il gigante Ymir e il suo sangue sommerse quasi tutti i thursi (i giganti NdA) della brina, tranne uno: Bergelmir infatti riuscì a fuggire con la sua famiglia su una barca, e da lui discendono tutte le stirpi dei giganti della brina.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> I figli di Borr trascinarono il corpo senza vita di Ymir in mezzo al baratro e da ogni sua parte ne trassero gli elementi che compongono il mondo: la carne di Ymir diede origine alla terra, il sangue al mare e a tutte le acque, le ossa formarono le montagne, i denti i macigni e i sassi, e dal cranio trassero la volta celeste. Si dice inoltre che dai </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">vermi formatisi dalle carni del gigante gli dèi crearono degli esseri simili agli uomini che divennero i <b>nani</b>, che hanno dimora tra le pietre. Quattro di loro vennero posti a sorreggere il cielo nei quattro angoli della terra; i loro nomi sono </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Austri, Vestri, Norðri e Suðri (che altro non sono che i nomi dei quattro punti cardinali: est, ovest, nord e sud NdA).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In seguito gli dèi avvolsero l'oceano attorno alla terra, quasi fosse un anello, che divenne un limite invalicabile per l'uomo. Presero anche le scintille provenienti da Muspell e assegnarono ad alcune una posizione fissa nella volta celeste, mentre ad altre una posizione variabile, ed esse costituirono così le stelle fisse e mobili.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sulla terra ferma, rotonda e circondata dalle acque, gli dèi stabilirono vari domini: nella parte più esterna, sulle spiagge, dimorarono i giganti, nel luogo freddo e oscuro di nome </span><span lang="ES" style="line-height: 107%;">Út</span><span style="line-height: 107%;">gar</span><span style="line-height: 107%;">ðr o Jötunheimr; al centro del mondo, invece, con una ciglia del gigante Ymir delimitarono</span> <b>Miðgarðr</b>, il mondo degli uomini, che doveva essere protetto dai giganti attraverso la recinzione. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Infine, Odino, Vili e Vé gettarono al cielo il cervello di Ymir, che andò a comporre le nuvole, come riporta il <i>Grímnismál</i>, un altro poema eddico:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dalla carne di Ymir venne foggiata la terra</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e il mare dal sangue.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Monti dalle ossa, alberi dai capelli</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e la volta celeste dal cranio.</span> </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E dalle sopracciglia fecero gli dèi benevoli</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Terra di Mezzo ai figli degli uomini;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e dal suo cervello vennero le gagliarde </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nubi tutte foggiate.</span> </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">[</span><span lang="ES" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Grímnismál</i>, in <i>Il canzoniere eddico</i>, str. 40, 41, p. 67]</span></span><br />
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<h4>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://d.wattpad.com/story_parts/247390288/images/14472a8326db4946.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://d.wattpad.com/story_parts/247390288/images/14472a8326db4946.jpg" width="320" /></a></div>
</span></h4>
<h4>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La nascita degli uomini</span></h4>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Una volta creato il mondo, gli dèi si recarono sulla spiaggia e lì trovarono due tronchi d'albero. Allora li raccolsero e decisero di farne due esseri umani: Odino diede loro spirito e vita, Vili saggezza e movimento e Vé forma, parola, udito e vista. L'uomo si chiamò Askr, la donna Embla, e da loro ebbe origine l'intera umanità che dimorò a </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Miðgarðr.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.pinimg.com/originals/ed/a5/a0/eda5a094e8cb34384867899ff96fa343.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="508" data-original-width="500" height="320" src="https://i.pinimg.com/originals/ed/a5/a0/eda5a094e8cb34384867899ff96fa343.jpg" width="314" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Sicuramente questo racconto delle origini non è quello che ci aspetteremmo; la creazione di per sé è un momento carico di positività, mentre nella tradizione norrena non si può scindere dal cruento sacrificio di Ymir. Eppure, se ci pensiamo bene, ogni nuovo inizio, ogni cambiamento presuppone la "morte" di alcuni aspetti di noi stessi. Questo è particolarmente vero nel caso della mitologia nordica, dove ogni conquista viene ottenuta a caro prezzo: Odino ottiene la conoscenza solo dopo aver lasciato un occhio come pegno, mentre il pericoloso lupo Fenrir viene imprigionato solo dopo che il dio Tyr ci ha rimesso una mano (cfr. "<a href="https://gardenofhesperides.blogspot.com/2013/04/tyr-la-guerra-e-la-giustizia.html">Tyr - La guerra e la giustizia</a>" in questo blog). </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Insomma gli antichi norreni sembrano ricordarci che dobbiamo guadagnarci ogni cambiamento positivo che vogliamo apportare alla nostra vita; ma questo non ci deve spaventare, se quello che vogliamo ottenere vale ogni nostra goccia di sudore. Ricordiamoci che le gocce e addirittura le lacrime per gli uomini del Nord sono una manifestazione di fecondità e un simbolo di rigenerazione. Impariamo anche noi allora a considerare positivamente la fatica come qualcosa che ci permettere di compiere le nostre piccole imprese nel quotidiano. Perché se raggiungere un traguardo è bello, arrivarci dopo mille peripezie non ha prezzo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="ES"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="ES"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="ES"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="ES"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span lang="ES"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- CHIESA ISNARDI, Gianna, <i>I miti nordici</i>, Longanesi, Milano, 2014, pp. 49-52;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- SNORRI STURLUSON, <i>Edda </i>(a cura di Giorgio Dolfini), Adelphi Edizione, Milano, 2014, pp. 52-59;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- SCARDIGLI, Piergiuseppe (a cura di), <i>Il canzoniere eddico</i>, Garzanti, Milano, 2017. pp. 5, 67. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-38129319290906888982017-07-13T11:31:00.000+02:002017-07-13T11:33:28.103+02:00Nuovo blog: Verde que te quiero verde<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Quest'anno è stato particolarmente intenso sia dal punto di vista professionale, che privato. Naturalmente la prima attività che risente di tutto questo è il blog, che non riesco purtroppo ad aggiornare con la costanza che vorrei mantenere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ma appena ho un momento libero mi piace tornare al mio mondo, fatto di miti, di leggende, ma anche di letteratura. Il mio percorso professionale mi ha portato in questi anni a riscoprire la <b>letteratura spagnola e ispanoamericana</b>, che ho amato durante gli anni dell'università e che amo ancora di più adesso, quando mi ritrovo a insegnarla tra i banchi di scuola.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Da questa commistione tra passione e lavoro nasce il blog <a href="https://gitanasoledad.blogspot.it/" target="_blank"><i><b>Verde que te quiero verde</b></i></a>, che sarà dedicato alla divulgazione di testi della letteratura in lingua spagnola, che saranno corredati da informazioni sugli autori e da brevi commenti in italiano. L'obiettivo da parte mia, infatti, è quello di far conoscere questa splendida letteratura anche a chi non ha mai studiato spagnolo o letteratura spagnola a scuola.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Mi auguro di riuscire a trasmettere anche solo un pochino della passione che provo per questi grandi autori, che non godono di tutta la fama che meritano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Buona lettura!</span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-46287421811961047842017-01-04T18:11:00.004+01:002017-01-04T18:11:59.130+01:00Sulle tracce di una stella - L'Epifania cristiana<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ahimé, anche quest'anno si sta avvicinando l'inesorabile fine delle festività natalizie. Come tutti sanno, l'ultima è l'<b>Epifania</b>, che "tutte le feste porta via". Da noi in Italia, a differenza di altri Paesi, è una ricorrenza percepita come meno importante rispetto al Natale o al Capodanno eppure, da buon bastian contrario quale sono, è quella che prediligo. Vuoi per il carattere meno chiassoso, vuoi perché mi hanno sempre affascinato quei tre re saggi che si inginocchiano al cospetto di un bambino, l'Epifania mi dà sempre sensazioni speciali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Ecco perché voglio dedicare il post di oggi a questa festività.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF0PFiZ2KgtCV91BTy8MoF-jyf3CqNEzM1JXQ1_DJhRcvoUhWnmGqbRhjaZ29ur-fXPgJwSrQqVG-oruDUEoTpK_ZEVXJR5Jozp5yWT1iHrC8tbhmRIlIixqQV3Zja9ytQsRSMj0VYGVY/s1600/tre-re-magi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF0PFiZ2KgtCV91BTy8MoF-jyf3CqNEzM1JXQ1_DJhRcvoUhWnmGqbRhjaZ29ur-fXPgJwSrQqVG-oruDUEoTpK_ZEVXJR5Jozp5yWT1iHrC8tbhmRIlIixqQV3Zja9ytQsRSMj0VYGVY/s320/tre-re-magi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>Etimologia</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Anche se la parola oggi fa pensare subito alla festa cristiana, la parola Epifania ha radici nella lingua greca, precisamente dal sostantivo </span><span style="background-color: white; color: #252525;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">ἐπιφάνεια </span><span style="font-family: sans-serif; font-size: 14px;">(</span></span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><i>epifàneia</i>), che significa "<b>manifestazione</b>", "venuta", "presenza divina". </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Tale termine veniva già usato nel mondo greco per indicare la manifestazione di qualsiasi divinità, che avveniva per mezzo di segni, miracoli, visioni o altri tipi di interventi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Successivamente, in epoca cristiana si volle utilizzare la stessa parola per fare riferimento alla manifestazione della divinità della figura di Gesù Cristo, ricondotta principalmente a tre episodi: l'adorazione dei <b>Magi</b>, il battesimo nel fiume <b>Giordano </b>a opera di San Giovanni Battista e il primo miracolo in occasione delle nozze di <b>Cana</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Tuttavia, l'accezione più nota in Italia rimane quella che indica la festività del 6 gennaio, che ricorda appunto l'adorazione dei Magi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> <b>L'episodio del Vangelo</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> L'unico Vangelo che parla dell'episodio dell'adorazione di Gesù da parte dei Magi è quello di <b>Matteo</b> (<a href="http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Mt%202&Versione_CEI74=&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=&VersettoOn=1&mobile=" target="_blank">Matteo 2: 1-12</a>). Si tratta dunque di una descrizione molto povera di particolari, che occupa solo dodici versetti del testo sacro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Il passo si apre dicendo che alcuni magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e chiesero a re Erode, che governava in Palestina in quei tempi, dove fosse il re dei Giudei, che si era annunciato loro per mezzo di una stella. Erode, preoccupato di essere spodestato dal trono, convocò tutti i sacerdoti e gli scribi, i quali gli confermarono che secondo una profezia il re dei Giudei sarebbe dovuto nascere a Betlemme. Allora Erode inviò i magi a Betlemme, intimando loro astutamente di avvisarlo quando avrebbero trovato il re, poiché era intenzionato ad adorarlo anche lui stesso. In realtà le intenzioni di Erode erano di uccidere il bambino prima che potesse rubargli la corona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> In seguito i magi partirono da Erode e, seguendo la stella che indicava loro il cammino, trovarono la casa dove alloggiavano Gesù, Maria e Giuseppe e offrirono al bambino i doni che avevano portato dalle loro terre: oro, incenso e mirra. Essi vennero poi avvertiti in sogno di non tornare da Erode e si diressero quindi verso i rispettivi luoghi di provenienza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Dopo questi dodici versetti, il Vangelo prosegue descrivendo la fuga in Egitto di Gesù, Giuseppe e Maria in seguito all'avvertimento in sogno di un angelo, che li metteva in guardia dall'ira di Erode. Infatti la conseguenza del mancato avvertimento dei magi fu la terribile strage degli innocenti, in cui i soldati di Erode trucidarono tutti i bambini maschi della zona minori di due anni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> <b>I magi</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Iniziamo col dire che l'appellativo "magi" deriva dall'antico persiano </span><i style="background-color: white; color: #252525;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">magūsh</span></i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">, passato poi al greco</span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; text-align: start;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">μάγος </span></span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">(<i>màgos</i>), che designava i sacerdoti dello Zoroastrismo nell'impero persiano, i quali erano particolarmente versati nell'astrologia. In quei tempi tali figure erano considerate sagge e sapienti e questa è l'interpretazione che si è affermata riguardo al termine utilizzato nel Vangelo di Matteo. Già secondo i primi cristiani, quindi, i magi erano visti come figure positive, poiché erano religiosi dediti alla ricerca della luce spirituale e al rifiuto delle tenebre. Essi costituivano le prime autorità religiose che fecero visita a Gesù Bambino, le prime a riconoscerlo come unico e vero dio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Nel testo dell'evangelista però non troviamo tutti i dettagli sui magi che la tradizione ci ha trasmesso: non viene detto il numero preciso di questi uomini, né il luogo preciso di provenienza e nemmeno il loro numero. In seguito la tradizione cristiana arricchì l'episodio e coprì le lacune sulla loro identità adducendo diverse informazioni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Un cambiamento fondamentale fu quello di elevare al rango di re quelli che sembravano sacerdoti persiani. Questa lettura è dovuta probabilmente a dei richiami alle profezie veterotestamentarie contenute in <a href="http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Is%2060&Versione_CEI74=&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=&VersettoOn=1&mobile=" target="_blank">Isaia 60:3</a> e nel libro dei Salmi <a href="http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Sal%2068&Versione_CEI74=&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=&VersettoOn=1&mobile=" target="_blank">68:29</a> e <a href="http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Sal%2068&Versione_CEI74=&Versione_CEI2008=3&Versione_TILC=&VersettoOn=1&mobile=" target="_blank">72:10</a>, in cui viene affermato che anche dei re pagani avrebbero adorato il Messia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Per quanto riguarda la provenienza si diffuse l'idea che i magi provenissero dai tre continenti allora conosciuti (Europa, Asia e Africa) per simboleggiare l'apertura della funzione redentrice di Gesù verso tutti i popoli del mondo. Per questo motivo, tradizionalmente i magi sono raffigurati con i tratti somatici di tre etnie: bianca, araba e nera.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Un'ulteriore questione tutt'ora dibattuta riguarda il numero dei magi, che oscilla tra due e dodici a seconda delle versioni. Quella che si è maggiormente affermata prevede la presenza di tre magi, uno per ogni dono portato al cospetto di Gesù. La tradizione medievale attribuisce un significato preciso a ciascuna delle offerte, rivelatrici dell'identità del Cristo: l'<b>incenso</b>, usato nei templi, collega Gesù alla sfera sacerdotale; l'<b>oro</b> ne indica il rango reale; la <b>mirra</b>, una resina usata nelle sepolture, prelude all'espiazione dei peccati attraverso la morte. Quest'ultima è considerata il dono più importante, perché richiama l'unguento, il sacro crisma con cui sarebbe stato consacrato il Messia, il futuro redentore dei peccati di stirpe regale. L'appellativo Cristo riferito a Gesù, infatti, significa proprio "unto" con l'olio sacro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Infine, nonostante nella tradizione cristiana occidentale i magi siano noti con i nomi di <b>Melchiorre</b>, <b>Baldassarre</b> e <b>Gaspare</b>, bisogna sottolineare che esistono altri nomi riferiti a queste figure, che godono di popolarità presso le chiese cristiane orientali, copte e sono conosciute anche nella tradizione araba. Nella chiesa cattolica etiope si parla per esempio di <span style="background-color: white;">Hor, Basanater</span><span style="background-color: white;"> e </span><span style="background-color: white;">Karsudan, mentre la comunità cristiana siriana si riferisce a loro coi nomi di Larvandad, Hormisdas e Gushnasaph.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> <b>La Befana</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> In Italia, oltre alla tradizione religiosa dei magi, si è diffusa la fama della figura della <b>Befana</b>, una donna molto anziana che nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio fa visita ai bambini e riempie la calza che questi hanno appeso in casa con dei dolci o dei giochini se i piccoli si sono comportati bene durante l'anno, oppure in caso contrario con del carbone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Il nome della vecchietta deriva </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">appunto</span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">dalla storpiatura della parola Epifania in </span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">bifanìa </i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">e </span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">befanìa</i><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">, varianti usate per riferirsi alla celeberrima anziana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> In realtà le origini della vecchierella più famosa d'Italia sono da ricercare molto più lontano nel tempo, nei riti ancestrali pagani legati all'agricoltura e al cambio dell'anno, risalenti al X-VI secolo a. C. Durante la dominazione romana tali riti vennero associati al calendario romano, secondo il quale la dodicesima notte dopo il solstizio d'inverno avrebbe avuto luogo la morte e la rinascita della natura, impersonificata nella divinità di Madre Natura. Durante questa importantissima notte i Romani credevano che delle figure femminili volassero sui campi per renderli fecondi e da qui forse deriva il <i>topos </i>della figura femminile volante portatrice di prosperità. Tale figura fu dapprima identificata con Diana, dea della caccia e della vegetazione e in seguito con Satia (dea della sazietà) o Abundia (dea dell'abbondanza).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Un'altra festività romana da cui potrebbe aver avuto origine la Befana era una ricorrenza invernale dedicata a Giano e Strenia, in occasione delle quale ci si scambiavano regali.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Nell'Alto Medioevo, già dal VI secolo, la Chiesa di Roma iniziò a condannare tutti i culti pagani, tacciandoli di influenze sataniche. Anche l'immagine della nostra Befana, quindi, risentì delle spinte antipagane e, pur conservando un carattere benevolo, il suo aspetto venne associato a quello di una strega che cavalca una scopa al contrario, cioè con le ramaglie davanti a sé. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> L'età avanzata della donna sta a simboleggiare l'anno vecchio, che in molti Paesi europei veniva rappresentato da fantocci vestiti di abiti logori che si bruciavano all'inizio dell'anno (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2013/01/la-gioebia.html" target="_blank">La Gioebia</a>" in questo blog). Il carbone che si metteva nelle calze o nelle scarpe all'inizio si ricollegava proprio ai falò e alla loro funzione rinnovatrice e solo in seguito, secondo la morale cattolica, vennero associati alla cattiva condotta. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Infine, vi è una leggenda "cristianizzata" del XII secolo che riunisce in una sola storia le figure dei magi e della Befana. Secondo il racconto, sulla via per Betlemme i magi avrebbero chiesto delle indicazioni a una signora anziana e avrebbero insistito perché questa li accompagnasse a far visita al piccolo. Tuttavia la donna non volle uscire di casa e il suo rifiuto fu per lei causa di profondo pentimento. Così preparò un cesto con dei dolci e si mise alla ricerca dei magi. Ma era ormai troppo tardi e la donna non riuscì a trovarli. Si risolse quindi a fermarsi in ogni casa che trovasse sul proprio cammino per donare i dolci ai bambini, nella speranza di incontrare Gesù. Da allora, per farsi perdonare, l'anziana donna gira il mondo consegnando i regali a tutti i bambini.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.arcsunipd.it/arcs/images/befana.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.arcsunipd.it/arcs/images/befana.gif" /></a></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Trovo che le storie sulle festività natalizie, religiose o no, siano piene di un fascino particolare e magico. Per me l'episodio dei magi è una di quelle storie. Ammiro la determinazione di quegli uomini che, pur potendo stare tranquilli nelle loro abitazioni, hanno intrapreso un viaggio pieno di rischi e ostacoli per seguire quella stella che, secondo una profezia, li avrebbe condotti a scoprire qualcosa di grande. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Tante volte la grandezza non è questione di logica, ma di cuore e di fede. Il percorso è lungo e difficile, ma se non ci si lascia intimorire si possono raggiungere risultati straordinari. </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Perciò, in occasione di questa Epifania, auguro a tutti di trovare la propria stella da seguire e di avere la forza di raggiungerla, un giorno. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fonti: </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Vocabolario Treccani, voce "<a href="http://www.treccani.it/vocabolario/epifania/" target="_blank">Epifania</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Wikipedia (italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Epifania" target="_blank">Epifania</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Wikipedia (italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Magi_(Bibbia)" target="_blank">Magi (Bibbia)</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Wikipedia (italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Befana" target="_blank">Befana</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- La <a href="http://www.bibbia.net/" target="_blank">Sacra Bibbia</a> on line.</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-47552801781898750342016-08-30T17:52:00.003+02:002022-04-26T16:27:44.633+02:00Brahma, Vishnu e Shiva - La Trimurti indù<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Siamo ormai giunti al cuore dell'estate. Te ne accorgi quando trovi meno traffico, quando riesci tutto d'un tratto a trovare miracolosamente un parcheggio in orari impensabili. Il momento più bello è proprio ora, da agosto inoltrato fino a fine mese, quando davvero le strade sono deserte e nei piccoli paesini come il mio, normalmente gremiti di gente, non trovi anima viva. E a quel punto riesci a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> sentire </span>qualcosa che dalle mie parti sembra dimenticato: il silenzio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Per me l'estate è anche il momento in cui ti fermi, in cui puoi ascoltare il silenzio, senza limitarti a sentirlo. E quando si ascolta il silenzio si riesce a capire molto di noi stessi e di ci<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ò che ci circonda<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">attraverso la meditazione.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Quale cultura, meglio di quella indù, può accompagnare questi giorni<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">? Perciò ho deciso di dedi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">care questo post alle tre maggior<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i divinità indù che compongono la <b>Trimurti</b>: <b>Brahma</b>, <b>Vishn<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">u</span> </b>e <b>Shiva</b>.</span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://vignette3.wikia.nocookie.net/mythology/images/3/3b/Trimurti.jpg/revision/latest?cb=20130330050756" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://vignette3.wikia.nocookie.net/mythology/images/3/3b/Trimurti.jpg/revision/latest?cb=20130330050756" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">Brahma, Vishnu e Shiva</span></span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Il concetto di "Trimurti" </b></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Innanzi tutto, occorre spiegare cosa si intende per Trimurti. Letteralmente la parola significa "dotato di tre aspetti" e si riferisce appunto ai tre aspetti diversi di un'unica divinità (chiamata <i>deva </i>nell'induismo). Nella religione induista il termine si riferisce dunque ai tre aspetti dell'Essere Supremo, che si manifesta in tre <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">grandi divinità: <b>Bra</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>h</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>ma</b>, <b>Vishnu </b>e <b>Shiva</b>. Ognuna di loro incarna uno dei tre aspetti divini: Brahma è considerato il creatore, Vishnu il conservatore e <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Shiva il <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di</span>struttore dell'intero universo.<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nonostante rappresentino concetti molto distanti tra loro, queste divinità costituiscono tre facce dello stesso e unico Dio Supremo, chiamato <b>Ishvara </b>o <b>Saguna Brahman</b>. Si tratta, dunque, di una sorta di trinità cristiana, con la differenza che nell'induismo la trimurti è allo stesso tempo trascen<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dente il creato<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e immanente, poiché può prendere dimora dentro gli uomini. Un'altra grande differenza tra la trimurti indù e la trinità cristiana è che nell'induismo compare anche una trimurti femminile, compo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sta dalle tre mogli d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i Brahma, Vishnu e Shiva<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">: <b>Sarasvati</b>, <b>Lakshmi </b>e <b>Parvati</b>, che a loro volta si identificano con una sola divinità.</span></span></span></span></span> Al contrario, nel cristianesimo l'aspetto femminile è interamente inglobato dalla figura di Dio, che sia Padre che Madre.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYoIgzU43PCvF9gbEwavr7TxhRnuKCi6MNQll04pXd3b9Zvn_zYe7wX9YOW7SgI17Vt9C1imrTwXloncG9cZygzWrb-3WVM2TrJLQul1hfsSQjFCbY0Q0JOcjw2V0Iful_prm_6ZJ42ugA/s1600/3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYoIgzU43PCvF9gbEwavr7TxhRnuKCi6MNQll04pXd3b9Zvn_zYe7wX9YOW7SgI17Vt9C1imrTwXloncG9cZygzWrb-3WVM2TrJLQul1hfsSQjFCbY0Q0JOcjw2V0Iful_prm_6ZJ42ugA/s320/3.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lakshmi, Parvati e Sarasvati </span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Brahma, il creatore</b></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il nome di questa divinità deriva dal principio neutro universale <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>brahman</i>, che nei testi delle <i>Upanis</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>had </i>designa l'anima universale<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, appunto di genere neutro, a cui fanno capo tutte le creature del cosmo, compreso Brahma. </span></span> </span></span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come già anticipato, Brahma è la divinità predisposta alla creazione dell'universo materiale e per questo è contraddistinto dall'epiteto <b>Prajapati</b>, ovvero "signore dell<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a procreazione"</span>. Nella cultura indù non si ha una sola creazione, perché l'universo attraversa ciclicamente una fase di latenza, di non manifestazione, dalla quale risorgerà in seguito <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">con un'altra emanazione</span>. Alla nascita d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">el nuovo universo è sempre presente un <b>Bhagavat</b>, una divinità suprema<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e non generata, che pone nelle acque primordiali il suo sperma, per fecondarle. Dalle acque sorge quindi un uovo d'oro con all'interno il Bhagavat, che prende la forma del dio Brahma. Questi esce dal suo involucro aureo dopo cento anni, creando <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">la volta celeste con la parte superiore dell'uovo e la terra con lo spazio inferiore. </span>In seguito Bra<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">hma crea i <i>deva </i>(le divinità), gli astri, i pianeti, la terra, i monti, i mari e i fiumi e anche concetti astratti, come l'Ascesi, la Parola, il Desiderio, ecc.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Tradizionalmente Brahma viene rappresentato come una divinità con cinque teste, delle quali una <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è tagliata da Shiva, oppure è raffigurato nel momento della nasciata da un fiore di loto che spunta dall'ombelico di Vishnu. La sua sposa è Sara<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">s</span>vati, dea dell'eloquenza, della sapienza e delle arti, che con le mogli di Vishnu e Shiva costituisce una delle personificazioni della Grande Dea.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Attualmente Brahma non è oggetto di un culto indipendente, né possiede santuari a lui dedicati, poiché viene visto come la personificazione del concetto di creazione. Il culto induista vede come protagoniste le altre due divinità della trimurti, Vishnu e Shiva. </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-xNREaK79McE/T5Jb1gemaqI/AAAAAAAAH_w/ZYKpeDHTYj8/s1600/Brahma.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-xNREaK79McE/T5Jb1gemaqI/AAAAAAAAH_w/ZYKpeDHTYj8/s320/Brahma.jpg" width="234" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">Brahma</span></span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Vishnu, il conservatore</b> </span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nella cultura ind<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">uista Vishnu rappresenta lo stereotipo del <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>deus otiosus</i>, una divinità dormiente e passiva, distesa sull'oceano caot<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ico e avente come giaciglio il serpente Se<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sha dalle mille teste. Egli si risveglia solo per salvare il mondo nel caso di una minaccia o per emettere dal suo ombelico il fiore di loto dal quale <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nascerà Brahma, che creerà un <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nuovo universo. </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Dato il carattere passivo di questa divinità, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">gli<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> induisti hanno p<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">rovveduto a trovare delle figure alle quali <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è delegato il potere di Vishnu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Un primo esempio di delega sono i <i><b>vyuha</b></i> ("<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">spiegamenti parziali"), una serie di tre personaggi che riproducono la triade cosmica di creatore, conservatore e distruttore all'interno <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">del solo culto di Vishnu.</span> </span></span>Il secondo esempio di delega, più conosciuto rispetto al primo, è l'ideazione d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">egli <i><b>avatara </b></i>di Vishnu.</span> </span></span></span></span>Il termine <i>avatar</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>a </i>significa letteralmente "discesa" e designa tutte le incarnazioni d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">el dio, che scende così sulla terra sotto varie forme per combattere demoni o sal<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">vare il p<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ianeta da <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">minacce incombenti. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per ogni era del mondo si individuano una decina di <i>avatara </i>di Vishnu, ma altri testi sacri ne individuano molt<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i di più.</span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il concetto di <i>avatara </i>in seguito<i> </i>si è diffuso anche per altre divinità, come per esempio Shiva. In questo modo si è potuto deificare grandi personalità del passato, reali o leggendarie. Le prime incarnazioni di Vishnu sono sotto forma di animale (un pesce, una tartaruga, un cinghiale, un uomo-leone) mentre le altre corrispondono <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a eroi mitici<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> (tra cui spiccano Rama, Krish<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">na e Kalkin)</span></span></span> e una addirittura corrisponde a <b>Buddha</b>. Probabilmente <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">tale <i>avatara </i>è nato per favorire la sincretizzazione tra induismo e buddhismo.</span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Sicuramente nella cultura indù l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">'</span>incarnazione di Vishnu che più ha avuto successo è quella di <b>Krishna</b>. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Egli fu storicamente un principe dei Yadawa che dopo la morte divenne oggetto di venerazione per la sua gente, che lo credeva un'incarnazione di Vasudeva, una divinità in seguito identif<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">icata con Vishnu. Ma la fama di Krishna è dovuta soprattutto all'ampia mitologia che l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o circonda. Egli era una divinità delle origini che svolgeva la mansione di mandriano, il cui culto ben presto si estese ben oltre alle tribù di pastori suoi devoti. Alcune storie lo descrivono come un pastore adolescente abile seduttore di diverse pastorelle, mentre i racconti sulla sua e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">tà adulta lo ritraggono come un grande e valoroso guerriero. Anche la sua morte è oggetto <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di una leggenda, seppur meno gloriosa: in tarda età, Krishna venne colpito per sbaglio da una freccia di un cacciatore che lo aveva scambiato per una gazzella. Sfortunatamente l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">'arma si conficcò nel tallone, uni<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">co punto de<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">bole di Krishna. Egli morì, ma riprese le sue sembianze una volta <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">salito in cielo.</span></span></span></span></span></span> </span></span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Oltre ai suoi fam<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">osi <i>avatara</i>, Vishnu era noto <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sin dalle origini della religione induista, chiamata allora <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">brahmanesimo. Uno dei testi più antichi di questa religione, il <b>Rig-Veda</b>, già cita Vishnu, sebbene come divinità minore aiutante del dio Indra<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> in occasione di una guerra contro </span></span></span>dei demoni capeggiati dal gigante Bali. </span>È proprio con lui che Vishnu, sotto le sembianze di un nano, stringe un patto: lo spazio che copriranno tre dei suoi passi sarebbe stato riservato agli dèi, mentre il <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">resto del mondo sarebbe stato sotto il dominio del gigante.</span> Bali accetta l'o<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">fferta astuta di Vishnu che, con i suoi tre passi, riesce a varcare il cielo, la terra e gli inferi. Per questo, un attributo del dio <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è <b><i>Trivikrama</i></b>, "dai tre passi"<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e anche per questo motivo gli viene <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">attribuita un'indole pervasiva nei confronti dello spazio cosmico e del mondo.</span></span></span></span></span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nell'iconografia induista Vishnu viene rappresentato come un giovane dalla pelle bluastra con quattro braccia, che reggono ciascuna uno dei suoi quattro attributi fondamentali: il disco o ruota, la mazza, la conchiglia e il loto. Il primo attributo ha la duplice accezione di <b>ruota</b> solare, appartenente al carro celeste del sole e del <b>disco</b>, l'arma da lancio che veicola il significato di potere e protezione. La <b>mazza </b>richiama l'oggetto con cui Vishnu uccise il demone Gada e simboleggia il potere distruttore del tempo. Anche la <b>conchiglia </b>rappresenta un'arma, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">poiché il suono del soffio che passa al suo interno spaventa e costringe i demoni alla fuga. Infine<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, il fiore di <b>lo</b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>to </b>è legato alla <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">divinità solare, oltre all'atto della già citata creazione del mondo.</span></span></span></span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come Brahma, anche Vishnu ha una sposa, che è la dea della bellezza e dell'abbondanza <b>Lakshmi</b>. In realtà Vishnu possiede più di una moglie a seconda delle versioni, anche se meno note rispetto a Lakshmi. La sua cavalcatu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ra è l'aquila <b>Garuda</b>.</span> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://ferrebeekeeper.files.wordpress.com/2013/05/vishnu.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://ferrebeekeeper.files.wordpress.com/2013/05/vishnu.jpg" width="252" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Vishnu a cavallo del serpente Sesha</i></span></td></tr>
</tbody></table>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Shiva, il distruttore</b> </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Inquadrare in maniera esaustiva una divinità come Shiva non è semplice<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, probabilmente perché questa figura ha progressivamente <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">accorpato tratti di divinità diverse.<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Shiva ha difatti ereditato nel tempo caratteristiche proprie di d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è</span>i come il collerico <b>Rudra</b>, il dio del fuoco <b>Agni </b>e il grande <b>Indra </b>che erano divinità di primaria importanza all'epoca del brahmane<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">simo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, ma anche di divinità secondarie. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa union<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e di <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">attributi tanto diversi ha generato lo Shiva induista, che si venera oggi, il quale è una delle divinità più ambivalenti in assoluto.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In quanto membro della Trimurti, a lui è affidato il ruolo di <b>distruttore</b>, colui che periodicamente riassor<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">be il mondo, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">annulla la separazione tra il sé individuale e universale per permettere a Brahma di creare un nuovo universo</span>. La distruzion<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e impersonata da Shiva non è da intendere in senso negativo, come saremmo tentati di fare nella mentalità occidentale, ma come un<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a naturale conclusione di un ciclo di vita<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">-</span>morte che, con la dissoluzione dell'ordine esistente, permette di ricrearne uno nuovo.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Sempre in questo senso la scuola filosofica indù del Samkhya, che attribuisce alla materia tre <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">tipi di manifestazione, dett<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i</span> <i>guna </i>(<i>sattva</i>, ovvero aggregante, <i>rajas</i>, equilibratrice e <i>tam</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>as</i>, </span>disgregante</span>) associa a Shiva il controllo della <i>tamas</i>, la manifestazione disintegrante che include qualità come passività, inerzia, e ignoranza. Per questo Shiva può assumere due atteggiamenti contrapposti che corrispondono alle tendenze appena descritte: in quanto distruttore, nella sua forma attiva impersonifica il Tempo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e la Morte, è il guerriero che lotta contro i demoni ma anche il dio vendi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">cativo e violento; nella sua forma passiva invece appare come un essere immobile e addormentato,un nano bianco che, come Vishnu, delega il suo potere ad altre forze, dette <i>shakti </i>(letteralmente "energie")</span></span> che agiscono sotto forma di donne.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> All'aspetto distruttore di Shiva fa da contraltare la sua indole <b>benevola </b>verso i suoi adepti. Il suo nome, che significa letteralmente "favorevole", insieme ad altri epiteti con cui è conosciuto il dio come <i>Shankara </i>("dispensatore di felicità") e <i>Shambu </i>("luogo di felicità") sono indice della natura benefica di questo <i>deva</i>. Shiva è una delle divinità più generose e altruiste del pantheon induista, è un amico sempre pronto a intervenire per aiutare i suoi fedeli e per soccorrere l'intera umanità. Anche se in Occidente questa faccia di Shiva è meno conosciuta, non è da considerare meno importante rispetto alle sue vesti di distruttore. Probabilmente questa è la ragione dell'enorme diffusione del culto di Shiva, che supporta i suoi devoti sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista spirituale.</span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> È da ricollegare all'indole benefica di Shiva anche il suo controllo della sfera <b>sessuale </b>e procreatrice. Nei santuari shivaiti sovente svetta il <i>linga</i>, un oggetto di forma fallica che ricorda la protezione del dio in ambito sessuale. Va detto che in origine il culto del <i>linga </i>era indipendente dalla figura di Shiva, solo in seguito è stata stabilita un'associazione tra i due. Per esempio, sono numerose le leggende che, ponendo Shiva in primo piano rispetto a Brahma e Vishnu, vogliono che sia proprio Shiva a creare le acque primordiali per poi fecondarle con il "Germe d'oro" (detto <i>Hiranyagarbha</i>) in cui viene racchiuso Brahma. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In contrasto con il patrocinio sulla sfera materiale e fisica della sessualità bisogna evidenziare anche il dominio di Shiva in campo <b>spirituale</b>. Egli è infatti anche il perfetto asceta, signore di tutti coloro che praticano lo <i>yoga </i>(gli <i>yogin</i>), in grado di immergersi totalmente in se stesso e di adottare una concentrazione tale di restare seduto in una posizione <i>yoga </i>per lunghissimo tempo su una cima dell'Himalaya con il capo cosparso di cenere. In questa veste Shiva si converte nel protettore della meditazione, dell'ascesi mistica e di quanti le praticano, cercando di avvicinarsi al Trascendente per liberarsi dalla schiavitù dei piaceri del mondo e dalla sua materialità.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come Brahma e Vishnu, anche Shiva è protagonista di una precisa iconografia. Oltre a essere adorato sotto forma del <i>linga</i>, come già accennato, il dio viene rappresentato in modi diversi, accomunati però dalla presenza di elementi precisi: la sua cavalcatura, rappresentata dal toro bianco <b>Nandi</b>; la carnagione color biancastro (tipica delle ceneri) con la gola blu, o alternativamente la pelle interamente di colore blu, come Krishna; i capelli raccolti sulla sommità del capo adornati con la luna crescente e il fiume Gange (in memoria di quando il <i>deva </i>attenuò la caduta del fiume sulla terra); i tre occhi, dove il terzo sulla fronte rappresenta sia la conoscenza interiore sia la capacità di Shiva di incenerire con il suo fuoco qualsiasi cosa qualora se ne presenti occasione; la fronte solcata da tre linee orizzontali; una collana di teschi umani e una a forma di serpente che adornano il suo collo, insieme ad altri serpenti che talvolta fungono da bracciali; le famose quattro braccia con le mani che impugnano<span style="font-size: medium;"> <span style="font-size: small;">un tridente, un piccolo tamburo, una pelle di
daino, un mazza con un cranio all'estremità, un'ascia o un fulmine</span></span><span style="font-size: small;">. </span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"> Il colorito bluastro della gola di Shiva ha origine da un mito in cui i <i>deva</i>, sconfitti dai demoni <i>asura </i>(nome generico con cui vengono identificati i demoni) dovevano recuperare l'immortalità conferita dalla bevanda <i>amrita</i>. La coppa contenente la bevanda prodigiosa si trovava però in fondo a un mare di latte e gli dèi decisero di zangolarlo. Vishnu, sotto forma di tartaruga, portò il monte Mandara, che doveva servire da bastone della zangola, sul fondo del mare e gli altri <i>deva </i>avvolsero il serpente Vasuki attorno alla montagna, come una corda. Gli dèi iniziarono così a tirare le due estremità del serpente per zangolare il mare di latte ma, a un certo punto, il serpente Vasuki rigettò un abbondante fiotto di veleno, talmente potente che poteva distruggere tutti i <i>deva</i>. Fu Shiva a evitare la morte dei suoi compagni, raccogliendo il veleno in una mano e ingoiandolo. Come segno del gesto, la gola gli rimase blu.</span></span><br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://vignette4.wikia.nocookie.net/dharma/images/f/f6/Shiva_2.jpg/revision/latest?cb=20140801201329" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://vignette4.wikia.nocookie.net/dharma/images/f/f6/Shiva_2.jpg/revision/latest?cb=20140801201329" width="238" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Shiva in una versione che lo ritrae con due braccia</i></span></td></tr>
</tbody></table>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"> Infine, un'immagine molto nota dell'iconografia di Shiva è quella del dio <b>danzante</b>, noto con il nome di <b>Nataraja</b>. Anche questa immagine si può ricondurre a un mito, secondo il quale una volta a Chidambaram (o Tillai) alcuni <i>rsi </i>(nome con cui si indicano eremiti, saggi o cantori) di una foresta himalayana volevano uccidere Shiva per mezzo di canti magici. Il dio si difese inziando a ballare e trasformò quelli che volevano essere canti di morte in energia creativa. I saggi, vedendo che il loro piano era fallito, generarono con delle pratiche magiche il nano Apasmara, personificazione dell'ignoranza e dell'oblio, scagliandolo contro il <i>deva</i>. Ma Shiva non si lasciò sorprendere e schiacciò il nano con il suo piede destro, spezzandogli la colonna vertebrale. La vittoria di Shiva significava da un lato la liberazione dell'umanità intera dal flagello dell'ignoranza e dalla perdita della memoria simboleggiate da Apasmara e dall'altro il distacco dalla vita terrena, rappresentato dalla gamba sinistra del dio, sollevata in aria. In questa raffigurazione Shiva è circondato da un arco di fuoco e possiede quattro braccia che svolgono gesti diversi: una delle mani destre è sollevata in segno di <b>protezione </b>e invita il fedele a non aver timore; l'altra destra regge il <b>tamburo </b>primordiale a forma di clessidra, con spiccati significati cosmici (dove i due triangoli formanti la clessidra si uniscono inizia la creazione, mentre nelle estremità vi è la distruzione della vita); la mano sinistra che sconfina nel lato destro del corpo richiama una proboscide di <b>elefante</b>, simbolo di forza; l'altra mono sinistra invece regge il <b>fuoco</b>, elemento distruttore per eccellenza che porta però anche a un'evoluzione, a un rinnovamento. Il tutto è sorretto da un fiore di loto, fonte da cui scaturisce l'arco di fuoco che raffigura la sacra sillaba <b>Om</b>. </span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"> Ecco dunque che l'immagine di Shiva danzante si carica di forti valenze <b>cosmiche</b>, evidenti già dal luogo in cui egli compie la danza, Chidambaram, considerato il centro dell'universo. Trasferendo il centro dell'intero universo al microcosmo, vediamo che Shiva danza nel centro del cuore di ogni uomo, liberandolo dall'illusione e dall'ignoranza. Inoltre, le attitudini descritte riassumono tutte e cinque le attività cosmiche del dio: creazione (rappresentata dal tamburo e dal sacro Om), conservazione (la mano che offre speranza), distruzione (il fuoco), illusione (il piede sul suolo) e liberazione (il piede sollevato). Queste dunque sono tutte le fasi della vita dell'universo indù, che si manifesta, si preserva e alla fine viene riassorbito. La danza di Shiva, quindi, nel macrocosmo, simboleggia l'eterno mutamento a cui è sottoposta la natura e scandisce i ritmi dei cambiamenti, determinando la nascita, il moto e la morte di tutte le cose. </span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/70/Flickr_-_dalbera_-_Shiva_Natar%C3%A2dja,_Seigneur_de_la_Danse_(mus%C3%A9e_Guimet).jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/70/Flickr_-_dalbera_-_Shiva_Natar%C3%A2dja,_Seigneur_de_la_Danse_(mus%C3%A9e_Guimet).jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Shiva danzante</i></td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Eccoci dunque alle porte di settembre, che ci annuncia la fine del silenzio e la ripresa di ogni attività. Presto saremo di nuovo immersi nel frastuono quotidiano e i rumori assorderanno di nuovo le nostre vite. Ma non dimentichiamoci che le nostre vite sono molto di più, che non possiamo ridurle solo alla nostra attività lavorativa o alle diversioni mondane. Come ci insegna la cultura indù, ogni uomo è un universo e partecipa alla vita del cosmo. Il mio augurio e proposito dunque è quello di non smettere mai di guardare in due direzioni: verso il cielo e dentro di noi. Solo così potremo rendere giustizia a noi stessi e solo così anche il mondo potrà trarne beneficio.</span><br />
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /><sup class="reference" id="cite_ref-Coomaraswamy_2011.2C_p._109_45-0"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%9Aiva#cite_note-Coomaraswamy_2011.2C_p._109-45"></a></sup></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<table style="background: none; color: black; font-size: 95%; margin-bottom: 0.5em; padding: 0px; text-align: left; width: auto;"><tbody>
<tr><td style="border: none; padding: 0px 1.2em 0px 2.4em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></td></tr>
<tr><td style="border: none; padding: 0px 1.2em 0px 2.4em;"><br /></td>
</tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- RENOU, Louis, <i>L'induismo</i>, Xenia Edizioni, Milano, 1994, pp. 34-40;</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Wikipedia </i>(italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Brahm%C4%81" target="_blank">Brahma</a>";</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Wikipedia </i>(italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vi%E1%B9%A3%E1%B9%87u" target="_blank">Vishnu</a>";</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Wikipedia </i>(italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%9Aiva" target="_blank">Shiva</a>";</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Wikipedia </i>(italiano), voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Trimurti" target="_blank">Trimurti</a>";</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- L<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i</span>ceo Berchet, ricerc<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a sull'India, pagina "<a href="http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo4d_03/India/sacra_trimurti_3liv.htm" target="_blank">Sacra trimurti</a>"<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">.</span> </span></span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-26291676467358369062016-07-14T17:49:00.000+02:002016-07-14T17:49:26.421+02:00Salomone - Il re saggio<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La saggezza, si sa, è sempre stata una merce rara. Soprattutto le popolazioni antiche tendevano a tesserne le lodi in miti, racconti popolari e leggende. Purtroppo, però, nelle classi dirigenti non capitava spesso che i politici fossero dotati di tale virtù e ancor meno capita oggi, come è noto agli occhi di tutti noi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tuttavia, vi è una figura attorniata da un'aura mitica che nei secoli è diventata la personificazione del buon regnante. Si tratta del celebre re <b>Salomone</b>, conosciuto come uno dei politici più saggi che siano mai esistiti. Vediamo di tracciare i caratteri salienti di questa importante figura del mondo ebraico e di molte altre leggende popolari.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e8/Berruguete,_Pedro_-_Salomon_-_c._1500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e8/Berruguete,_Pedro_-_Salomon_-_c._1500.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il regno e le opere</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Bisogna subito dire che l'unica fonte della storia del re Salomone è la Bibbia. Pertanto, non si può dire con certezza se il regnante sia realmente esistito oppure sia solo una figura appartenente alla tradizione popolare e religiosa ebraica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Se Salomone fosse una figura storica, si ipotizza che il suo regno si collochi tra il 970 e il 930 a. C. circa, dopo quello di <b>Saul </b>e di suo padre <b>Davide</b>. Mentre Davide fu un re dedito alle guerre per affermare il dominio del regno israelita, il nome stesso del figlio indica il cambiamento di tendenza nelle sue politiche; Salomone deriverebbe infatti dal sostantivo ebraico <i>shalom</i>, ovvero "pace", che conferirebbe al nome del regnante il significato di "pacifico".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tuttavia, l'ascesa al trono di Salomone non fu così pacifica. Figlio di Davide e <b>Betsabea </b>(in precedenza sposa di Uria l'Ittita), non era il primogenito del re e dovette vedersela con il fratellastro maggiore <b>Adonia</b>, che con il favore di una parte della corte e del popolo tentò di farsi eleggere re a sorpresa. Ma Davide, avvisato da Betsabea e dal profeta Nathan, responsabile dell'educazione di Salomone, designò come suo successore proprio quest'ultimo, supportandolo con l'esercito e la maggior parte della corte. Alla morte di Davide, dunque, Salomone salì al trono e poco dopo mise a morte Adonia e Ioab, il generale di Davide che aveva appoggiato il fratello maggiore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Una volta assicuratosi il potere, Salomone si dedicò allo sviluppo delle relazioni diplomatiche e commerciali del regno di Israele, che divenne il crocevia degli scambi di cavalli tra la Siria, l'Egitto e l'Anatolia. Per proteggere e rafforzare le vie commerciali il re costituì una potente flotta, ampliò il porto di Eziongeber (che si affacciava sul Mar Rosso) e fortificò le vie carovaniere. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In campo diplomatico non esitò a servirsi di matrimoni di convenienza per stabilire relazioni commerciali; per questo sposò la figlia di un faraone d'Egitto, che gli portò in dote la città di Gezer. Inoltre, strinse un'alleanza con il re di Tiro Hiram, che gli fornì a lungo manodopera e materie prime per realizzare le imponenti opere pubbliche per le quali divenne famoso il regno di Salomone: il <b>tempio di Gerusalemme</b> (conosciuto anche come tempio di Sion) e la <b>reggia</b>, rispettivamente i centri del potere religioso e politico di Israele. La costruzione di questi due edifici contribuì enormemente all'idealizzazione presso il popolo della figura di Salomone, tanto che ancora oggi gli ebrei considerano il suo regno un'età d'oro, simile a ciò che fu l'età augustea per i Romani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma le grandi opere avevano bisogno anche di ingenti finanziamenti. Salomone sottopose il popolo a una forte pressione fiscale, richiedendo anche prestazioni di lavoro gratuite. Allo stesso tempo, però, conferì a Israele una solida organizzazione statale istituendo <b>dodici distretti </b></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">(uno per ogni tribù israelita) </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">governati da altrettanti prefetti e diede impulso alla cultura facendo redigere la prima copia scritta del <b>Pentateuco</b>, i primi cinque libri della Bibbia, fino ad allora tramandati oralmente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Con il tempo, tuttavia, l'idillio tra Salomone e il popolo iniziò a incrinarsi. La già citata pressione fiscale fu una sola delle cause che fecere crescere il malcontento tra la popolazione israelita. Durante il suo regno, Salomone si distinse per lo sfarzo della sua abitazione e per diversi atteggiamenti arroganti che non si discostavano di molto da quelli dei tiranni orientali. Ma il fattore determinante che lo portò a inimicarsi il popolo fu la sua passione per le donne. Salomone aveva difatti parecchie mogli, molte delle quali erano straniere che praticavano culti idolatrici. Il re non solo permise la pratica di questi culti, ma divenne lui stesso un partecipante ai riti pagani, estranei alla religione ebraica. Ciò comportò l'insorgere di una crisi spirituale tra il popolo d'Israele, che si sentì tradito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tutti questi fattori provocarono rivolte ancor prima della morte del sovrano. Stiamo parlando dell'insurrezione capeggiata da <b>Geroboamo</b>, un sovrintendente di un gruppo di operai regi sostenuto sia dal popolo, stanco delle vessazioni del re, sia da un circolo di profeti. La rivolta fallì e Salomone cercò di mettere a morte Geroboamo, ma questi riuscì a fuggire in Egitto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il sovrintendente tornò a farsi vivo alla morte di Salomone. Il legittimo successore al trono, <b>Roboamo</b>, non aveva le stesse capacità amministrative del padre e ciò provocò la scissione del regno: a lui rimase la parte meridionale, chiamata Giudea, mentre Geroboamo, tornato dall'esilio egiziano, governò sulla restante parte di Israele.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.cittadellaspezia.com/foto/2014/10/27/epegrtvq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.cittadellaspezia.com/foto/2014/10/27/epegrtvq.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il tempio di Salomone</span></span></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Non solo un sovrano</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La già citata idealizzazione del sovrano contribuì nei secoli a renderlo protagonista di una tradizione folcloristica importantissima nella cultura ebraica. Dalla figura biblica si passò a una trasposizione popolare di Salomone, che assunse caratteristiche analoghe a quelle di un <b>mago </b>onnipotente. Secondo l'immaginario popolare a Salomone Dio concesse un potere illimitato sia sugli esseri viventi sia sui fenomeni naturali. Con il suo sigillo, Salomone riusciva a piegare al suo volere ogni forza, tanto che disponeva di venti che lo trasportavano da una parte all'altra del mondo. Nel Medioevo Salomone era quindi diventato un mago e anche un esorcista: era raffigurato su amuleti e sempre a lui si attribuivano rimedi in grado di scongiurare malefici, di guarire malattie o di compiere prodigi e incantesimi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre a sfociare nella sfera dell'occulto, la fama di Salomone si diffuse anche nel campo della letteratura. A questo sovrano è attribuita infatti la paternità di vari testi biblici, quali l'<i>Ecclesiaste </i>o <i>Qoelet</i>, i <i>Proverbi </i>e il <i>Cantico dei Cantici</i>. In modo apocrifo gli vennero attribuiti anche alcuni dei <i>Salmi</i>, delle odi e altri inni religiosi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il giudizio di re Salomone</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Uno degli episodi biblici più conosciuti che testimonia la saggezza di questo grande monarca si trova nel primo <i>Libro dei Re</i> al capitolo 3 (versetti 16-28). La vicenda ha per protagonisti il re Salomone e due prostitute. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un giorno avvenne che alla corte del re sopraggiunsero due donne con un neonato per chiedergli consiglio. La prima prese la parola e disse al re: "Ecco, questa donna e io viviamo sole nella stessa casa e abbiamo partorito a pochi giorni l'una dall'altra. Una notte questa donna per sbaglio si è coricata sopra il suo figlioletto, soffocandolo. Allora questa sciagurata ha pensato bene di sostituire suo figlio con il mio, mettendomi in grembo il neonato morto. Mi sono accorta di tutto ciò solo la mattina, quando prima di allattarlo, ho visto che il neonato era morto e che non era mio figlio."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Sentendola parlare in questo modo, l'altra donna protestò a gran voce: "Mio signore, questa donna mente. Questo bambino che vedete agitarsi sotto i vostri occhi è mio figlio!". Così entrambe le donne iniziarono a litigare animatamente per contendersi il bambino.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> A un certo punto, il re Salomone le zittì bruscamente e tuonò: "Portatemi una spada!". Subito un servo fece quanto aveva chiesto il re e questi riprese: "Dato che entrambe reclamate il bambino, sarà tagliato a metà, di modo che lo possiate avere tutte e due."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma prima che la lama affilata della spada potesse trafiggere il neonato, una delle donne non potè trattenersi e disse: "Mio signore, non fatelo, non uccidete il bambino. Piuttosto, datelo all'altra donna." L'altra invece insistette: "Questo bambino non sarà né mio né tuo, dividetelo in due!".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Allora il re Salomone fece deporre la spada e sentenziò: "Colei che ha intimato di dare il bambino all'altra donna è la vera madre. Datelo a lei!". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il giudizio del re contribuì a diffondere la fama della sua saggezza straordinaria presso il popolo d'Israele. Da quel momento in poi, la saggezza del re Salomone divenne proverbiale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lascuolacosaseria.files.wordpress.com/2012/01/raffaello_sanzio_026_il_giudizio_di_salomone_15183.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://lascuolacosaseria.files.wordpress.com/2012/01/raffaello_sanzio_026_il_giudizio_di_salomone_15183.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Salomone e la regina di Saba nelle altre religioni</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Salomone, pur essendo una figura nata nella cultura ebraica, appare cinque volte anche nel <b>Corano </b></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">(2:102; 21:81-82; 27:15-45; 34:11-13; 38:30-34), dove si ribadisce la sua importanza come saggio profeta a cui obbediscono i venti e gli altri esseri viventi. Nella Sura 27 è presente anche il riferimento alla regina di Saba, menzionata anche nella Bibbia (<i>Primo Libro dei Re</i>, 10:1-13). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il nome della donna è ignoto in entrambi testi sacri (anche se alcune fonti arabe la chiamano <b>Bilqis</b>), ma i racconti sono leggermente diversi. Nella <b>Bibbia </b>è la regina di Saba a recarsi da Salomone perché incuriosita dalla fama del re. Una volta giunta alla corte di Salomone, mette alla prova l'intelligenza del sovrano con degli enigmi, tra cui Salomone riesce a districarsi agevolmente. La regina ha occasione di ammirare anche la splendida reggia di Salomone, di assaporare i cibi della sua mensa e di osservare le vesti e i comportamenti dei dignitari reali. Impressionata dallo spettacolo, ella loda il Dio di Israele e si compiace che la nazione abbia un re tanto retto e saggio. Dopo aver scambiato ricchi doni con il monarca, la regina di Saba fa ritorno per sempre nel suo regno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nel <b>Corano </b>invece è Salomone che, venuto a sapere che la regina di Saba è un'adoratrice del Sole, le invia una lettera che la invita a convertirsi alla religione di Allah. Temendo un'invasione militare, la regina invia un ricco dono al sovrano. Siccome l'obiettivo di Salomone è la conversione dei Sabei, Salomone rifiuta il dono e invita la regine nel suo palazzo che aveva il pavimento di cristallo, sotto il quale scorre dell'acqua. Quando la regina di Saba fa il suo ingresso nel palazzo di Salomone, si alza le vesti, convinta di dover camminare nell'acqua. Solo dopo si accorge dell'errore e capisce l'insegnamento che voleva impartirle Salomone: riconoscere la differenza tra realtà e apparenza. Così, la regina decide di convertirsi alla religione islamica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un'altra religione che fa di Salomone il capostipite di un'intero popolo è il <b>rastafarianesimo</b>. Secondo il testo sacro <b>Kebra Nagast</b> ("Gloria dei Re"), Salomone si sarebbe unito con la regina di Saba, che nella cultura etiope è conosciuta con il nome di Makeda. Dalla loro unione nasce <b>Menelik</b>, che poi diventerà il primo re d'Etiopia. Menelik sarà anche colui che trafugherà l'Arca dell'Alleanza per trasportarla in Etiopia. In questo modo la religione rastafariana individua una discendenza biblica in Etiopia, attribuendo carattere divino anche alla dinastia regnante etiope che ha governato il Paese fino all'ascesa di Hailé Selassié (1930), escluso il periodo dal 950 al 1270 d. C., in cui governò la dinastia ebraica degli Zagué. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.homolaicus.com/at/images/salomone-saba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.homolaicus.com/at/images/salomone-saba.jpg" height="320" width="207" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Salomone e la regina di Saba</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Salomone indubbiamente oltre a essere un esempio di saggezza comprende anche molti altri aspetti, alcuni dei quali meno noti. L'aspetto più curioso a mio parere però è che questa figura, come altre, costituisce un ponte tra diverse religioni. Credo dunque che la vera forza di Salomone oggi sia quella di ricordarci che tutti abbiamo le stesse origini e che in fondo, nonostante quello che il mondo ci vuol far credere, non siamo poi così diversi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Treccani, enciclopedia dei ragazzi</i>, voce "<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/salomone_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/" target="_blank">Salomone</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Treccani, enciclopedia italiana</i>, voce "<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/salomone_%28Enciclopedia-Italiana%29/" target="_blank">Salomone</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia (italiano)</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Salomone" target="_blank">Salomone</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia (italiano)</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gloria_dei_Re" target="_blank">Gloria dei Re</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Treccani, enciclopedia dei ragazzi</i>, voce "<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/regina-di-saba_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/" target="_blank">Regina di Saba</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- La Sacra Bibbia on line, <a href="http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P86.HTM" target="_blank">Libro dei Re I, 3:16-28</a>;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <a href="http://www.corano.it/corano.html" target="_blank">Corano on line</a> nella traduzione italiana 2:102; 21:81-82; 27:15-45; 34:11-13; 38:30-34.</span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-55187876098352344052016-07-05T15:59:00.000+02:002016-08-14T15:47:52.191+02:00Gli animali totem - A ciascuno il suo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In origine era il <b>totem</b>. Cercando sul vocabolario Treccani on-line alla voce "<a href="http://www.treccani.it/vocabolario/totem/" target="_blank">totem</a>" si incappa nella seguente definizione: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Animale o vegetale, oppure oggetto o fenomeno cui si attribuisce una
relazione speciale con singoli gruppi sociali; quando la relazione è di
parentela, come nel caso del clan o del lignaggio, il totem è
considerato capostipite o intimamente connesso alla persona del
capostipite; è comunque oggetto di particolare rispetto e nel caso si
tratti di un animale non può essere ucciso, né essere oggetto di caccia.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyr_tikZXqTXqw6efwmfD6QyMC1nDCqgUhdw2NiIogKQNKA8KJdSgSL6MoNnKet6qHCtJ0L9EaGCJfn45YWsWv0ajtfHMG2cTIz9XQEdZNeTy_DYiSmKIiXxQ3m7i-LNgJQzSPp9jaY1I/s1600/Eagle_Totem_by_Vogue_Bullets.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyr_tikZXqTXqw6efwmfD6QyMC1nDCqgUhdw2NiIogKQNKA8KJdSgSL6MoNnKet6qHCtJ0L9EaGCJfn45YWsWv0ajtfHMG2cTIz9XQEdZNeTy_DYiSmKIiXxQ3m7i-LNgJQzSPp9jaY1I/s1600/Eagle_Totem_by_Vogue_Bullets.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nella maggior parte delle civiltà dei primordi era facile che le qualità di una specie animale, vegetale o di un fenomeno atmosferico venissero personificate e prese d'esempio dagli uomini. Anche in sistemi mitologici umanizzati come quello greco è rintracciabile la presenza di animali che un tempo potevano essere considerati totemici, come ad esempio la civetta, simbolo della dea Atena. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In altre culture, invece, il <b>totemismo </b>è prevalso nei secoli, testimoniando l'enorme rispetto che le popolazioni nutrivano per la natura, in particolare per gli animali. È il caso per esempio delle tribù native del nord America, le cui leggende sulle origini non distinguevano tra uomini e animali. L'armonia tra uomo e ambiente era tale che sovente i personaggi delle leggende nordamericane hanno nomi di animali presenti nel relativo territorio (Corvo, Coyote, Ghiandaia Azzurra, ecc.). Solo con la comparsa dell'eroe culturale, portatore della civilizzazione (ravvisabile nell'uso di strumenti particolari o nelle istituzioni o nelle norme tribali), inizia la distinzione tra le due specie, che progressivamente non parleranno più la medesima lingua. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come accennato nella definizione del vocabolario Treccani, ogni tribù pellerossa aveva un <b>animale tutelare</b> in base a una delle caratteristiche dei suoi membri. Se per esempio gli appartenenti a una tribù si distinguevano per l'astuzia, le tribù vicine li identificavano come membri del clan della Volpe, oppure erano loro stessi ad attribuirsi la discendenza dall'animale con il quale condividevano dei tratti caratteriali o comportamentali. L'animale in questione era così definito l'antenato da cui discendevano tutti gli appartenenti a quella determinata tribù. Ovviamente, i discendenti dallo stesso animale tutelare erano tutti di conseguenza consanguinei e non potevano uccidere né mangiare esemplari dell'antenato né sposarsi tra di loro; quindi, gli appartenenti al clan della Volpe dovevano cercare moglie presso il clan dell'Orso o tra i discendenti da un altro animale totem.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Oltre alla discendenza, però, gli animali rappresentavano anche delle guide in grado di aiutare gli uomini. Secondo gli indiani d'America ognuno di noi è legato a nove animali, da cui possiamo ottenere dei talenti e delle capacità durante il nostro cammino personale. I nove animali ci trasmettono la saggezza nelle sette direzioni (Nord, Sud, Est, Ovest, Sotto, Sopra, Dentro), alle quali si aggiungono Destra e Sinistra. Ogni direzione presiede a una dimensione umana:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- l'<b>Est</b> è la via spirituale e l'animale in questa direzione indica la stra<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">da per l'illuminazione;</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- il <b>Sud </b>è il punto dove si trovano le emozioni e il custode in questa posizione protegge il bambino che c'è in noi e il nostro equilibrio personale;</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">'<b>O</b></span><b>vest</b> rappresenta la dimensione fisica e materiale <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e l'animale corrispondente ci guida alla nostra realizzazione personale;</span> </span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- il <b>Nord </b>è la direzione della mente, dove si trova l'animale che ci suggerisce quando parlare e quando ascoltare e ci ricorda di essere gra<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ti per i doni ricevuti;</span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- la guida d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">el</span> <b>Sopra </b>ci rammenta la connessione con la dimensione celeste e ultraterrena, il "tempo del sogno"; </span> </span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- il protettore del <b>Sotto </b>si sofferma sulla nostra interiorità e sul nostro rapporto con la terra e ci indica come stare sul nostro sentiero;</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- l'animale del <b>Dentro </b>è il protettore del nostro Spazio Sacro e ci indica come raggiungere la felicità <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">del cuore e le nostre certezze personali;</span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- chi sta a <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Destra </b>protegge il nostro lato maschile, dove risiede lo spirito guerriero e il coraggio;</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- infine, il custode a <b>Sinistra </b>governa il nostro lato femminile, presiede alle relazioni<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">,</span> alla procreazione e all'evoluzione. </span> </span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span> </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Vediamo ora quali sono i principali animali totemici e il significato che veicolavano per i nativi americani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Donnola - Conoscenza</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La donnola è in grado di riconoscere i segni, pur piccoli che siano, che preannunciano un evento e sa vedere sotto le maschere. È dunque un animale che possiede molte conoscenze, ma che si contraddistingue anche per la discrezione. Chi possiede la forza della donnola è spesso sottovalutato, perché nonostante le sue ampie vedute non ama apparire e non si dà arie. Questo può portare i protetti dalla donnola alla solitudine, perché la loro sapienza e la capacità di prevedere i fatti prima che accadano può diventare un peso insopportabile, poiché potrebbero non essere capiti dai più. Si può invocare questo animale per risolvere un problema complesso. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/76/Alaska_Weasel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/76/Alaska_Weasel.jpg" width="320" /></a></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Porcospino - Fiducia</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il porcospino è un animale pacifico e amichevole, che non attacca mai per primo. Se per caso gli capita di doversi difendere se la sa cavare benissimo con le sue sole spine. Per questo viene associato a qualità come la fede e la fiducia in se stessi, due forze potentissime che permettono a chi le possiede di compiere grandi imprese. Le lezioni che ci insegna il porcospino hanno a che fare con l'apertura mentale, la scoperta quotidiana di un aspetto nuovo e meraviglioso, tutte cose che ci permettono di liberarci dall'eccessiva serietà e rigidità del mondo degli adulti. Nella ruota di medicina questo animale è infatti associato al bambino innocente, che è in grado di stupirsi e di avere fiducia nel piano divino, che provvederà a risolvere tutto nel migliore dei modi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://imieianimali.it/wp-content/uploads/2015/08/riccio3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://imieianimali.it/wp-content/uploads/2015/08/riccio3.jpg" height="286" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Aquila - Forza divina</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Per la sua capacità di librarsi nei cieli fino ad altezze considerevoli, l'aquila impersonifica la forza divina, perché è quella che riesce ad avvicinarsi maggiormente al Grande Spirito. Dall'alto del suo <i>habitat </i>riesce ad avere una visione più completa della realtà, ma anche più distaccata, dimostrando anche una buona dose di freddezza. Il suo vantaggio è comunque la capacità di riconoscere il disegno globale che formano i singoli avvenimenti della vita, sia quelli positivi, sia quelli negativi. Ciò significa che chi è protetto dall'aquila riconduce ogni esperienza a una volontà divina superiore, della quale nutre una grande fiducia. Per fare questo è necessaria una grande forza d'animo, che si può ottenere solo passando attraverso dure prove. Ma l'aquila ci intima di non aver paura e di spingere il nostro sguardo sempre oltre l'orizzonte visibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2016/06/Aquila.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2016/06/Aquila.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Falco - Osservazione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il falco è ritenuto il messaggero tra gli animali totem. Con il suo squittio, infatti, riesce a preannunciare un evento particolare, senza specificare però se questo sia favorevole o nefasto. Quindi, questo predatore ci avverte di restare in guardia e tenerci pronti per ogni evenienza e ci invita a essere acuti osservatori della situazione, per poter agire in modo opportuno. Un'altra disposizione d'animo suggerita dal falco è quella di mantenere la mente aperta per ricevere i doni del Grande Spirito, che molte volte non riusciamo a vedere. Chi è protetto dal falco si dimostra dunque un acuto osservatore, in grado di notare ogni dettaglio di una situazione sotto al proprio controllo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://origin.img.fotocommunity.com/falco-di-harris-d22d1924-32df-4af9-a2dd-4abae77c96ee.jpg?width=1000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://origin.img.fotocommunity.com/falco-di-harris-d22d1924-32df-4af9-a2dd-4abae77c96ee.jpg?width=1000" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Lontra - Energia femmi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nile</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La figura snella e leggermente civettuola della lontra, oltre alla vicinanza con due degli elementi simbolo della donna per eccellenza, l'acqua e la terra, la collega inevitabilmente all'energia femminile. Passa molto tempo con i suoi piccoli, non sa cosa sia l'aggressività (se non quando sia costretta a difendersi) ed è contraddistinta dalla curiosità e da uno spirito amichevole e cordiale. Questo animale rappresenta quindi l'ideale della donna presso i nativi americani: l'emblema della gioia, della franchezza e della generosità, perché la donna è colei che sa condividere con altri i propri beni. Coloro che possiedono l'energia della lontra ricercano l'amore libero, senza costrizioni e accettano la vita senza attaccarsi troppo ai beni materiali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.focus.it/site_stored/imgs/0001/048/2012_02_the_praying_otter-002copia.630x360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.focus.it/site_stored/imgs/0001/048/2012_02_the_praying_otter-002copia.630x360.jpg" height="320" width="256" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Opossum - Strategia</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Tra gli animali totemici, il ruolo di fine stratega è da assegnare all'opossum. Anziché difendersi con le unghie e con i denti come la maggior parte degli appartenenti alla fauna terrestre, lui si finge morto ed esala anche un intenso odore di cadavere. Di fronte a tale spettacolo, il suo predatore si sente molto confuso e se ne va, facendo proprio il gioco dell'opossum. La lezione che possiamo trarre da questa guida è che l'uso della ragione può essere determinante per trovare una via d'uscita in una situazione difficile. La finzione e l'elemento sorpresa possono confondere l'avversario disorientandolo, per questo anche i guerrieri potevano imparare molto dall'opossum. La vittoria molte volte è anche questione di strategia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://woodstream.scene7.com/is/image/woodstream/hh-animals-opossum-3?$ProductPgLarge2$" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://woodstream.scene7.com/is/image/woodstream/hh-animals-opossum-3?$ProductPgLarge2$" height="320" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Farfalla - Trasformazione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nella cultura nordamericana, la farfalla è sinonimo di trasformazione consapevole, che ci può portare fino alle vette più alte di realizzazione. Ogni stadio di sviluppo della farfalla corrisponde a una tappa del nostro processo di autorealizzazione: l'uovo è la nascita di un'idea; la larva è il momento in cui decidiamo se mettere in pratica o no l'idea; il bozzolo è la fase in cui interiorizziamo l'idea; la nascita della farfalla è la creazione di una nuova realtà, che possiamo condividere con il mondo esterno. Queste quattro fasi si ripetono costantemente nel corso della nostra vita e determinano la nostra evoluzione interiore. Possiam appellarci alla farfalla per riordinare i nostri pensieri e per decidere i passi da compiere sul nostro cammino. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://domuspacis.it/dp/wp-content/uploads/2013/06/giardino-delle-farfalle-farfalla-vanessa-atalanta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://domuspacis.it/dp/wp-content/uploads/2013/06/giardino-delle-farfalle-farfalla-vanessa-atalanta.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Libellula - Illusione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Le ali cangianti di questo insetto e la sua appartenenza al vento la rendono il simbolo per eccellenza dell'illusione e del cambiamento. La libellula ci avverte che nella realtà nulla è come sembra, il mondo e tutto ciò che percepiamo è frutto di mera apparenza. Per questo ella si fa latrice anche dei messaggi da parte degli elementali e del mondo vegetale. La libellula può aiutarci quando vogliamo effettuare dei cambiamenti importanti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQl2RYefokxkmvmDcndU-2r9OfXk5rrHeEuw9ezG4j80TR2V8Am9uToDL6nUu3yqPJSUNWagGPlHTp26NqHs04QF7wP5TrtZQFhxYyYWtqcbFrScG-3PY1HHPLrD1RB89fMquroylzfV0/s1600/Il+sogno+della+libellula.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQl2RYefokxkmvmDcndU-2r9OfXk5rrHeEuw9ezG4j80TR2V8Am9uToDL6nUu3yqPJSUNWagGPlHTp26NqHs04QF7wP5TrtZQFhxYyYWtqcbFrScG-3PY1HHPLrD1RB89fMquroylzfV0/s1600/Il+sogno+della+libellula.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Alce - Gioia</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Le grida possenti dell'alce ci dicono che possiamo lasciarci trasportare pienamente dalla gioia quando abbiamo portato a termine un compito con esito positivo. Ciò non significa diventare boriosi o ricercare complimenti o consensi, ma dare libera espressione alla gioia per un nostro successo, magari coinvolgendo anche altri. L'alce ci ricorda quindi di avere rispetto e stima di noi stessi e di apprezzare i traguardi raggiunti. Oltre a questo però è bene anche incoraggiare e lodare gli altri, perché tutti possano trarre beneficio dall'energia di questo animale guida. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://nonsolopolpette.files.wordpress.com/2012/06/alce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://nonsolopolpette.files.wordpress.com/2012/06/alce.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Bisonte - Prosperità</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il bisonte per i nativi americani è l'emblema dell'abbondanza. In particolare, l'apparizione di un bisonte bianco (l'animale sacro per eccellenza) significava il prossimo arrivo di un periodo di prosperità e che le loro preghiere sarebbero state esaudite. E non poteva essere altrimenti per i pellerossa, che vivevano dei prodotti che il bisonte dava loro come cibo e pelli, che servivano sia per confezionare vestiti sia per costruire i tipì, le abitazioni indiane. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Secondo una leggenda, una femmina di bisonte bianco portò agli uomini la Pipa di Medicina. Nel tabacco di questa pipa erano state unite tutte le forze della natura, il fumo del tabacco era una preghiera resa visibile e la cenere che volteggiava nell'aria agevolava la realizzazione dei desideri degli uomini. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il bisonte dunque ci aiuta ad apprezzare tutti i doni che ci vengono offerti e a essere riconoscenti per ciò che riceviamo, oltre a desiderare l'abbondanza anche per gli altri. Possiamo ottenere qualunque cosa, ma solo con l'aiuto del Grande Spirito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8d/American_bison_k5680-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8d/American_bison_k5680-1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Formica - Resistenza</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Pur essendo un animale minuscolo, è un concentrato di molte qualità: forza, generosità, accuratezza e precisione, capacità di difendersi quando necessario. Tra queste forse spiccano in particolare la resistenza e la perseveranza, ravvisabili quando questo piccolo esserino trasporta per lunghi tragitti dei pezzi di cibo più grandi di lei. Inoltre, tutto ciò che fa la formica è al servizio della propria comunità. Questo simpatico insetto ci insegna ad avere fiducia, perché tutte le nostre fatiche verranno ricompensate, se finalizzate a un bene comune. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f8/Formica_rufa_a1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f8/Formica_rufa_a1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Ragno - Destino</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il numero delle zampe del ragno racchiude già di per sé un'importante simbologia. Infatti, il numero <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">otto è simbolo dell'infinito, delle <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">innumerevoli potenzialità del creato. Inoltre, l'otto è dato dalla somma di due quattro, che possono essere i quattro venti e le quattro direzioni celesti. In più, il ragno è associato anche alla scrittura. </span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Questo aracnide ci ricorda che siamo noi stessi gli artefici del nostro destino, che possiamo tesserlo, proprio come fa lui, con le nostre mani. Quindi siamo noi i soli responsabili di quanto ci accade, e chi si sente vittima del destino non <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">comprende la la lezione di questo animale e rimane <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">imbrigliato nella tela delle proprie illu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sioni. Il ragno ci insegna ad a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">mpliare i nostri orizzonti, verso altre dimensioni.</span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.aracnofilia.org/wp-content/uploads/2013/11/sicariidae-loxoscelesrufescens.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.aracnofilia.org/wp-content/uploads/2013/11/sicariidae-loxoscelesrufescens.jpg" height="212" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Cavallo - Potere ultraterreno</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Probabilmente solo il bisonte supera per sacralità e importanza il cavallo. Questo animale fu il primo che permise agli uomini di spostarsi più velocemente e di trasportare delle merci at<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">traverso lunghe distanze in minor tempo. Non ci si stupisce se il cavallo nella cul<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">tura nordamericana è associato al potere magico degli sciamani e al simbolismo sia della forza terrena sia di quella ultraterrena. Il cavallo ci insegna che possiamo <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ottenere il potere e la forza solo se ci mostriamo rispettosi e ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni. Se il cavallo porta sulla sua groppa il cavaliere, noi invece dobbiamo farci carico delle nostre responsabilità. Quindi questa guida ci dà la saggezza di tornare sui nostri passi e di capire <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">il significato delle nostre azioni. E la strada per ottenere la sapienza è lastricata d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ell'amore e della capacità di condividere le proprie conquiste e conoscenze con gli altri. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ovviamente non dobbiamo permettere al nostro ego di sbarrarci la strada.</span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.terradicuma.com/wp-content/uploads/2015/11/cavallo-arabo-1024x640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.terradicuma.com/wp-content/uploads/2015/11/cavallo-arabo-1024x640.jpg" height="200" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Antilope - Discrezione</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'antilope conosce i<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> cicli vitali e i misteri legati alla vita e alla morte.</span> Partendo dalle sue conoscenze dunque può agire in modo retto e senza timori, per questo sono gli Uomini Medicina (gli sciamani) quelli che più di altri ricercano la sua energia. Infatti l'antilope insegna a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> trattare le situazioni con giudizio e a intervenire in mo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">do discreto e razionale. Come la formica, anche l'antilope ha come scopo ultimo il bene della comunità<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Quando ci troviamo in situazioni particolarmente intricate<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, l'antilope ci assisterà fornendoci fi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ducia nella nostra forza interiore e indicandoci in che modo possiamo seguire la nostra ispirazione.</span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/11/Gabelbock_fws_1b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/11/Gabelbock_fws_1b.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Tasso - Aggressività positiva</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nonostante le apparenze, il tasso è un animale aggressivo e selvaggio<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, tanto che molti animali lo considerano un avversario pericolo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">so e</span> si guardano bene dal battersi con lui. Ma in veste di animale guida, il tasso ci insegna a sfruttare in modo costruttivo l'aggressività. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per esempio, i guaritori e le donne sciamano usano la sua forza per guarire gli altri, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">non rassegnandosi fino alla scomparsa della malattia. Gli uomini tasso, invece, sono spesso leader temu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ti, ma capaci di gestire ogni situazione. Sono individui freddi, che possono mostrare cinismo e cattiveria se non sono di buon umore, ma che allo stesso tempo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> sanno mantenere sangue freddo e mente lucida nelle situazioni di pericolo.</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span> La forza del tasso aiuta a sfruttare la propria rabbia, anche repressa, per innescare una reazione utile a cambiare realtà negative o problematiche. L'energia della rabbia va usata per attaccare la vita, ma senza investire chi ci sta vicino e senza perdere il nostro equilibrio interiore.</span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://i.ytimg.com/vi/X15DsEzsRGQ/hqdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://i.ytimg.com/vi/X15DsEzsRGQ/hqdefault.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Coniglio - Timore</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Anche nella nostra cultura, se qualcuno viene tacciato di essere un coniglio è perché dimostra di essere eccessivamente timoroso. È <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">proprio la paura che caratteri<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">zza questo animale, che è costantemente guardingo perché terrorizzato da predatori minacciosi quali linci, coyot<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e</span>, aquile o serpenti<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Il coni<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">glio<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, dominato dalla paura, inconsapevolmente attrae i suoi cacciatori, facendo accadere proprio quanto teme.</span></span></span> E precisamente questa è la lezione del coniglio: quello che più temiamo succede puntu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">lmente, perché ce lo aspettiamo e <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">lo attiriamo verso di noi. Siamo dunque noi la prima causa dei nostri mal<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i. Allora il coniglio <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ci ordina di <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">scacciare <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ogni pensiero negativo riguardante disgrazie o malattie perché controproducenti.</span></span></span></span></span></span></span> </span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1e/Rabbit-closeup-profile-looking.jpg/800px-Rabbit-closeup-profile-looking.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1e/Rabbit-closeup-profile-looking.jpg/800px-Rabbit-closeup-profile-looking.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Rospo - Purificazione</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Dato che il suo <i>habitat </i>naturale sono gli stagni, il rospo ha una stretta connessione con l'acqua<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> ed è presente <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">in tutti i riti iniziati<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ci che coinvolgono questo elemento. La prima fase della sua vita, sotto forma di girino, si svolge proprio in acqua, quasi come la fase embrionale in cui i futuri uomini sono immersi nel liquido amnioti<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">co. In virtù di questa speciale connessione, il rospo è in grado di evocare la pioggi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a</span> con un particolare canto.</span> L'energia del rospo è posseduta soprattutto da medium e guaritori, perché l'acqua a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ttribuisce a questo animale un potere purificatore<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, in grado di risanare l'ambiente in cui si trova. La purificazione può consistere anche in un processo di trasformazione e di rinnovamento, oppure <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nell'apertura di una nuova fase di vita. Perciò, se un rospo appare in sogno, significa che è tempo di prendersi una pausa di riflessione e di liberarsi da una situazione insoddisfacente e pesante<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> per intraprendere un<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nuovo stile di vita.</span></span></span></span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.agraria.org/faunaselvatica/rospo-smeraldino-settentrionale1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.agraria.org/faunaselvatica/rospo-smeraldino-settentrionale1.jpg" height="215" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Lucertola - Sogno</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La lucertola è collegata alla dimensione dei sogni, oltre al<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> tempo e allo spazio<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">d è quindi in grado d<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i prevedere il futuro. Questo animale guida ci insegna a prendere sul serio i nostri sogni riguardanti il futuro<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, decidendo se infondere o no energi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a alla visione per realizzarla o meno. La lucertola ci suggerisce anche di assumerci la responsabilità di tutti gli avvenimenti della nostra vita, poiché altro non sono che il risultato dei nostri desideri e delle nostre paure più reconditi.</span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.agraria.org/faunaselvatica/lucertola-siciliana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.agraria.org/faunaselvatica/lucertola-siciliana.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Orso - Introspezione</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> L'orso è l'animale conosciuto per la sua abitudine di entrare in letargo nella stagione invernale. Il letargo è percepito quasi come un lungo periodo di silenzio, di grande vuoto, in cui si cercano le risposte all<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e domande <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">esistenziali. Per questo, l'orso è simbolo di introspezione, di chi si ritira nella solitudine e nel silenzio per avvicinarsi a se stesso. A volte è necessario appartarsi per conoscersi veramente e per capire quali sono i nostri desideri. Infatti, solo se siamo immersi nel silenzio, lontano dalla concitazione <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e dal frastuono quotidiano, possiamo ascoltare la voce del nostro essere più intimo, che può darci tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. </span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/polopoly_fs/1.12397470.1446807931!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/detail_558/image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/polopoly_fs/1.12397470.1446807931!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/detail_558/image.jpg" height="200" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Lupo - Maestro interiore</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nella cultura indiana, il lupo è connesso alla stella Sirio, che fa parte della costellazione del Leone. Secondo le leggende dei nativi, da quella stella provenivano i maestri spirituali dell'antichità. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perciò, anche il lupo viene considerato alla stregua di un maestro, che dopo un lungo peregrinare torna al suo branco per riferire quanto ha osservato durante il suo viaggio. È un animale che vive all'interno del proprio gruppo e della propria famiglia, è fedele alla propria compagna per tutta la vita, ma non rinuncia alla propria in<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dipendenza e ulula <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">alla luna, attigendo alla forza misterio<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sa dell'astro che lo connette con la dimensione spirituale e dell'inconscio, via d'accesso alla conoscenza. L'energia del lupo è l'energia di un maestro, che va usata per insegnare agli altri per aiutarli a comprendere meglio la vita e a trovare il proprio posto nel mondo. Infine, il lupo ci aiuta a prendere contatto con il nostro maestro interiore.</span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.emiliaromagnameteo.com/wp-content/uploads/2016/02/lupo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.emiliaromagnameteo.com/wp-content/uploads/2016/02/lupo.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Colibrì - Gioia</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Pochi come il colibrì sanno godersi la vita: dispensa gioia e amore gustandosi il nettare e la bellezza dei fiori, ma fugge se avverte sensazioni negative. Questo piccolo volatile è completam<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ente orientat<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o verso l'estet<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ica e alla bellezza, non si cura delle cose del mondo perché la sua vita <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">intera <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">costituisce un inno alla gioia. Il colibrì ha quindi il potere di aprire il cuore e spesso le sue piume sono spesso un ingrediente <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dei filtri d'amore. Chi è dotato della forza del colibrì è portato naturalmente all'equilibrio e alla felicità e contribuisce a sviluppare la gioia di vivere anche negli altri in<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dividui.</span></span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.udine20.it/wp-content/uploads/2013/12/colibr%C3%AC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.udine20.it/wp-content/uploads/2013/12/colibr%C3%AC.jpg" height="214" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Cigno - Volontà divina</span></b><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il cigno è l'animale che accetta di buon grado i progetti del Grande <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Spirito: non si oppone alla volontà del divino e accetta la trasformazione da brutto anatroccolo a essere elegante e maestoso. Una volta accettata questa grazia, può andare oltre al mondo delle apparenze e fare il suo ingresso nel "tempo del sogno". La lezione del cigno è porci in armonia con tutti i livelli dell'essere e sviluppare la nostra intuizione per poter vedere nel fut<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">uro. Chi possiede l'energia del cigno sa prevedere gli avvenimenti futuri perché sa accettare la volontà divina senza riserve ed è in armonia con essa.</span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cronacamilano.it/wp-content/uploads/2013/01/Cigno_34956.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.cronacamilano.it/wp-content/uploads/2013/01/Cigno_34956.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Topo - Attenzione ai dettagli</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Se falco e aquila sono rinomati per le loro visioni dall'alto e d'insieme, il topo è <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">al contrario specializzato nell'osservazione ravvicinata. Questo roditore è dotato di una buona dose di pignoleria che lo porta <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a esaminare con cura e attenzione tutti i dettagli di una determinata situazione. Il topo ci aiuta a sistematizzare le nostre conoscenze e approfondirle, incarnando il concetto contemporaneo di specializzazione in una disciplina. Tuttavia, troppa concentrazione sui dettagli può portare a ingigantire i problemi o a perdere la visione globale<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> sulle cose.</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un'altro pregio del topo è quello di saper individuare immediatamente un pericolo attraverso il suo fiuto molto sviluppato. Du<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nque in caso <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di minaccia sa reagire prontamente e riesce a mettersi in salvo.<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa guida ci insegna quindi a osservare meglio le cose da un lato e a reagire fulmineamente dall'altro.</span></span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.vesuviolive.it/wp-content/uploads/2014/10/topo-600x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://www.vesuviolive.it/wp-content/uploads/2014/10/topo-600x400.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Scoiattolo - Previdenza</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Se pensiamo allo scoiattolo ci viene in mente l'immagine di un simpatico roditore intento ad accumulare provviste<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span>. Questo animale infatti ama sentirsi pronto per ogni evenienza e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> ciò gli permette di superare anche gli inverni più rigidi</span>. Lo scoiattolo è inoltre dotato di una straordinaria capacità di adattamento e di una rapidità di movimento non comune, con la quale disorienta i suoi avversari. Per questo chi possiede la forza dello <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">scoiattolo fatica a stare fermo <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ad ascoltare gli altri oltre un certo lasso di tempo. Se questo animale compare in uno dei nostri sogni significa che è il momento di raccogli<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ere tutte le nostre forze, perché in futuro ne avremo bisogn<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o per affrontare i grandi cambiamenti che ci aspettano. Ciò comporta anche liberarsi delle zavorre che potrebbero non farci affrontare i<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> cambiamenti nelle con<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dizioni migliori.</span></span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.rivistanatura.com/wp-content/uploads/2015/01/Scoiattolo-rosso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.rivistanatura.com/wp-content/uploads/2015/01/Scoiattolo-rosso.jpg" height="160" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Pipistrello - Rinascita</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> In realtà la venerazione per il pipistrello è tipica di popolazioni mesoamericane, quali Maya, Toltechi e Aztechi. Sicuramente si tratta di un volatile curioso, perché da un lato il fatto di abitare in anfratti oscuri lo collega al buio della<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> tomba, ma la sua p<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">osizione a testa in giù durante il sonno rimanda alla posizione <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">che assume un bambino prima di nascere. Per questo il pipistrello <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è simbolo di rinascita e al contempo raffigura la morte simbolica che lo sciamano deve affrontare durante il rito di iniziazione. L'aspirante sciamano viene sottoposto a prove durissime, per esempio <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">può essergli richiesto di passare una notte intera sepolto sotto terra. Situazioni del genere sfidano i limiti fisici e psichici del<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">l'aspirante sciamano allo scopo di fargli vincere le p<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">roprie paure e di liberarsi dal vecchio ego per poi "rinascere" con una nuova identità, libera da ogni inibizione data da blocchi psicologici o paure.</span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il pipistrello ci indica che abbiamo bisogno di sta<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ccarci da una parte di noi stessi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> o da una situazione di vita che non è più soddisfacente. Ci ricorda che è necessario "morire" un po' <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">per progredire <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a una fase più avanzata.</span></span></span></span> </span></span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://lapoesiaelospirito.files.wordpress.com/2012/06/pipistrello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://lapoesiaelospirito.files.wordpress.com/2012/06/pipistrello.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Tartaruga - Riservate<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">zza</span></b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La morfologia di questo animale lo collega inevitabilmente alla Madre Terra, di cui la tartaruga è l'incarnazione. La sua andatura lenta ci ricorda che la fretta spesso è cattiva consigliera e che a volt<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e è necessario attendere il momento più propizio per agire. Le sue uova sono scaldate dal calore del sole e ciò ci <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">suggerisce di maturare intimamente i nostri pensieri prima di riferirl<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i ad altri.</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un altro insegnamento della tartaruga è di rimanere con i piedi <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ben piantati per terra e a proteggere i nostri sentimenti ritiran<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">doci in noi stessi; infatti, se necessario, la tartaruga è disposta anche a mordere per difendersi. </span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://dt-petpassion.s3.amazonaws.com/blog/uploads/2015/11/tartaruga-di-terra-657x360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="https://dt-petpassion.s3.amazonaws.com/blog/uploads/2015/11/tartaruga-di-terra-657x360.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Cervo - Amore incondizionato</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il colore chiazzato del manto del cervo testimonia come egli non faccia differenza tra chiaro e scuro, bene e male. Per questo è ritenuto la personificazione dell'amicizia e dell'amore incondizionato che riesce a guarire chiunque, anche chi si trova in cattive acque. Il cervo ci intima di amare gli altri per quello che sono, anche con i loro difetti e debolezze, senza pretendere di cambiare nessuno. Solo il calore del cuore del cervo può riuscire a togliere vecchie ruggini e a <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">r<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ecuperare rapporti difficili o incrinati.</span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Un'altra lezione che ci fornisce il cervo è di mantener<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">c</span>i <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sempre cordiali e positivi, senza </span>lasciarci condizionare da persone o situazioni negative. In questo modo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, la nostra attitudine spirituale si dirigerà sempre verso il bene.</span> </span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn2.www.greenstyle.it/wp-content/uploads/2014/09/cervo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cdn2.www.greenstyle.it/wp-content/uploads/2014/09/cervo.jpg" height="167" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Cane - Lealtà</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Da sempre, dal giorno in cui <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">l'uomo riuscì a dom<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">arne il primo esemplare, il cane è considerato il migliore amico dell'uomo e simbolo di fedeltà e abnegazione verso il suo padrone. In effetti, sono molte le storie che testimoniano l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">'affidabilità del cane al proprio padrone e l'amore e la pazienza con le quali egli riesce a soprassedere su molte debolezze dell'uomo. Nella tradizione indiana, inoltre, il cane è il guardiano di molti luoghi segreti e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">d è dotato di conoscenze ancestrali. Da questo animale possiamo imparare la virtù della compa<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ssione e la lealtà sia verso noi stessi, sia verso gli altri.</span></span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Cane_sullo_Stelvio.jpg/220px-Cane_sullo_Stelvio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Cane_sullo_Stelvio.jpg/220px-Cane_sullo_Stelvio.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Lince - Mistero</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Con il suo sguardo penetrante<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e i suoi movimenti che sembrano prescindere dal tempo e dallo spazio, la lince è ritenuta la custode dei misteri e dei segreti più antichi. Se nei nostri sogni appare una lince significa quindi che esiste un segreto in noi stessi o in qualcun altro che ancora non<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> conosciamo. Chi possiede l'energia della lince ha spiccate doti introspettive e veggenti, con le quali è in grado di riconoscere la pr<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">opria vera identità e quella delle <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">persone che ha di fronte. Conosce anche l<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e tec<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">niche di autoinganno che le persone usano quotidianamente. Ma la lince è un animale silenzioso, e non è facile carpire i segreti e le conoscenze di un uomo lince; una possibilità può essere quella di retribuirlo adeguatamente, come fa<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">cevano gli antichi sciamani con questo felino.</span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.bauboys.tv/sites/default/files/images/lince%20e%20gatto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.bauboys.tv/sites/default/files/images/lince%20e%20gatto.jpg" height="186" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></span></span></span></span></span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Volpe - Mimetizzazione</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La volpe è uno degli animali più abili <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">nella mimetizzazione: con il suo pelo marroncino nella bella stagione e tendente al bianco d'inverno riesce a confondersi con il bosco e a passare inosservata. Ciò la aiuta notevolmente a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> osservare l'ambiente circostante e con la sua proverbiale furbizia riesce facilmente a disfarsi dei propri nemici. Inoltre, è un animale veloce, pronto a scattare in ogni momento in caso di minaccia. Al contempo, la volpe è molto premu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">rosa nei confronti dei membri della propria famiglia.</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Chi possiede la fo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">rza della vol<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">pe è un osservatore attento e silenzi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">oso, che sa fondersi con l'ambiente in cui si trova per muoversi senza dare nell'occhio. La volpe ci fa quindi comprendere l'unità delle cose, una conoscenza utile che possiamo usare a tutti i livelli dell'essere. Un talismano <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">recante l'immagine di questo animale po<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">trebbe risultare utile a chi viaggia spesso.</span></span> </span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://www.mondofantastico.com/wp-content/uploads/2015/11/Volpe-rossa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.mondofantastico.com/wp-content/uploads/2015/11/Volpe-rossa.jpg" height="266" width="320" /></a></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Castoro - Realizzazione</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La prima immagine che ci viene in mente quando pensiamo a un castoro è un roditore intento alla costruzione di dighe. Tra tutti gli animali, il castoro si può cert<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">amente considerare un ingegnere intelligente, con un forte senso della comunità, con la quale collabora per realizzare <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i propri desideri. È anche un grande difen<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sore delle proprie opere e non esita a servirsi della dentatura pronunciata per proteggere il lavoro compiuto o la famiglia.</span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il castoro <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ci insegna quindi <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">la forza della cooperazione e di restare sempre pronti a ogni <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">evenienza<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Siccome ogni costruzione iniziata <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">può essere ultimata in vari modi, dobbiamo ricordarci sempre di lasciarci aperte più possibilità di realizzazione; il castoro ci rammenta che "quando una porta è chiusa, vi è un'altra via aperta". Se questo roditore ci appare in sogno <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">significa che è ora di concretizzare un progetto lasciato in disparte da troppo tempo.</span></span></span></span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://www.viveresani.it/components/ridimensiona.aspx?crop=0&imgPath=C:%5Cinetpub%5Cwwwroot%5Cviveresani.it%5Cpublic%5Callegati%5Ccastori_20140306180551.jpg&newHeight=-1&newWidth=848&resV=72&resH=72" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.viveresani.it/components/ridimensiona.aspx?crop=0&imgPath=C:%5Cinetpub%5Cwwwroot%5Cviveresani.it%5Cpublic%5Callegati%5Ccastori_20140306180551.jpg&newHeight=-1&newWidth=848&resV=72&resH=72" height="183" width="320" /></a></span></span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Armadillo - Consapevolezza di sé</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La migliore arma di difesa dell'armadillo è sicuramente la sua corazza. Questo animale dunque ben rappresenta gli scudi della medicina, sui quali veniva rappresentato l'em<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">blema <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a cui il portatore si sentiva più affine. Con la sua eccezionale copertura, l'armadillo ci consiglia di fissare noi stessi i nostri limiti e di decidere per conto nostro quali esp<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">erienz<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e siamo disposti ad affrontare durante la nostra vita. Dobbiamo quindi evitare di compiere azioni che non vogliamo veramente e porre un freno alle pretese che gli altri nutrono nei nostri conf<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ronti<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sentendoci liberi di <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dire <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di no, quando occorre. Il tasso ci insegna a non essere degli yes-men e a riconoscere l'effetto <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">reale di una situazione <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">su di noi,<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> sia esso positivo o negativo. </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://www.articolotre.com/wp-content/uploads/2015/08/armadillo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.articolotre.com/wp-content/uploads/2015/08/armadillo.jpg" height="179" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Coyote - Ironia</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il co<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">yote è uno degli animali più importanti nella tradizione pellerossa di cui ho già parlato nel post "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2015/07/una-risata-vi-seppellira-il-briccone.html" target="_blank">Una risata vi seppelli</a><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2015/07/una-risata-vi-seppellira-il-briccone.html" target="_blank">rà - Il briccone divino, ovvero il trickster</a>"<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. E il coyote è proprio così, un briccone: inganna gli altri animali<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e sovente <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">lui stesso cade nelle trappole che tende. Ciò che gli garantisce di cavarsela sempre è la sua impareggiabile abilità di vivere alla giornata. Chi è dotato dell'energia del coyote è considerato il clown della situazione e spesso finisce in situazioni intricate e stram<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">palate senza averne l'intenzione. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma in questi casi il coyote sa sempre come uscire vincitore<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">:</span> la soluzione è ridere di se stessi e non prendersi troppo sul serio.<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span>Quando incontriamo <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">il coyo<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">te è come se ci facesse osservare la nostra figura riflessa<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> in uno specchio deformante, che ci mostra tutte le nostre deviazioni e pazzie. Così facendo ci aiuta a sviluppare l'autoironia e a smettere i nostri panni troppo seriosi.</span></span></span> </span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://i.huffpost.com/gen/1465835/images/o-COYOTE-facebook.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i.huffpost.com/gen/1465835/images/o-COYOTE-facebook.jpg" height="160" width="320" /></a></span></span></span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Puzzola - Carisma</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Pur non possedendo armi pericolose per l'incolumità dei suoi nemici, la puzzola nu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">tre una grande fiducia in se stessa, perché sa che le basta emanare un odore sgradevole per essere temuta e rispettata da tutti gli altri animali. I protetti della puzzola hanno generalmente un forte carisma e attirano gli individui con affinità caratteriali, proprio come l'odore della puzzola ha il potere di attrarre gli altri membri della medesima specie. Perciò questo piccolo animale può aiutarci a sviluppare una <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">sana dose di orgoglio e amor proprio e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, allo stesso tempo, respingere le persone che hanno poco in comune con noi per dedicarci a chi presenta caratteristiche simili alle nostre.</span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://i55.tinypic.com/20us4xv.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i55.tinypic.com/20us4xv.jpg" height="320" width="262" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Wapiti - Perseveranza</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il <i>wapiti </i>è una varietà di cervo, molto robusto, che vive in Canada. L'unico animale che costituisce un pericolo per il <i>wapiti </i>è il puma, ma questo cervide è ben conscio di poterlo a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ggirare con la sua qualità migliore: la resistenza. Egli infatti, oltre a essere cosciente dei propri limiti e pregi, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è un attento amministratore delle proprie for<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ze e raramente si lascia cogliere da uno sfinimento improvviso. Le persone <i>wapiti </i>sono dota<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">te di una resistenza e perseveranza invidiabili, che permettono loro di raggiungere i loro obiettivi senza sentire <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">l'esigenza di arrivare per primi. Quando siamo stressati il <i>wapiti </i>può <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">mostrarci il modo migliore di utilizzare le nostre energie per evitare di disperderle<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> inutilmente. Infine, questo animale ci insegna anche la fratellanza verso i membri dello stesso sesso, ricordandoci che lo scambio mutuo di <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">opinioni <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">porta sempre a un arricchimento personale.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/76/Cervus_canadensis2006.jpg/290px-Cervus_canadensis2006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/76/Cervus_canadensis2006.jpg/290px-Cervus_canadensis2006.jpg" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Puma - Forza</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La forza ferina e pura non può che essere incarnata dal puma (o leone di montagna). Ma <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">questa grande forza può essere utilizzata sia nel bene sia nel male e <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">maggiore è l'energia maggiori sono i richi di non saperla controllare o indirizzare verso scopi edificanti. Il puma ci porta a tenere fede ai nostri prop<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ositi e a ricercare sempre la verità: solo in questo modo potremo essere dei veri leader, in grado di comandare rettamente gli altri. Chi o<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ccupa posizioni di potere infatti sa che comportano non poche insidie: è di<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">fficile accontentare tutti o mantenere la pace tra i popoli e occorre fare attenzione a non diventare oggetto di mani<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">polazione da parte di <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">individui senza scrupoli. Per questo, l'uomo puma non si deve dimostrare troppo fragile e deve mantenere un certo distacco dai propri simili, oltre a essere disposto ad assumersi grandi responsabilità.</span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://modernmolosser.com/wp-content/uploads/2015/10/6-Puma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://modernmolosser.com/wp-content/uploads/2015/10/6-Puma.jpg" height="212" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Tacchino - Altruismo</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il tacchino è il grande protagonista della festa del ringraziamento americana e anche tra i nativi rappresentava la generosità e la capacità di donare di un volatile che sacri<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">fica se stesso per garantire la sopravvi<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">venza degli altri. La vita, ci ammonisce il tacchino, è sa<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">cra e ognuno deve adoperarsi per il bene di tutti. I protetti del tacchino sono in genere molto altruisti, perché riconoscono che in ogni essere vivente è presente il Grande Spirito. Tra gli indiani d'America vi è una legge cosmica secondo la quale tutto ciò che doniamo agli altri un giorno verrà donato a noi. Il tacchino ci <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">invita quindi a dividere con gli altri quanto possediamo. Se appare in sogno, potrebbe significare una grossa vincita in arrivo o un <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dono da ricevere.</span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://www.agraria.org/tacchini/bronzatoamerica1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.agraria.org/tacchini/bronzatoamerica1.jpg" height="276" width="320" /></a></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Civetta - Saggezza e chiaroveggenza</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Pochi riescono a vedere con chiarezza nel<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">l'oscurità, e la civetta appartiene a questa élite. Per la sua vista acuta<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> anche nel buio viene chiamat<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a anche "aquila della notte" ed è dotata anche di un ottimo udito. Il silenzio con cui si muove e arriva alle spalle delle sue<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> vittime la rendono un predatore eccezionale.<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span>Per la sua vista e il suo legame con la notte<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> la civetta non può che essere considerata il simbolo della magia e della veggenza<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Chi possiede l'energia della civetta <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">generalmente nutre interesse per l'occultismo e le arti magiche e sa percepire i pensieri più reconditi <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di chi gli sta di fronte, che non può nascondersi. I protetti della civetta <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">comprendono senza fatica la verità e questo può renderli o temuti o benvoluti, a seconda dei casi. Questo volatile quindi è anche la personificazione della saggezza</span></span></span></span></span>, dato che vede e percepisce anche cose che sfuggono alla maggior parte degli altri animali. Possiamo chiedere aiuto alla civetta per interpretare le indicazioni del destino e per conoscere la verità. </span></span></span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://www.server2345.dk/files/Fil138_Kirkeugle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.server2345.dk/files/Fil138_Kirkeugle.jpg" height="236" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Corvo - Magia</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Per i nativi nordamericani il corvo <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">era</span> il messaggero della magia per eccellenza<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, per questo assisteva a ogni cerimonia sacra; egli riusciva ad assorbire tutta l'energia magica e indirizzarla verso il luogo a cui era diretta. La magia del corvo agisce <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">anche su grandi distanze e con essa si può guarire anche un malato che vive lontano dal luogo in cui ci si trova. Tuttavia, il corvo puniva chi faceva uso di pratiche magiche negative rispedendole al mittente. Quest<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a guida ci <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">aiuta a trovare il coraggio di affrontare il Grande Mistero per trovare le risposte che cerchiamo.</span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://cdn4.www.greenstyle.it/wp-content/uploads/2015/01/shutterstock_186926171.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cdn4.www.greenstyle.it/wp-content/uploads/2015/01/shutterstock_186926171.jpg" height="180" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Pollo della prateria - Contatto con il divin<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o</span></b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il suo nome originale è <i>Greater Prairie Chicken</i> ed è una sorta di gallo cedrone che si trova nelle grandi praterie del nord America. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era oggetto di venerazione e di rispetto da parte di molte tribù native per una sua danza che imita la forma di una spirale, figura sacra di morte e di rinascita. L'energia del pollo della prateria, pertanto, ci aiuta a prendere contatto con il creatore e con la dimensione sacra. Ci fa inoltre riconoscere e capire come ci muoviamo sia nello spazio<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> quotidiano, materiale, sia nello spazio spirituale e le conseguenze dei nostri movimenti.</span></span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://pixabay.com/static/uploads/photo/2015/11/29/06/32/grouse-1068389_960_720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://pixabay.com/static/uploads/photo/2015/11/29/06/32/grouse-1068389_960_720.jpg" width="320" /></a></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Cornacchia - Legge sacra</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Essendo una stretta parente del corvo, anche la cornacchia ha a che fare con i grandi misteri. A differenza del corvo, però, la cornacchia <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">può <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">trasgredire le leggi naturali mutando il proprio aspetto (riesce perfino a trasformarsi in altri esseri viventi) o presenziando in due <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">posti diversi contemporaneamente. In questo volatile convergono luce e oscurità, come anche la verità interiore e quella esteriore, che si fondono in una cosa sola. Per questo è un animale che vive <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">fuori dal tempo e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">d è guardiana della legge sacra ispirata da Dio (che però non bisogna confondere con dottrine o dog<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">mi appartenenti alle varie religioni). La lezione della cornacchia è essere coerenti con le conoscenze che ci dona questo animale e vivere nella realtà contingente la verità ultima che ci <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">rivela. Farsi guidare dalla cornacchia significa affidarsi al proprio essere più profondo e vivere ogni giorno rivolgendo lo sguardo verso una dimensione ultraterrena.</span></span></span></span> </span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://parliamone.eldy.org/wp-content/uploads/2011/04/cornacchia-grigia1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://parliamone.eldy.org/wp-content/uploads/2011/04/cornacchia-grigia1.jpg" height="320" width="306" /></a></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Serpente - Evoluzione<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></b></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Il serpente è conosciuto non solo per essere un animale minaccioso e misterioso, ma anche per la sua periodica muta della pelle. Questa sua caratteristica lo collega alla concezione di un ciclo di nascita, sviluppo e morte che si replica in eterno. Perciò sono molti i significati veicolati dal serpente, quali la <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">forza della creazione, la sessualità, il mutamento, l'anima e l'immortalità. L'elemento naturale che più corrisponde al serpente è il fuoco, che sul piano materiale si esprime nella passione e nel desiderio fisico, mentre sul piano spirituale eleva <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">l'individuo fino al contatto con il Grande Sp<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">irito e alla realizzazione della saggezza. Se il serpente ci appare in sogno significa quindi che è giunto il momento di iniziare un processo di mutamento con il fine di progredire sul cammino della realizzazione del sé.</span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="http://th.travelblog.it/gWxSZcf4rFOPeSf8YbbWcLVYcxs=/fit-in/655xorig/http://media.travelblog.it/3/3bf/serpente.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://th.travelblog.it/gWxSZcf4rFOPeSf8YbbWcLVYcxs=/fit-in/655xorig/http://media.travelblog.it/3/3bf/serpente.jpg" height="222" width="320" /></a></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b> </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> Balena - Sapienza arcana</b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Per i nativi american<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i</span> la balena è la custode dei segreti della terra fin dalle origini. Lei era presente quando Mu, l'antico continente mitico a ovest delle Americhe, scomparve negli abissi in seguito a una grande catastrofe. <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I protetti della balena hanno dunque <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dei sensi molto sviluppati, soprattutto l'udito, e sanno percepire informazioni nascoste contenute nell'universo, oltre a essere in grado <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di servirsi della telepatia. Nemmeno loro conoscono la fonte dell<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e proprie conoscenze e quindi necessitano di diverso tempo per imparare a sfruttare le proprie capacità.</span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> La balena può aiutarci a trovare in noi la frequenza originaria, c<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">he era comune a tutt<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i primi esseri<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> viventi. Tale frequenza ha il potere di guarire dalle malattie e di rimetterci in contatto con l'essenza primordiale della terra, indicandoci il sentiero per accedere al nostro significato profondo.</span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></span></span></span> </span></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn2.www.greenstyle.it/wp-content/pets/gallery/balena/153747343-9a7f6fc8-f1a8-46ce-8266-cb7d866ecc7b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cdn2.www.greenstyle.it/wp-content/pets/gallery/balena/153747343-9a7f6fc8-f1a8-46ce-8266-cb7d866ecc7b.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <b>Delfino - Ritmo vita<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">le</span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Per un mammifero che vive nell'oceano la respirazione è fondamentale. Il respiro è la forza vitale che collega tra di loro tutti gli esseri viventi e li mette in comunicazione anche con il <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">creatore, il Grande Spirito. Se impariamo a cambiare il ritmo del nostro <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">respiro possiamo entrare in sintonia c<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">on gli altri esseri viventi e con altri mondi, saremmo dei ponti e dei tramiti tra il regno u<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">mano e la forza divina. Il delfino inoltre ci insegna a<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">d adattare il nostro ritmo per superare più facilmente gli ostacoli e le situazioni spiacevoli che incontriamo nel nostro cammino. L'espirazione ci permetterà di liberarci dai pesi e di superare le difficoltà con gioia e leggerezza.</span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><a href="https://www.guardiacostiera.gov.it/caorle/PublishingImages/foto_delfino.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://www.guardiacostiera.gov.it/caorle/PublishingImages/foto_delfino.jpeg" width="320" /></a></span></span></span></span></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Come si può trovare il proprio animale totem?</span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le vie sono tante, si possono scrivere i nomi deg<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">li animali su un bilglietto e passare all'estrazione, si p<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ossono chiudere gli occhi e immaginare di entrare in una caverna che dà su una radura e fare attenzione agli animali che si notano, oppure rispondere alle domande <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">di un questionario, come illustra jolanda Pietrobelli in questo <a href="http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=16&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiLsdjUudnNAhVBGhQKHdRAD24QFghpMA8&url=http%3A%2F%2Fwww.libreriacristinapietrobelli.it%2Ffiles%2Fi-44-animali-di-potere.pdf&usg=AFQjCNFh-23-2R5ZPL5zT-FT0q9ZptTcWA" target="_blank">ebook</a> (pp. 58-64).</span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Oggigiorno si parla molto di ambiente e di animali, spesso anche per portare avanti campagne e<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">lettorali<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">. Altre volte invece </span></span>si tende a tra<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">scurare le persone e <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">a dare più attenzioni agli animali domestici. </span></span>Ma i nativi americani ci insegnano che la via da adottare <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">è quella dell'equilibrio tra uomo e natu<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ra, tra esseri umani e animali. Questo significa che non dobbiamo mai smettere di ascoltare né gli esseri umani, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">né la natura con le sue creature. Dobbiamo quindi applicare quanto raccomandava Epitteto: <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"</span></span></span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà</b>."</span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span> </span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- OWUSU, Heike, <i>I simboli degli Indiani d'America - L'essenza della tradizione pellerossa</i>, Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2007, pp. 233-278;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- SPENCE, Lewis, <i>I nativi americani - Miti e leggende</i> (a cura di Jon E. Lewis), Odoya, Bologna, 2014, pp. 25-30; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- GATTO CHANU, Tersilla, </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Miti e leggende della creazione</i>, vol. II, Fabbri Editori, Milano, 2001, pp. 489-494;</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- PIETROBELLI, <span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">J</span>olanda, <i>I 44 animali di potere</i> [<a href="http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=16&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiLsdjUudnNAhVBGhQKHdRAD24QFghpMA8&url=http%3A%2F%2Fwww.libreriacristinapietrobelli.it%2Ffiles%2Fi-44-animali-di-potere.pdf&usg=AFQjCNFh-23-2R5ZPL5zT-FT0q9ZptTcWA" target="_blank">PDF</a>]; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- <i>Indiani d'America Nativi</i> in "<a href="http://indianiamerica.it/totem-animali" target="_blank">Significato totem animali simbologia</a>"<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">.</span></span></div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-1414460595212619352016-06-18T17:09:00.001+02:002016-06-18T17:17:57.410+02:00Verso il solstizio - Sole e Luna nella mitologia norrena<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"> Si sta avvicinando, ormai ci siamo quasi. Per molti è un momento fortemente atteso, per altri, amanti del freddo come me, rappresenta l'inizio di un patimento più o meno sopportabile. Sto parlando del <b>solstizio d'estate</b>, che nel nostro emisfero si verificherà tra pochi giorni. Anche se non sono fatta per il caldo dei mesi torridi che seguiranno, devo ammettere che è bello vedere che fuori alle nove di sera c'è ancora luce e che si può cenare ancora illuminati dai raggi del sole.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"> Se oggi questo giorno indica che le vacanze si stanno avvicinando, un tempo la sua importanza doveva essere ancora più importante: significava la vittoria della luce sulle tenebre, maggior tempo a disposizione per lavorare nei campi e quindi la possibilità di produrre di più per patire meno la fame. Noi "italiani" (nell'accezione di "abitanti della penisola italiana") eravamo ancora fortunati rispetto alle popolazioni insediatesi nel nord Europa. Sappiamo tutti che in quelle zone il sole fa capolino molto meno spesso e che quindi doveva essere particolarmente atteso e invocato quando ancora non si poteva contare sull'energia elettrica.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"> Quale occasione migliore dunque per parlare di Giorno, Notte, Sole e Luna nella tradizione norrena se non il solstizio d'estate? </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;">P. S. Gli appassionati sportivi, tra cui la sottoscritta, potrebbero addurre una motivazione anche meno "romantica": dopo la sconfitta della Svezia da parte dell'Italia agli Europei di calcio, è ancora più dolce parlare dell'avversario domato in seguito a 90 difficili minuti di lotta. E allora si dia inizio alle danze!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giorno e Notte</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: small;"> Sull'origine della divisione tra notte e dì ci sono due versioni. La prima, forse quella più famosa, si rifà al mito cosmogonico in cui <b>Odino</b>, <b>Vili </b>e <b>Vé </b>creano il mondo a partire dallo smembramento del gigante primordiale <b>Ymir</b>. Il mito racconta che le tre divinità presero alcune scintille dal ragno infuocato di <b>Muspellsheim </b>e diedero loro un posto nel firmamento: stabilirono il corso del sole, dando nome alle varie parti del giorno (mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera), decisero ordine e durata delle fasi lunari e posero in cielo le stelle, regolandone il movimento. In questo modo, dall'opera di Odino, Vili e Vé, ebbe inizio il computo del tempo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Odin_and_his_brothers_create_the_world.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Odin_and_his_brothers_create_the_world.jpg" width="296" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La seconda versione invece fa capo a uno dei mondi governato dai giganti, J</span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ötunheimr. Qui abitava un gigante di nome Narfi, che ebbe come figlia <b>Nótt</b>, dalla pelle scura e i capelli corvini, come la sua gente.</span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b> </b>Nótt ebbe tre mariti e da ciascuno generò un figlio: da Naglfari ebbe </span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Auðr, da Annarr ("secondo") J</span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ör</span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ð ("terra") e infine, da <b>Dellingr</b> ("luminoso") generò <b>Dagr </b>("giorno"), dall'aspetto fulgido come quello del padre. Come in molte altre cosmogonie, tra cui anche quella greca di Esiodo, anche in questo caso la notte, di cui </span></span></span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nótt è l'evidente ipostasi, precede dunque l'esistenza del giorno, impersonato da Dagr. Fu ancora Odino a fornire a madre e figlio due carri con rispettivi destrieri: il cavallo di Nótt si chiama <b>Hrímfaxi</b> ("criniera di brina") e la bava che gli bagna il morso altro non è che la rugiada che cade sulla terra durante la notte; il cavallo di Dagr è invece <b>Skinfaxi </b>("criniera lucente"), che illumina la terra con lo splendore dei suoi crini. </span></span> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bifrost.it/GERMANI/Immagini/Caselli-Nott_Dagr.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="245" src="https://bifrost.it/GERMANI/Immagini/Caselli-Nott_Dagr.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sole, Luna e i loro carri</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Nel mito citato in precedenza non si parla di nessuna divinità associata agli astri, si dice solamente che furono Odino, Vili e Vé a dare ordine ai corpi celesti ai primordi. Nell'<i>Edda </i>di Snorri invece si fa riferimento a un'altra leggenda, che ha per protagonisti degli esseri umani. Il nome del nostro uomo è <b>Mundil<span style="font-weight: normal;"><b>fœri</b>, il quale aveva due figli bellissimi, tanto che pensò di chiamare <b>Máni </b>il ragazzo e <b>Sól </b>la fanciulla, esattamente come gli astri del cielo (ricordiamo che per le popolazioni germaniche il sole è un'entità femminile e la luna è maschile).</span></b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><span style="font-weight: normal;"> Ovviamente gli dèi non videro di buon occhio l'arroganza dell'uomo, che aveva osato paragonare i suoi figli a degli esseri celesti, così decisero di rapire i due giovani per metterli alla guida di due carri, preposti alla guida degli astri di cui portavano il nome. </span></b>A <span style="font-weight: normal;">Sól fu dunque affidato il carro del sole, trainato dai cavalli </span>Árvakr ("[colui
che] si sveglia
presto") e
Alsviðr ("tutto ardente"). Sotto le scapole dei destrieri vi sono dei mantici di ferro, che servono per rinfrescarli. Lo scudo Svalinn è invece posto davanti al sole per evitare che la stella infiammi e distrugga la terra con il suo potente calore. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mythologica.fr/nordique/pic/SolMani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="280" src="https://mythologica.fr/nordique/pic/SolMani.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">D'altra parte Máni divenne il cocchiere del carro lunare, con il compito di governare il movimento e le varie fasi del satellite aiutato da due fanciulli, </span><b>Bil </b>e
<b>Hjúki</b>, rispettivamente sorella e fratello, figli di
Viðfinnr. Come </span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Máni</span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Sól, anche </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Bil e
Hjúki furono vittime di un rapimento, stavolta perpetrato presso il pozzo Byrgir dallo stesso<b> </b></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Máni</span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">, il quale era alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarlo a dirigere le fasi lunari. Da quel momento, </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Hjúki è identificato con il fenomeno benefico della luna crescente, mentre Bil impersonifica la luna nella sua fase calante, ritenuta al contrario di cattivo auspicio. La vicenda di </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Bil e
Hjúki costituirà l'ispirazione per la popolare filastrocca inglese che vede come protagonisti i due fratellini <b>Jack </b>e <b>Jill</b>, che nella traduzione italiana si chiameranno <b>Cecco </b>e <b>Gina</b>:</span></span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="19" class="citazione-box" id="table99"><tbody>
<tr><td class="citazione-ov"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Jack and Jill
went up the hill<br />
to fetch a pail of water;<br />
Jack fell down, and broke his
crown,<br />
and Jill came tumbling
after.</i></span></span></span></span></span></span></td>
<td class="citazione-v"><div align="center">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>
Cecco e Gina
vanno al pozzo<br />
che sta in cima alla collina.<br />
Cade Cecco, cade il secchio,<br />
dietro a lor rotola Gina.</i></span></span></span></span></span></span></div>
</td>
</tr>
<tr>
<td class="citazione-ov"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>
Then up Jack got,
and home did trot,<br />
as fast as he could caper.<br />
They put him to bed, and plastered his head,<br />
with vinegar and brown
paper.</i></span></span></span></span></span></span></td>
<td class="citazione-v"><div align="center">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>
Quando a casa
ritornò,<br />
Cecco al letto si
ficcò<br />
e con un impiastro in testa<br />
passò a letto anche la
festa!</i></span></span></span></span></span></span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12.0pt; font-weight: normal; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bifrost.it/GERMANI/Immagini/Klugh-Bil_Hjuki.GIF" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://bifrost.it/GERMANI/Immagini/Klugh-Bil_Hjuki.GIF" width="268" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il percorso dei due carri, però, non è senza insidie; sia </span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Sól che </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Máni sono insidiati nella loro corsa da due lupi, figli del temibile <b>Fenrir</b>, colui che mozzò la mano a <b>Tyr </b>(cfr "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2013/04/tyr-la-guerra-e-la-giustizia.html" target="_blank">Tyr - La guerra e la giustizia</a>" in questo blog): <b>Skoll </b>insegue </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Sól, <b>Hati </b>invece perseguita </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Máni. Gli inseguimenti cesseranno nel giorno del </span><span style="font-size: 12pt;">Ragnarök, quando Skoll e Hati divoreranno infine le loro prede, decretando la fine del mondo che conosciamo. Ma non tutto è perduto, perché </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Sól ha una figlia che le succederà nel medesimo compito dopo di lei.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://orig05.deviantart.net/4562/f/2009/193/3/d/3d276fd9e046327894210ec7d14c53cd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://orig05.deviantart.net/4562/f/2009/193/3/d/3d276fd9e046327894210ec7d14c53cd.jpg" width="317" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Simbolismo della Luna e del Sole nella tradizione norrena</span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Gli astri del cielo sono da sempre legati a una forte simbologia, molte volte condivisa da popolazioni differenti. Non ci sarà da stupirsi quindi se alcune caratteristiche che riporteremo qui relative alla tradizione norrena sono ravvisabili anche in altre aree culturali.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Iniziamo con il dire che il nome nordico della <b>luna</b>, <span style="font-weight: normal;"><b><i>máni </i></b>appunto, risale alla radice indoeuropea *M</span>Ē, che significa "<b>misurare</b>". Questo perché è il corpo celeste che, con i suoi ritmi e le sue fasi scandisce la vita degli uomini, essendo collegata a fenomeni come le maree e le piogge. Essa possiede dunque una forza magica, in grado di influenzare la vita del mondo intero. Questa forza però è sempre "misurata" e controllata, centellinata nelle varie fasi che sono cicliche: la magia della luna è che nasce, cresce, decresce e muore ciclicamente, senza mai scomparire in modo definitivo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> All'aspetto misuratore della luna fanno riferimento diversi testi della tradizione norrena, alcuni dei quali alludono anche all'impiego di un calendario lunare e anche alla curiosa invocazione dell'astro contro la rabbia, per dominare l'eccesso imponendogli un ritmo. Il famoso cronista Tacito informa inoltre che i Germani erano soliti convocare l'assemblea in relazione al ciclo della luna e Cesare afferma che il culto della luna era l'unico praticato insieme al culto del sole e del fuoco. Non bisogna infine dimenticare che il nome di "lunedì" deve la propria etimologia alla luna: il danese, lo svedese e il norvegese </span><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>måndag </i>derivano dall'antico nordico <i>m</i></span></span></span><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">á</span></span>nadagr</i>. </span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Tuttavia, la luna che rischiara le tenebre favorisce anche l'azione delle forze malvagie e demoniache, o anche semplicemente soprannaturali. Come non ricordare infatti i lupi mannari, che si rivelano nelle notti di luna piena, o le danze degli elfi, che si tengono proprio alla luce pallida della luna? Nella mitologia norrena spesso le azioni depravate sono coperte dal chiarore debole di questo corpo celeste.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://img15.deviantart.net/beb6/i/2010/197/6/b/the_moon_by_deejaywolf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://img15.deviantart.net/beb6/i/2010/197/6/b/the_moon_by_deejaywolf.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al contrario della luna, il <b>sole </b>costituisce con la sua luce potente la più forte difesa contro i demoni dell'oscurità. I nani e le streghe restano pietrificati se esposti ai raggi del sole e viene fatto notare che le streghe praticano la loro magia seguendo il corso inverso del sole. Non è un caso dunque che i defunti e i demoni risiedano al Nord, punto opposto al Sud, dove invece il sole sprigiona la sua massima potenza. Sono ambasciatori della luce solare anche gli eroi e le figure mitologiche incaricate di sconfiggere le forze delle tenebre, tra le quali troviamo le Valchirie. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Si può quindi comprendere il motivo per cui il culto del sole era molto diffuso in Scandinavia. Esistono reperti che lo testimoniano risalenti all'età del bronzo e in seguito anche Cesare riferisce la presenza di tale culto. Esso persistette addirittura in epoca cristiana, poiché la popolazione era profondamente legata all'adorazione del disco solare; Snorri riferisce che il re Olafr il Santo dovette invitare dei contadini pagani a volgersi verso oriente per parlare della venuta di Dio nel mondo. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://orig07.deviantart.net/aac6/f/2011/238/c/5/sun_by_speecc-d47vba2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://orig07.deviantart.net/aac6/f/2011/238/c/5/sun_by_speecc-d47vba2.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era da tempo che non mi occupavo di mitologia, in particolare di quella nordica e ogni volta resto preda del fascino smisurato che questa sprigiona. Trovo che l'epicità e la solennità dei miti nordici sia unica, insieme a una buona dose di oscurità, dovuta al destino tragico che ci attende nel giorno del </span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">Ragnarök.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 12pt;"> Del resto, ogni mito riesce a compiere la stessa magia: alla fine ti convince e ci credi davvero. Ed ecco che nel cielo vedi i carri di </span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Máni</span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> e </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-weight: normal;">Sól e che il solstizio non è più solo un cambio di stagione, ma la vittoria, per una volta, della luce sull'oscurità.</span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fonti:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- Bifr</span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">öst, "<a href="http://bifrost.it/GERMANI/2.Cosmogonia/03-Altrecosmogonie.html" target="_blank">Il tempo e gli elementi - Lupi che corrono in cielo</a>";</span></span></span></span><!--[if gte mso 9]><xml>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- </span></span><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">CHIESA ISNARDI, Gianna, <i>I miti nordici</i>, Longanesi, Milano, IX edizione luglio 2014, pp. 55-56, 68-71.</span></span></span></span></span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-49029604313403446292015-10-31T15:50:00.002+01:002015-10-31T15:50:34.598+01:00Il Día de Muertos - La risposta messicana ad Halloween<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Anche quest'anno arriva la fine di ottobre. È strano come in questo periodo, nonostante impegni vari, mi ritrovi comunque a scrivere sul blog. C'è qualcosa in questo periodo dell'anno che inesorabilmente mi attrae, qualcosa che forse non è visibile agli occhi. Ma ogni anno io sento l'esigenza di meditare, con l'arrivo di una stagione che non a caso aiuta l'introspezione. E l'occasione di solito si presenta in concomitanza con le festività imminenti del 1 e 2 novembre. Sicuramente non sono tra le festività più attese o celebrate da noi in Italia, ma io invece le trovo particolarmente coinvolgenti, perché possiedono una portata spirituale che secondo me è unica. Ecco perché, se l'anno scorso ho parlato delle origini celtiche della festa di Halloween (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2014/10/samain-ovvero-halloween.html" target="_blank">Samain, ovvero Halloween</a>" in questo blog), quest'anno voglio dedicare il post al </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><b>Día de Muertos</b></i> che si celebra in Messico nei primi due giorni di novembre e che è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità nel 2003.</span><b></b><br />
<b><br /></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://laturista.altervista.org/wp-content/uploads/2013/10/dia-muertos-mexico-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://laturista.altervista.org/wp-content/uploads/2013/10/dia-muertos-mexico-1.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>La concezione della morte nella Mesoamerica</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><br /></b></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Prima
di addentrarci nella festività vera e propria, è opportuno fare una
breve digressione sulla concezione che le popolazioni mesoamericane
avevano riguardo alla morte. Come nel resto del mondo, anche in America
centrale la morte era vista come un momento emblematico nella vita
dell'uomo. Essa, più che la fine della vita, costituiva un passaggio
necessario per rinascere in un'altra vita, in una sorta di aldilà
amerindio. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b> </b>A questo proposito, occorre precisare che i concetti occidentali di inferno e paradiso presso queste popolazioni non sono collegati alla morale; infatti, la destinazione dei defunti non era determinata dalla condotta, ma dal tipo di morte subita. I seguenti luoghi che nomineremo sono tipice della tradizione religiosa azteca.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un primo esempio di regno oltremondano è il <b>Tlalocan</b>, il "paradiso di <b>Tlaloc</b>", dio della pioggia. Chiunque moriva in circostanze dove fosse presente l'acqua (gli affogati o chi era colpito da un fulmine), i bambini sacrificati a Tlaloc o chi era affetto da malattie riconducibili all'acqua (come la scabbia, l'idropisia, la gotta, ecc.) dopo la morte riposava qui, in un regno tranquillo e prospero. I morti destinati a Tlaloc non venivano cremati, come si era soliti fare, ma venivano sepolti, come dei semi che dovessero germogliare. </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3tAk11d0AVGSEoLwABOLNnrrffrNOFIwCtYqu1BQ3GX6f-BvcuCtYYd-jTEfZFWLXpL1ZWFBxzjYWIQGIFFuFSUhnSWA2pAG2xYNJJV2hk5QJ-6rNPDd7ByCLn-w8lgMM6xWJEXV2jhhY/s320/Tlalocan.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3tAk11d0AVGSEoLwABOLNnrrffrNOFIwCtYqu1BQ3GX6f-BvcuCtYYd-jTEfZFWLXpL1ZWFBxzjYWIQGIFFuFSUhnSWA2pAG2xYNJJV2hk5QJ-6rNPDd7ByCLn-w8lgMM6xWJEXV2jhhY/s320/Tlalocan.jpeg" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un'altra destinazione possibile per i defunti era <b>Omeyoc</b></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>án</b>, il paradiso del sole, dove regnava il dio <b>Huitzilopochtli</b>, protettore della guerra. Qui dunque arrivavano i morti in battaglia, i prigionieri sacrificati e anche le donne morte di parto. Tale momento, nella vita di una donna azteca, era infatti cosiderato al pari di una battaglia e le donne erano importanti quanto i guerrieri in queste circostanze. Ecco perché chi moriva di parto veniva sepolta nel cortile del palazzo, per permetterle di accompagnare il sole nel suo percorso dallo zenit fino a ponente, in cui l'astro iniziava il suo cammino occulto. Sicuramente dimorare nell'Omeyoc</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">án era un privilegio; in questo regno vi erano sempre feste, canti e balli per onorare il sole. Inoltre, i defunti dell'Omeyoc</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">án dopo quattro anni tornavano sulla terra nelle sembianze di uccelli dalle piume variopinte. Possiamo dire quindi che tra gli Aztechi (o Mexica) la morte lasciava spazio anche a un sentimento di speranza e di gioia, poiché vi era la possibilità di accompagnare il sole durante il suo corso quotidiano e di tornare tra i vivi.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://psicoanalisisdf.files.wordpress.com/2013/11/di25cc2581ademuertos_mx019.jpg?w=400&h=201" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="163" src="https://psicoanalisisdf.files.wordpress.com/2013/11/di25cc2581ademuertos_mx019.jpg?w=400&h=201" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un destino totalmente diverso aspettava invece chi moriva di morte naturale, che si dirigeva verso <b>Mictl</b><b>án</b>, il regno di <b>Mictlantecuhtli </b>e <b>Mictecacihuatl</b>, il signore della morte e sua moglie. Prima di giungervi, però, per quattro anni le anime dei morti dovevano attraversare diversi luoghi per poi arrivare a Chicunamictlán, dove potevano finalmente riposarsi e dissolversi. Per aiutare il defunto in questo cammino tortuoso, insieme al corpo veniva seppellito anche un cane di razza xoloitzcuintle, che avrebbe aiutato il morto ad attraversare un fiume per arrivare al cospetto di </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Mictlantecuhtli. Il defunto doveva donare al signore della morte delle fiaccole, del profumo, cotone, fili colorati e coperte. L'offerta veniva ricompensata in seguito con il dono al morto di quattro frecce e quattro fiaccole legate con filo di cotone. </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Codex_Laud_(folio_27).jpg/220px-Codex_Laud_(folio_27).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Codex_Laud_(folio_27).jpg/220px-Codex_Laud_(folio_27).jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ai bambini era riservato un luogo speciale, chiamato <b>Chichihuacuauhco</b>, dove cresceva un albero prodigioso, dai cui rami gocciolava latte per alimentare i piccoli. I defunti giunti in questo posto in tenera età sarebbero rimasti fino alla distruzione degli abitanti che risiedevano sulla terra. Una volta eliminata la generazione precedente di terrestri, i bambini sarebbero tornati sul pianeta per ripopolarlo.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://pbs.twimg.com/media/BYM3aPoCYAARHct.jpg:large" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://pbs.twimg.com/media/BYM3aPoCYAARHct.jpg:large" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tra i Maya, invece, era diffusa la credenza nel regno dell'inframondo di <b>Xibalb</b></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>á</b>. Come per gli Aztechi, anche per i Maya il defunto doveva superare un fiume con l'aiuto di uno</span></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> xoloitzcuintle per arrivare a destinazione. Anche in questo caso, dunque, il defunto era sepolto con un cane senza pelo.</span> </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre ai cani, però, le popolazioni amerindie avevano l'abitudine di seppellire con il defunto oggetti vari, che erano stati utilizzati dal morto nel corso della propria vita e che gli sarebbero stati necessari anche nella nuova: strumenti musicali di terracotta, sculture delle divinità dell'oltretomba, incenso, teschi di giada e altri materiali, ecc. All'idea di morte, quindi, era strettamente associata quella di vita, in un dualismo che reggeva l'equilibrio del cosmo amerindio. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Le radici precolombiane</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La celebrazione di una festività in commemorazione dei defunti era presente nell'area mesoamericana già prima dell'arrivo dei coloni spagnoli. Culti in onore della morte erano presenti presso varie civiltà amerindie, come Maya, Aztechi, Purepecha e Totonaca.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La festività che in seguito sarebbe stata incorporata alla pratica cristiana dell'Ognissanti si celebrava durante il nono mese del calendario azteco che corrispondeva grosso modo al mese di agosto. Per circa trenta giorni la dea </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Mictecacihuatl</b>, la "Signora della Morte", presiedeva ai rituali in onore dei bambini e dei parenti passati a miglior vita. Con l'avvento dei coloni europei la data di questa festa venne fatta coincidere con il giorno dell'Ognissanti per facilitare la conversione dei nativi al cattolicesimo.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma oltre a questa vi erano altre ricorrenze volte a commemorare i defunti. Una di queste per esempio era <b>Miccailhuitontli</b>, che iniziava il 16 luglio (nel mese azteco di </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tlaxochimaco)
e che era dedicata ai defunti in tenera età. Il taglio dell'albero di xócotl dava inizio ai festeggiamenti: si toglieva la corteccia e tutti provvedevano a decorare l'albero con fiori. Inoltre, per 20 giorni si presentavano offerte sacrificali all'albero.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nel decimo mese del calendario azteco, nel giorno corrispondente circa al 5 di agosto, si celebrava la festa dei defunti adulti, chiamata <b>Ueymicailhuitl</b>. In occasione di questa festività si svolgevano delle processioni che avevano come meta l'albero di </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">xócotl e la gente girava intorno alla pianta. I rituali erano accompagnati da sacrifici umani, banchetti e danze. Il momento culminante della festa era quando dei giovani dovevano arrampicarsi in cima all'albero per togliere un'immagine realizzata con la pianta di amaranto che era stata posta in precedenza sulla sommità dello </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">xócotl. Una volta tolta l'immagine, la festa era finita e l'albero veniva abbattuto. Durante i giorni di Ueymicailhuitl la popolazione era solita erigere dei piccoli altari in onore dei propri defunti, che costituiscono gli antenati degli attuali altari.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il culto attuale</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Con l'arrivo degli spagnoli nel territorio messicano, la religione cattolica dei conquistatori e le usanze preesistenti delle popolazioni locali si mescolarono e diedero vita a uno degli esempi più interessanti di sincretismo religioso: il </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Día de Muertos.</i></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I festeggiamenti si celebrano il 1° e il 2 novembre, coincidenti rispettivamente con le festività cattoliche di Ognissanti e del giorno dedicato ai defunti. Durante questi giorni i messicani aspettano che le anime dei loro cari passati a miglior vita ritornino sulla terra per celebrare con loro la ricorrenza. Quindi, a differenza di Halloween, in questo caso le anime dei defunti non sono percepite come una minaccia e il loro ritorno momentaneo sulla terra rappresenta un'occasione da festeggiare. Il primo giorno di novembre è dedicato alle anime dei bambini, mentre durante il secondo sono le anime degli adulti che fanno visita ai vivi.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I segni per celebrare questo evento sono diversi. Innanzi tutto, un elemento imprescindibile è rappresentato dalle offerte di cibi che il defunto prediligeva in vita, accompagnati dalle <b><i>calaveritas</i></b>, dei dolci di zucchero dalla forma di teschio. Le famiglie portano le loro offerte alle tombe dei loro cari e le decorano con ghirlande di fiori oppure, se il luogo della sepoltura è difficile da raggiungere preparano veri e propri altarini con la foto del defunto, allestiti sempre con dolci, frutta, le <i>calaveritas </i>e fiori variopinti. Nelle decorazioni non possono mancare candele, ceri e incenso, che hanno lo scopo di aiutare l'anima del defunto a trovare la via del ritorno. Per quanto riguarda i fiori, se in Italia sono i crisantemi a farla da padrone, in Messico spopolano i <b>cempas</b></span></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;"><b>úchil</b>, conosciuti da noi con il nome di tageti. Questo perché presso le antiche civiltà mesoamericane il giallo era il colore della morte e le tonalità vivaci dei tageti evocano il simbolismo amerindio. Un altro dolce tipico di questa ricorrenza è il cosiddetto <i><b>pan de muerto</b></i>, che di solito ha una forma rotonda, è coperto di zucchero e ha delle decorazioni che somigliano a ossa. Infine, bisogna ricordare che le <i>calaveritas</i>, oltre a essere dolci di zucchero, sono anche dei brevi componimenti in rima di tono umoristico che hanno come tema principale la morte, probabilmente con l'intento di esorcizzarla. Anche <b>La Catrina</b>, uno scheletro vestito con abiti degni di una signora dell'alta società, testimonia la volontà di sdrammatizzare tutto ciò che è legato alla morte. </span> </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://turespacio.com/wp-content/uploads/2012/10/Oaxaca-d%C3%ADa-de-muertos.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://turespacio.com/wp-content/uploads/2012/10/Oaxaca-d%C3%ADa-de-muertos.jpg" height="192" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tutti gli uomini temono la morte, ma ogni cultura la celebra in un modo diverso. Forse questa può essere l'occasione per smettere di vedere questo avvenimento solo come qualcosa di terribile e spaventoso. Oggi i messicani ci insegnano che alla tristezza di una perdita segue sempre la gioia del ritrovo e del ricongiungimento, anche se momentaneo. Perché la morte non è solo fine, è anche un nuovo inizio. </span><br />
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia </i>(spagnolo), voce "</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://es.wikipedia.org/wiki/D%C3%ADa_de_Muertos" target="_blank">Día de Muertos</a>"</span><b>;</b><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- Video "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=g_wg3y5n11k" target="_blank">Reportaje día de muertos</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- Video "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=uvD8vDrbft8" target="_blank">El día de muertos en México, una </a></span><span style="font-family: Calibri; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=uvD8vDrbft8" target="_blank">tradición que nunca muere</a>"</span>;</span><br />
<span style="font-family: Calibri; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: EN-US;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- About "<a href="http://enmexico.about.com/od/Cultura-en-movimiento/tp/Cinco-Formas-De-Celebrar-A-La-Muerte.htm" target="_blank">5 maneras de celebrar a la Muerte</a>".</span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<a href="https://es.wikipedia.org/wiki/D%C3%ADa_de_Muertos#cite_note-5"></a>
</div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-73930054536846822702015-08-29T17:15:00.000+02:002015-08-31T09:53:40.695+02:00Le signore del destino: Moire, Parche e Norne<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Destino. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Basta una parola per evocare l'epicità della vita umana. Chiudiamo gli occhi e lasciamoci inebriare dal suono di questo termine mentre lo pronunciamo lentamente, sottovoce: D-E-S-T-I-N-O. Tutte le nostre aspirazioni, le nostre speranze, il senso di tutta la nostra vita è racchiuso qui. E siamo consapevoli che si tratta di qualcosa che non ci appartiene totalmente, su cui non abbiamo potere; spesso infatti le cose non vanno come ci aspetteremmo o come le avevamo programmate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> È vero, viviamo in una società moderna ed evoluta, all'insegna del progresso che ci offrono la scienza e l'uso della ragione...eppure qualcosa ci sfugge sempre. Quante volte ci ritroviamo a pensare "che coincidenza!"? Ebbene, se ci pensiamo queste "coincidenze" nella nostra esistenza sono davvero tante e ognuna di esse avrebbe potuto cambiare il corso dei fatti. Credo che se da una parte possiamo influenzare il corso degli eventi con la nostra condotta, dall'altra dobbiamo fare i conti con un elemento che non possiamo imbrigliare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Gli antichi, al contrario di noi uomini moderni, credevano profondamente nell'esistenza del fato, al quale nessuno poteva opporsi, nemmeno gli dèi. Nella tradizione classica e norrena erano tre donne che governavano la vita degli esseri umani, sia nel bene, che nel male. Vediamo ora come. </span><br />
<br />
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Le Moire greche</span></b><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In origine, nell'antica Grecia, le <b>Moire </b>erano la personificazione del destino di ogni uomo; ognuno aveva la sua </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><!--[if gte mso 9]><xml>
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</span><span style="font-family: Georgia;"><i>moîr</i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>a</i>, ovvero la propria "parte" di vita, felicità, sfortuna, ecc. Esisteva anche una <b>Moira universale</b>, che incarnava il fato, contro il quale nemmeno gli dèi dell'Olimpo avevano potere; per esempio, nessuna divinità poteva accorrere in soccorso di un eroe sul campo di battaglia, se la sua ora era giunta. Questo perche nessuno deve né può sovvertire l'ordine del mondo.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tuttavia, le Moire che siamo abituati a considerare sono solo tre: <b>Cloto</b>, <b>Lachesi </b>e <b>Atropo</b>. La loro origine non è certa, poiché esistono due versioni a riguardo, entrambe presenti nella <i>Teogonia </i>di Esiodo. Secondo la prima, le Moire sarebbero figlie della <b>Notte</b>:</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Notte poi partorì l'odioso Moros e Ker nera<br />
e Thanatos, generò il Sonno, generò la stirpe dei Sogni;<br />
non giacendo con alcuno li generò la dea Notte oscura;<br />
e le Esperidi che, al di là dell'inclito Oceano, dei pomi<br />
aurei e belli hanno cura e degli alberi che il frutto ne portano;<br />
e le Moire e le Kere generò spietate nel dar le pene:<br />
Cloto e Lachesi e Atropo, che ai mortali<br />
quando son nati danno da avere il bene e il male,<br />
che di uomini e dei i delitti perseguono;<br />
né mai le dee cessano dalla terribile ira<br />
prima d'aver inflitto terribile pena, a chiunque abbia peccato.</i> </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">[<small><i>Teogonia</i> di Esiodo, vv. 211-222</small>]</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La seconda, invece, le vuole figlie di <b>Zeus </b>e <b>Temi</b>, dea della giustizia, e quindi sorelle delle <b>Ore</b>:</span><br />
<br />
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Per seconda sposò la splendida Thémis, che generò le Ore (Eunomie, Dike ed Eirene fiorente) che vegliano sulle opere dei
mortali; e le Moire, cui grande onore diede Zeús prudente: Cloto,
Lachesi e Atropo, che concedono agli uomini il bene e il male. </span></i><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">[<small><i>Teogonia</i> di Esiodo, vv. 900-906</small>]</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Queste tre donne dimoravano nell'Ade, il regno dei morti della tradizione greca, e avevano l'aspetto di anziane. Il loro compito era quello di tessere i fili della vita di ogni essere umano sulla terra: più era lungo il filo, più l'uomo o la donna al quale corrispondeva sarebbe vissuto a lungo. In tale mansione ognuna delle tre donne aveva il proprio compito: <b>Cloto</b>, il cui nome significa in greco "io filo", filava lo stame della vita; <b>Lachesi</b>, la cui traduzione è "destino", avvolgeva il filo su un fuso e ne stabiliva la lunghezza; infine <b>Atropo</b>, l'"inflessibile" nonché la più anziana delle tre, recideva il filo di lino nel momento in cui sopraggiungeva la morte del malcapitato. A volte erano associate con <b>Ilizia</b>, divinità della nascita.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Altre tradizioni affermano che le Moire fossero giovani fanciulle dall'aspetto severo, vestite con pepli decorati con stelle e che abitassero sull'Olimpo, in un palazzo di bronzo sulle cui pareti incidevano i destini ineluttabili degli uomini.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Queste tre figure hanno fatto la loro comparsa anche nel film d'animazione <i>Hercules</i>, dove predicono il futuro al malvagio Ade attraverso un occhio che si scambiano vicendevolmente. In realtà, quest'ultima caratteristica è da attribuire alle <b>Graie</b>, le sorelle delle Gorgoni che Perseo incontra sul proprio cammino. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://sulloscaffalesbagliato.files.wordpress.com/2015/02/dominios-encantados-disney-moiras-hercules.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="181" src="https://sulloscaffalesbagliato.files.wordpress.com/2015/02/dominios-encantados-disney-moiras-hercules.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Le Parche romane</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Come tutte le divinità romane, anche le <b>Parche </b>traggono i propri attributi dalle Moire greche. In origine sembra che esistesse una sola Parca, che rappresentava il nome tutelare della nascita. Ben presto, però, le furono affiancate <b>Nona </b>e <b>Decima</b>, che presiedevano agli ultimi mesi della gravidanza.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In seguito, assunsero progressivamente tutte le caratteristiche delle Moire. Come nel caso delle antenate greche, ognuna delle tre Parche controllava una fase della vita degli uomini: la prima filava, la seconda assegnava il destino della vita di ciascuno e l'ultima tagliava il filo. Nel Foro romano vi era una statua che le rappresentava chiamata <i>Tria Fata</i>, "i tre destini"; infatti, proprio per la loro connessione con le sorti del mondo e dell'umanità, le Parche erano conosciute nel mondo romano anche con il nome latino di <i><b>Fatae</b></i>, coloro che presiedono al Fato. Al loro operato Dante dedica questi tre versi della <i>Divina Commedia</i>:</span><br />
<br />
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Ma perché lei che dì e notte fila,</span></i><br />
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">non gli avea tratta ancora la conocchia,<br />
che Cloto impone a ciascuno e compila…</span></i><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
[<small><i>Divina Commedia</i>, Purgatorio, Canto XXI, 25-27</small>]</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nonostante tali divinità siano quasi totalmente assimilabili alle Moire, in realtà si possono notare delle sfumature leggermente diverse. Benché analogamente alle divinità greche fossero tre sorelle filatrici dal carattere scorbutico e
dall'aspetto alternativamente giovane o anziano, esse non si limitavano a impersonificare solo il destino dell'uomo, ma anche le
sue età della vita: nascita, matrimonio e morte. Quindi le Parche erano custodi anche delle fasi di evoluzione di ogni individuo e accompagnavano i fanciulli nel passaggio dall'infanzia all'età adulta e nella scoperta della sfera sessuale.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/43/Bernardo_Strozzi_Le_tre_Parche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/43/Bernardo_Strozzi_Le_tre_Parche.jpg" width="285" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Le Norne norrene</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia;"> La concezione di un destino inevitabile, al di sopra degli dèi era comune anche in area germanica. Il fato è l'unico elemento eterno nell'austera mentalità norrena, secondo la quale ogni cosa, anche il mondo degli dèi, avrà una fine nel giorno del Ragnarök. Le divinità che incarnavano il fato ineluttabile erano chiamate <b>Norne</b>, dall'antico norreno <i>norn</i>, "[colei che] bisbiglia [un segreto]".</span><br />
<span style="font-family: Georgia;"> Le origini di queste dee erano diverse: alcune appartenevano alla stirpe degli dèi Asi, altre dei Vani (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/07/asi-e-vani.html" target="_blank">Asi e Vani</a>" in questo blog), altre ancora facevano parte della razza degli elfi, mentre ulteriori fonti fanno risalire le Norne alla stirpe dei giganti del ghiaccio provenienti da</span><span style="font-family: Georgia;"> Jötunheimr</span><span style="font-family: Georgia;">.
In questo gruppo indistinto di divinità femminili, si potevano riconoscere Norne benevole, che accorrevano alla culla di un eroe per predisporgli un avvenire felice, ma molto più spesso la poesia eddica e scaldica fa riferimento a Norne ostili, latrici di una sorte sventurata o di morte. Sulle unghie di ognuna di queste erano incise le rune magiche, testimonianza del loro potere sul destino del mondo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia;"> Tuttavia, come nel caso delle Moire e delle Parche, anche da questa folta schiera di dee ne emergono tre, come ci ricorda L'<i>Edda poetica</i> in questi versi:</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia;"></span><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Da quel luogo vengono fanciulle<br />
di molta saggezza,<br />
tre, da quelle acque<br />
che sotto l'albero si stendono.<br />
Ha nome Urðr la prima,<br />
Verðandi l'altra<br />
(sopra una tavola incidono rune),<br />
Skuld quella ch'è terza.<br />
Queste decidono la legge,<br />
queste scelgono la vita<br />
per i viventi nati,<br />le sorti degli uomini. </span></i><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
[<small><i>Edda poetica</i> - Völuspá - Profezia della Veggente XX</small>]</span>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Le tre Norne principali, </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Urðr</b>, </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Verðandi </b>e <b>Skuld</b>, dimoravano presso una delle radici di <b>Yggdrasill</b>, l'albero cosmico che funge da asse del mondo nella tradizione germanica (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/11/alle-radici-dellalbero-cosmico-lalbero.html" target="_blank">Alle radici dell'albero cosmico</a>" in questo blog). Esse vivevano accanto a </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Urðarbrunnr, la "fonte del destino", e avevano il compito di irrorare l'albero con acqua e argilla affinché non marcisse né seccasse. Non mancano però altre fonti che affermano che la sede delle tre Norne si trovasse sotto l'arco formato da Bifröst, il ponte arcobaleno, dove queste intessevano l'arazzo del destino di ogni uomo; proprio come nella mitologia classica, a ogni filo della tela corrispondeva una vita umana la cui durata era proporzionale alla lunghezza del filo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i> </i>Anche per quanto riguarda le funzioni delle tre Norne troviamo forti similitudini con le figure delle Moire e delle Parche, nonostante qualche aspetto inedito: </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Urðr</b>, "destino", era la più anziana e sbrogliava la matassa dei fili della vita; </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Verðandi </b>(dal verbo </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>verða</i>, "divenire"), probabilmente una figura più tarda, aveva le sembianze di una donna ed era responsabile della lunghezza del filo e del destino a esso sotteso (il filo poteva scorrere liscio tra le sue mani, oppure essere soggetto a nodi e ingarbugliamenti, che simboleggiavano le difficoltà dell'esistenza); infine <b>Skuld </b>("debito", "colpa"), la più giovane, dall'aspetto di fanciulla, rappresentava il compito assegnato a ciascun essere umano durante la propria vita ed era inoltre colei che dava la morte recidendo il filo. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Possiamo notare che se le funzioni delle Norne sono identiche a quelle delle Moire e delle Parche, vi sono elementi peculiari apportati dalla tradizione norrena: l'aspetto delle tre divinità, che simboleggiano tre fasi diverse nella vita della donna, i loro nomi e le loro azioni le legano alle tre dimensioni temporali del passato (</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Urðr), del presente (</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Verðandi) e del futuro (Skuld). Per questo la leggenda vuole che alla nascita di ogni nuovo bambino le Norne si recassero presso la sua culla per stabilirne la sorte.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Infine, ricordiamo che le Norne hanno forti legami con altre divinità minori della mitologia norrena, come le <b>Valchirie </b>(tra le quali si annovera una dea di nome Skuld, che probabilmente corrisponde alla terza Norna) e le <b>Dísir</b>, divinità legate alla fecondità, che non approfondiamo in questa sede.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pre14.deviantart.net/6874/th/pre/i/2012/313/e/6/norns_by_ephy_drow-d5kg344.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://pre14.deviantart.net/6874/th/pre/i/2012/313/e/6/norns_by_ephy_drow-d5kg344.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In quanto detto si può notare una spiccata componente fatalista da parte di tutte e tre le tradizioni culturali prese in esame. Un tempo l'uomo si sentiva più in balia di forze soprannaturali ignote e misteriose, che con il loro potere potevano decidere le sorti di ognuno.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oggi non è più così, ci sentiamo molto più sicuri dei nostri mezzi e tante volte ci sentiamo padroni dell'universo...finché non succede qualcosa che ci ricorda che non è così. Esiste sempre qualcosa che non possiamo controllare, che va al di là delle nostre possibilità e dell'umana comprensione, che si chiami Dio, Fato, Caso o quello che più ci aggrada. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Personalmente ho una concezione positiva del destino, non lo vedo come una gabbia o un finale tragico inevitabile come i nostri predecessori. Come mi ripeteva spesso la mia professoressa di filosofia sono convinta che questo destino sia una missione, un compito, un qualcosa di grande che ognuno di noi è chiamato a realizzare nella propria esistenza. Tutte le coincidenze ci portano da qualche parte e con le nostre capacità possiamo davvero arrivare in alto. Ora non ci resta che...vivere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- CHIESA ISNARDI, Gianna, <i>I miti nordici</i>, Longanesi, Milano, IX edizione luglio 2014, pp. 303-306;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Mitologia greca</i>, "<a href="http://mitologiagreca.blogspot.it/2007/06/le-mire.html" target="_blank">Le Mòire</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Miti e...dintorni</i>, voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_m.htm" target="_blank">Moire</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Sacerdotesse di Avalon</i>, "<a href="http://sacerdotessediavalon.forumcommunity.net/?t=41671051" target="_blank">Norne, Parche, Moire</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- "Moire" in <i>Enciclopedia dell'antichità classica</i>, Garzanti, Edizione Mondolibri, Milano, 2000, pp. 915-916;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">"Parche" in <i>Enciclopedia dell'antichità classica</i>, Garzanti, Edizione Mondolibri, Milano, 2000, p. 1047;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Moire_%28mitologia%29" target="_blank">Moire (mitologia)</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Parche" target="_blank">Parche</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Norne" target="_blank">Norne</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Il Crepuscolo degli Dei</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Moire" target="_blank">Moire</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Il Crepuscolo degli Dei</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Parche" target="_blank">Parche</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Il Crepuscolo degli Dei</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Norne" target="_blank">Norne</a>". </span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-68661893543366200822015-07-24T11:40:00.000+02:002015-07-24T11:42:55.848+02:00Una risata vi seppellirà - Il briccone divino, ovvero il trickster<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Dopo otto lunghissimi mesi di sudore tra TFA e scuola posso finalmente permettermi di tornare. Nonostante il tempo libero in questo periodo sia stato pressoché un'utopia, non sono stata a digiuno da letture interessanti. È incredibile come le diverse popolazioni riescano a trovare una lettura originale della realtà, andando oltre quello che appare e che possiamo percepire attraverso i sensi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ultimamente mi sto avvicinando alle culture di diverse popolazioni native dell'America settentrionale, che mi stanno insegnando davvero molto. Voglio condividere delle notizie e delle riflessioni su una figura curiosa, tipica del folklore pellerossa, ma che è rintracciabile anche nella cultura europea: il briccone divino.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il <i>trickster</i>, o briccone divino</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In mitologia, il briccone divino è spesso noto come <b><i>trickster</i></b>. Il termine inglese significa letteralmente "ingannatore" e non è difficile capire il motivo di tale appellativo. Le figure folkloristiche appartenenti a questa categoria si caratterizzano per la loro condotta licenziosa e affabulatrice, che le porta a ordire inganni e furti a spese altrui. Che siano di natura divina, umana, animale o mista, tutti i <i>trickster </i>presentano un comportamento amorale. Il tipico <i>trickster</i> è un ladro o un folle, che scardina le regole dell'esistenza quotidiana e sovverte l'ordine cosmico per crearne uno differente. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il suo vivere sempre al di là di ogni tipo di confine fa sì che sia spesso una divinità guardiana di recinti e di porte, custode dei focolari domestici e guardiano di strade e sentieri. È infatti facilissimo incontrare un briccone divino in prossimità di incroci e di crocicchi, proprio perché la sua è la condizione di chi opera ai margini del mondo degli uomini e degli dèi; essendo estraneo alle norme che regolano entrambi i mondi, il <i>trickster </i>non appartiene alla specie umana, né partecipa completamente alla realtà divina, ma allo stesso tempo permette il collegamento tra dimensioni diverse (il cielo e la terra, il mondo dei morti e quello dei vivi, ecc.).</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nonostante sia una fonte assicurata di disordine e di trasgressione (e talvolta anche di blasfemia), il briccone divino non è una figura totalmente negativa. Infrangendo le regole spesso e volentieri, egli ci mostra il limite di ogni ordine costituito e, indirettamente, aiuta a distinguere tra bene e male. Inoltre, la distruzione dell'equilibrio preesistente provocata dal <i>trickster </i>non è mai fine a se stessa, ma è il preludio alla costruzione di un mondo alternativo: attraverso il disordine, egli ci segnala tutte le potenzialità del reale e le alternative al mondo esistente. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Infine, dobbiamo sottolineare che il briccone divino assume spesso i tratti dell'eroe civilizzatore, che inventa arti e mestieri e dona agli uomini strumenti ed elementi culturali che permettono l'insediamento dell'umanità sulla terra. Si tratta dunque di una figura mitologica ambigua, che porta scompiglio e distruzione da una parte, ma anche civiltà dall'altra.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d4/Reynard-the-fox.jpg/220px-Reynard-the-fox.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d4/Reynard-the-fox.jpg/220px-Reynard-the-fox.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Coyote e Corvo</span></b><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il <i>trickster </i>o briccone divino ha trovato terreno fertile in nordamerica, specialmente sotto le spoglie di <b>Coyote</b>. Nessuno come lui è esperto nell'arte del raggiro e della frode ed è insofferente verso qualsiasi tipo di norma. Egli è dominato dagli istinti, quali la fame e il desiderio sessuale ed è il burlone per eccellenza, sempre occupato a ingannare gli altri animali e a ordire trappole in cui a volte rimane invischiato anche lui stesso.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Eppure, sovente viene identificato come creatore del mondo o come suo aiutante, quando non si contrappone all'Essere Supremo. Tra i Crow e altre tribù delle pianure è Coyote che dal fango genera gli uomini e anche tra i Chelan egli possiede una dignità pari al Creatore.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Coyote è spesso identificato anche come un eroe culturale in molte tradizioni mitologiche nordamericane. Non solo dona agli uomini il fuoco, istituisce leggi, rituali e professioni, ma possiede anche i poteri soprannaturali legati alla trasformazione e alla rigenerazione: cambia i corsi dei fiumi, modifica paesaggi e combatte contro dei mostri. Per esempio, presso i Wasco, Coyote uccide l'Uccello del Tuono, responsabile della morte di molte persone.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Questo animale dalle caratteristiche ambigue e ambivalenti interpreta la parte del clown, che si mette in situazioni ingarbugliate per poi uscirne senza riportare danni attraverso il potere liberatorio della risata. L'ironia e la capacità di ridere di se stessi è la lezione che impartisce Coyote che, attraverso le proprie pazzie, ci ricorda che anche noi ne possiamo commettere e che, in quelle situazioni, possiamo uscire vincitori solo se non ci prenderemo troppo sul serio.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://image.b4in.net/resources/2013/09/18/1379496169-942898_4673107475237_1835070455_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://image.b4in.net/resources/2013/09/18/1379496169-942898_4673107475237_1835070455_n.jpg" height="320" width="255" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In altre tradizioni mitologiche, il ruolo di briccone divino è invece affidato a <b>Corvo</b>, che si fa portatore della stessa ambiguità di Coyote. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Gli Eschimesi e i popoli del nord-ovest riprendono il Corvo </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">dei </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Čukči, una popolazione paleoasiatica residente in Kamčatka</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">, e ne fanno il Creatore o il suo aiutante. Corvo, per queste popolazioni, può rivestire anche i panni dell'eroe civilizzatore, nonché di progenitore.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Come tutti i volatili, Corvo è considerato un intermediario tra terra e cielo; le ali gli permettono di viaggiare oltre il mondo conosciuto attribuendogli di fatto le qualità di mediatore e messaggero del grande mistero, oltre che di depositario delle arti magiche. Non vi è infatti rituale sciamanico al quale non assista anche Corvo, insignito del compito di incanalare l'energia magica e di indirizzarla verso il luogo giusto. </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ovviamente, come Coyote, anche Corvo spesso assume i tratti tipici dell'imbroglione che escogita truffe e inganni generalmente con l'obiettivo di procurarsi del cibo. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://vampirewarzone.yolasite.com/resources/raven.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://vampirewarzone.yolasite.com/resources/raven.JPG" height="187" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>I "giullari sacri"</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Parlando di Coyote, abbiamo visto quanto importante possa essere il potere della risata e di un personaggio in grado di rovesciare le logiche quotidiane. Questi tratti, tipici del briccone divino, sono presenti anche in diverse figure rituali dell'America settentrionale. Si tratta di una sorta di <b>"giullari sacri"</b>, assimilabili a veri e propri sacerdoti, che però si comportano in modo non convenzionale. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tracce di tali usanze si trovano anche nell'antica Grecia, dove in ambito religioso si contrapponevano lo spirito <b>apollineo </b>e quello <b>dionisiaco</b>: se il primo era caratterizzato dalla sobrietà e dalla repressione degli istinti, il secondo era legato ad aspetti sessuali e scatologici.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I bricconi sacri americani si ricollegano esattamente all'idea classica di spirito dionisiaco. In diverse società native americane sono presenti degli uomini medicina che si comportano in modo opposto rispetto agli altri: d'inverno vagano nudi lamentandosi per il caldo, mentre d'estate si coprono con pelli di bisonte, camminano all'indietro, parlano di abbondanza di cibo durante le carestie, ecc. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tali figure assumono diversi nomi presso le varie popolazioni nordamericane (Koshemshi, Newekwe, Koshari, ecc.), ma oggi ci soffermeremo in particolare su <b>Heyokah</b>, il clown provocatorio delle tribù delle pianure, in particolare dei <b>Lakota</b>. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Bisogna precisare che non tutti possono diventare Heyokah, ma solo chi riceve delle visioni dagli spiriti del tuono. Come tutti i bricconi sacri, anche lo Heyokah rappresenta l'aspetto satirico e burlesco del sacro. Egli costituisce un maestro che agisce come uno specchio, assumento comportamenti estremi affinché gli altri possano vedere riflessi nella sua condotta i propri timori, dubbi e debolezze. Inoltre, attraverso le sue azioni strampalate aiuta a cogliere aspetti inediti della realtà circostante.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Come Coyote, l'alleato di medicina dello Heyokah, questo saggio infrange ogni tipo di tabù e di norma sociale. Ma, paradossalmente, la violazione delle regole serve per far capire ai membri della tribù l'importanza della morale e il motivo della sua esistenza. Le lezioni dello Heyokah, dunque, si apprendono attraverso le dinamiche degli opposti. Infatti, come afferma Jamie Sams, la risposta che un individuo riceve da uno Heyokah spesso è l'opposto di quella che cerca. Ciò crea una situazione umoristica che serve da lezione per la comunità intera. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> È proprio la risata il più potente strumento dello Heyokah; che sia per scacciare la paura, per sconfiggere la tristezza e il pessimismo, per smorzare l'eccessiva serietà o sicurezza di sé, lo Heyokah sfrutta i poteri di Coyote e la sua indole irriverente e scherzosa per trasmettere la propria saggezza. Attraverso burle di cui lui stesso a volte è protagonista, lo Heyokah porta i propri adepti a uno stadio maggiore di consapevolezza. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Precisiamo che essere vittima degli scherzi di uno Heyokah non è un disonore, anzi, è un modo per apprendere una lezione spirituale significativa. Inoltre, lo Heyokah si premura di non organizzare mai scherzi che possano ledere la sensibilità del proprio discepolo, quindi non userà trucchi che possano farlo soffrire. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nel contesto delle popolazioni native nordamericane, dunque, la capacità dell'autoderisione è tenuta in grande considerazione, dato che permette di adottare altre prospettive che non si erano considerate.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.sixcrows.org/crowcalls/2013-04/heyokah.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.sixcrows.org/crowcalls/2013-04/heyokah.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">I bricconi europei e biblici</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <span style="font-size: small;">Come abbiamo anticipato, la filosofia del <i>trickster </i>si è fatta strada anche presso molte tradizioni mitologiche europee. Siccome abbiamo voluto approfondire le caratteristiche dei bricconi divini nordamericani, ci limiteremo qui a citare qualcuna delle figure che corrispondono a tale profilo, senza però presentarle nei particolari.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre a Dioniso, già citato in precedenza, nella cultura classica troviamo <b>Hermes </b>il quale, oltre a essere il messaggero degli dèi dell'Olimpo, è anche il protettore dei ladri e dei truffatori. Non dimentichiamo che questa dispettosa divinità, in tenera età, si è resa protagonista per il furto del bestiame ai danni di Apollo.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Se ci spostiamo un po' più a nord, invece, non possiamo non pensare a <b>Loki</b>, la divinità più ambigua di Asgard che è in grado di assumere molteplici forme (in forma femminile egli dà alla luce Sleipnir, nientemeno che il destriero di Odino). Da perfetto <i>trickster</i>, pur appartenendo alla stirpe divina degli Asi (cfr. post "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/07/asi-e-vani.html" target="_blank">Asi e Vani</a>" in questo blog) non è raro che ordisca trappole e inganni ai danni degli dèi nordici. Inoltre, durante il Ragnarök (l'Apocalisse nordica) sarà proprio Loki il timoniere che condurrà i giganti che porranno fine al mondo degli dèi.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Infine, citiamo un esempio curioso di briccone divino che proviene da una delle fonti più impensabili: la Bibbia. Secondo lo studioso britannico Evan Brown, infatti, il personaggio di <b>Giacobbe </b>si avvicinerebbe molto alle caratteristiche del <i>trickster</i>. In effetti, se pensiamo all'episodio in cui strappa al fratello Esaù la cessione del diritto di progenitura per un piatto di lenticchie o come inganna il padre Isacco, quasi cieco per la vecchiaia, allo scopo di riceverne la benedizione al posto del fratello maggiore, possiamo dire che Giacobbe possiede la scaltrezza tipica del briccone divino.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La lista dei bricconi divini potrebbe continuare ancora per molto, ma ci bastava in questo caso spendere qualche parola per le figure più importanti, tutte accomunate da una buona dose di ambiguità.</span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://c85c7a.medialib.glogster.com/media/35/35caa8302e11f3a69cc205d51417dcdae9e4a4bc2c952ca7d650480afedbcc14/hermes1-jpg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://c85c7a.medialib.glogster.com/media/35/35caa8302e11f3a69cc205d51417dcdae9e4a4bc2c952ca7d650480afedbcc14/hermes1-jpg.jpg" style="cursor: move;" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><span style="font-size: x-small;">Il dio Hermes, Mercurio per i Romani</span></i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://img72.imageshack.us/img72/4455/tumblrlnmguhg7gc1qea7ta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://img72.imageshack.us/img72/4455/tumblrlnmguhg7gc1qea7ta.jpg" height="320" width="190" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Loki</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;"> </span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.lezionidireligione.it/joomla3/images/04.MaterialeDidattico/3.StoriaSalvezza/03.StoriaSalvezza/03IsaccoGiacobbe1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.lezionidireligione.it/joomla3/images/04.MaterialeDidattico/3.StoriaSalvezza/03.StoriaSalvezza/03IsaccoGiacobbe1.jpg" height="257" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Giacobbe si finge Esaù per ricevere la benedizione di Isacco</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ho sempre avuto una certa simpatia per i personaggi sopra le righe e anche stavolta non posso fare a meno di esprimere la mia ammirazione per Coyote, Corvo e gli altri bricconi divini.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Avvicinarmi a queste figure mi ha aiutato molto, credo che davvero il loro spirito possa operare dei cambiamenti in noi, con la nostra collaborazione. Per una persona che prende tutto molto seriamente come la sottoscritta, certe volte serve uscire dalle situazioni che si fanno troppo pesanti per guardarle dall'esterno, attraverso gli occhiali dell'ironia. A questo proposito, anche se non si riallaccia direttamente con il discorso del <i>trickster</i>, mi torna in mente il meraviglioso film <i>La vita è bella</i>, dove il bravo Roberto Benigni riesce a far accettare la dura vita dei <i>lager </i>nazisti al figlioletto descrivendogliela come un gioco.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Perciò, quando sentiamo che tutto intorno a noi diventa insostenibile, lasciamoci rapire da Coyote e facciamoci con lui una grassa risata!</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia (inglese)</i>, voce "<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Heyoka" target="_blank">Heyoka</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia (inglese)</i>, voce "<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Ritual_clown" target="_blank">Ritual clown</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia (inglese)</i>, voce "<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Trickster" target="_blank">Trickster</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Scienza e Psicoanalisi</i>, articolo "<a href="http://www.psicoanalisi.it/etnopsicoanalisi/2854#.VazHwWeqB8F" target="_blank">Il Trickster</a>" di Manuela Tartari;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Heyoka" target="_blank">Heyoka</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- SAMS, Jamie, <i>Le carte del sentiero sacro - La scoperta di sé attraverso la saggezza degli Indiani d'America</i>, Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2010 (ristampa), pp. 180-185;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- OWUSU, Heike, <i>I simboli degli Indiani d'America - L'essenza della tradizione pellerossa</i>, Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2007 (ristampa), pp. 267, 273;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- GATTO CHANU, Tersilla, <i>Miti e leggende della creazione</i>, vol. II, Fabbri Editori, Milano, 2001, pp. 491-493. </span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-76016213296817682802014-11-15T16:13:00.002+01:002014-11-15T17:36:31.517+01:00C'era una volta l'America - Cosmologia maya<!--[if gte mso 9]><xml>
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</xml><![endif]--><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Non ho mai fatto mistero di avere un debole per le civiltà mesoamericane. Anche per me l'incontro con l'America ha rappresentato la scoperta di un Nuovo Mondo, ma non nel senso attuale del termine. Non mi affascina il sogno americano, bensì ciò che esisteva prima che Cristoforo Colombo sbarcasse a San Salvador.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Purtroppo conosciamo le conseguenze terribili del confronto tra Europa e America dopo il 1492. Ciò che invece non conosciamo è la ricchezza culturale delle popolazioni che prima di Colombo regnavano sul continente americano. Nei libri scolastici di storia Maya, Aztechi e Incas sono liquidati in pochi paragrafi e sono citati solo in quanto popolazioni sottomesse dai <i>conquistadores </i>spagnoli. Eppure dietro a questi nomi c'è un mondo che per noi europei rimane tuttora sconosciuto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Non si tratta di un mondo rose e fiori, né di un mondo di santi innocenti. Ma è un'altra visione della natura e dell'universo che ci circonda che merita di essere conosciuta senza pregiudizi. Ecco perché oggi parlerò di come gli antichi Maya concepivano l'universo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il mondo maya</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Le popolazioni mesoamericane possiedono un sostrato religioso molto simile. Perciò, il modello dell'universo concepito dai Maya era condiviso anche da altri popoli che vivevano in luoghi limitrofi. </span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="background-color: yellow;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="background-color: white;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Una delle più importanti fonti maya che ci ha
permesso di ricostruire la struttura del cosmo è il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Chilam Balam di Chumayel</i>,</span> il quale ci informa che il mondo era
diviso in tre grandi compartimenti: cielo, terra e inframondo, corrispondente
agli inferi di varie tradizioni mitologiche europee. La terra costituiva una
base quadrangolare su cui si sviluppavano due piramidi a gradoni, con vertici
opposti: il cielo contava tredici scalini, sei ascendenti a est e sei
discendenti a ovest, con il settimo alla sommità della piramide, in modo che il
primo e il tredicesimo gradino, il secondo e il dodicesimo, ecc. si trovavano
sullo stesso livello; l’inframondo, invece, si costruiva su nove gradini,
quattro discendenti e quattro ascendenti disposti in modo speculare rispetto
alla piramide celeste. Ogni gradino era governato da una divinità celeste o
sotterranea, secondo il livello in cui si trovava il gradino; alla sommità
della piramide celeste risiedeva il Canhel<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8868251140063755782#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt;">[1]</span></span></span></span></a>,
ovvero il principio vitale del cosmo, che coincideva con il dio creatore<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8868251140063755782#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt;">[2]</span></span></span></span></a>,
mentre il nono livello dell’inframondo era governato dalle divinità della
morte. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Per quanto riguarda la faccia della terra, sia
Maya, sia altre popolazioni messicane credevano che essa fosse posta sul dorso
di un caimano o di un coccodrillo, che galleggiava a sua volta in un immenso
bacino acquatico. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.authenticmaya.com/images/cosmo3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.authenticmaya.com/images/cosmo3.jpg" height="320" width="317" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Le quattro direzioni</b> </span><br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un’altra caratteristica peculiare della terra maya è che,
oltre a costituire la base quadrata su cui si sviluppavano la piramide celeste
e dell’inframondo, era divisa in quattro settori. Le linee di divisione
indicavano la traiettoria che compiva il disco solare nel corso dell’anno, che
secondo i Maya era circolare. I punti più importanti della rotta del sole erano
i solstizi e gli equinozi, che determinavano sia la partizione della terra nei
quattro settori, sia la misurazione del tempo, concepito in maniera ciclica proprio
perché rispecchiava la forma dell’orbita percorsa dal sole. La stretta
connessione tra spazio e tempo tipica della cultura maya è dimostrata proprio
dalla concezione quadrangolare e quadripartita della terra: i vertici di questo
quadrato corrispondono alle direzioni di nordest, nordovest, sudest e sudovest,
che non corrispondono solo a punti dello spazio, ma anche alle coordinate
temporali dei solstizi e degli equinozi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ogni settore era poi contraddistinto da un
colore simbolico.</span> L<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">’<b>Est</b> era associato al rosso. Questa era la direzione
principale per i Maya, perché era il punto in cui sorgeva il sole, fenomeno che
simboleggiava la forza vitale. Era il punto con cui si identificava il dio sole
e il pianeta Venere, nella veste della Stella del mattino. Il colore rosso
esaltava queste caratteristiche, poiché richiamava il sole, il fuoco, il mais
arrostito, la linfa dell’albero sacro, chiamato <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i>, e il sangue, che insieme agli altri elementi era simbolo di
forza vitale. Quest’ultimo, in particolare, rivestiva un ruolo centrale nei
sacrifici e negli autosacrifici, in cui veniva versato molto sangue per nutrire
la terra e le divinità.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> L’<b>Ovest</b> si identificava con il nero. Se l’Est
rappresentava la vita e il sole nascente, l’Ovest simboleggiava al contrario la
morte, la guerra e il mondo dell’oltretomba. Questa è la direzione in cui il
sole tramonta e si accinge a percorrere il suo cammino lungo le viscere della
terra, sotto forma di astro notturno, simboleggiato dal giaguaro. Il nero era
il colore che meglio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rappresentava le
idee di morte, di notte e di oscurità, che però non necessariamente erano viste
come aspetti negativi dell’esistenza. Il buio della notte e soprattutto dei
pozzi profondi di acqua torbida dove venivano perpetrati i sacrifici umani,
detti <i style="mso-bidi-font-style: normal;">cenotes</i>, erano dei mezzi per
avvicinarsi agli dèi. Molti sacrifici erano infatti celebrati di notte e si
riteneva che chi riusciva a sopravvivere dopo essere stato gettato in un <i style="mso-bidi-font-style: normal;">cenote</i> fosse in grado di pronunciare
vaticini. Gli Aztechi, diversamente dai Maya, associavano all’Ovest il colore
bianco e una delle divinità più importanti: Quetzalcoatl.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il <b>Sud </b>era indicato con il giallo. Vale la pena
evidenziare che, a differenza della cartografia attuale, il punto cardinale che
si trovava più in alto nel mondo maya era l’Est, alla cui destra era di
conseguenza collocato il Sud. Come l’Est, anche il Sud veicolava una simbologia
legata alla forza e alla vita, enfatizzata dal colore corrispondente. Il giallo
è infatti il colore del sole, del fondo del manto del giaguaro e soprattutto
del mais maturo. Questo cereale era la principale fonte di sostentamento per i
popoli mesoamericani, che gli attribuivano degli aspetti divini. Nella
religione maya il mais era protetto da un nume tutelare e venivano svolti
diversi rituali e sacrifici per propiziarsi la fertilità del terreno. Nella
simbologia del Sud e del giallo si ritrova anche il giaguaro, simbolo del sole
nel suo cammino notturno. Gli Aztechi, invece, riservavano al Sud il colore
azzurro e il patrocinio di Huitzilopochtli, dio del sole, della guerra e di
Tenochtitlán.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il <b>Nord</b>, infine, si accompagnava al bianco. Era il
punto cardinale più lontano, la dimora della Stella Polare, intorno a cui
ruotava l’intera sfera celeste. Da qui arrivavano le preziose piogge che
fecondavano il terreno e rendevano possibile la crescita dei raccolti. Il
bianco era un colore che, sia presso i Maya, sia presso gli Aztechi, era segno
di regalità, purezza e spiritualità. Il bianco appariva anche come aggettivo in
corrispondenza di alcuni luoghi, come “casa bianca”, “montagna bianca”, aventi
una precisa funzione cultuale e una connotazione positiva, in contrasto con
altri luoghi “neri”; le “acque bianche”, chiare, erano utilizzate per le
abluzioni purificatrici, mentre quelle torbide dei <i style="mso-bidi-font-style: normal;">cenotes</i>, come abbiamo visto, conducevano alla morte. Un luogo molto
particolare identificato con questo colore era la “Strada bianca”, il nome con
cui i Maya chiamavano la Via Lattea e
che trasmisero anche agli Aztechi. Questi associarono la
Via Lattea al dio Mixcoatl, il “Serpente di
nuvole”. Secondo un’ipotesi non condivisa dagli studiosi, i Maya credevano che la
Via Lattea fosse la strada per Xibalbá, l’inframondo.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span>A ciascuno di questi quattro settori
corrispondeva una <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i> (l’albero del
cotone selvatico), sulla quale era appollaiato un volatile, un tipo preciso di
mais, di fagiolo e di altra flora e fauna, tutti dello stesso colore della
direzione che indicavano. Sempre nei quattro punti cardinali, erano ubicati i
quattro Bacab, delle divinità antropomorfe che erano incaricate di sostenere il
mondo sulle proprie spalle. Questa quadruplicità non si limitava solo al
livello terrestre, ma si estendeva sia alla piramide celeste, sia alla piramide
sotterranea, di modo che ogni livello delle piramidi sia di quattro colori
diversi. Anche le divinità governatrici dei vari livelli delle piramidi a
gradoni, quindi, sono nello stesso tempo uno e quattro; per esempio Chac, dio
della pioggia, è presente nelle varianti dei quattro colori: rosso, bianco,
nero e giallo.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://tatania.phsx.ku.edu/phsx594/Images/mayan-cosmology.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://tatania.phsx.ku.edu/phsx594/Images/mayan-cosmology.jpg" height="400" width="398" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il centro del mondo</span></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span> Oltre a queste quattro direzioni, ve ne era
un’altra fondamentale: il Centro del mondo, che costituiva la quinta direzione.
Il Centro del mondo collegava tutte e tre le zone cosmiche (cielo, terra e
inframondo) grazie a una grande <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i>,
che affondava le radici nell’inframondo e protendeva i rami fino al cielo. Come
nella mitologia germanica, dunque, anche nella tradizione maya ritroviamo il
motivo dell’albero come asse del mondo, che permette la comunicazione e il
passaggio attraverso le zone cosmiche: le anime dei defunti, per raggiungere
Xibalbá, l’oltretomba maya, scivolavano lungo la linfa rossa della <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i> e le divinità, per scendere sulla
terra o salire al cielo, si arrampicavano sui suoi lunghi rami. Ai due estremi
di questa <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i> erano collocati il
dio supremo del cielo, il Canhel, e il dio della morte dell’ultimo livello
dell’inframondo, i due principi opposti che garantiscono l’equilibrio e
l’armonia universale.</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Anche il Centro possedeva il proprio colore
caratteristico: si trattava del blu e del verde, probabilmente un’unione tra i
due, dato che i Maya avevano un’unica parola per definire questi due colori
(Yax, in yucateco). Questa mescolanza tra blu e verde era una tonalità molto
particolare, che si poteva ottenere solo mescolando l’argilla e il muschio
presenti nel territorio maya. Per questo, ancora oggi il nome di questa gradazione
è “blu maya”. Questo era il colore che più di tutti veniva utilizzato nei
sacrifici: prima di perpetrare i sacrifici umani, i sacerdoti e le vittime si
cospargevano di un unguento azzurro; nei mesi dedicati al dio della pioggia
Chac, chiamati Yax e Mol, si dipingevano uomini e oggetti con questa tinta, che
probabilmente possedeva un carattere purificatore. Il blu maya rimandava
inoltre all’elemento acquatico, emblema della forza vitale e anche della purificazione.
L’importanza di questo colore era testimoniata anche dalla presenza massiccia
di oggetti di giada, pietra dura che presso i Maya era più preziosa dell’oro
proprio in virtù del rimando spirituale all’acqua e al suo valore purificatore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mayacuisine.com/wp-content/uploads/2013/05/Screen-Shot-2013-05-06-at-12.11.30-PM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://mayacuisine.com/wp-content/uploads/2013/05/Screen-Shot-2013-05-06-at-12.11.30-PM.png" height="400" width="307" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I Maya oggi</span></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span>Questa struttura del cosmo è stata tramandata
dalle popolazioni di stirpe maya fino al giorno d’oggi. È il caso dei Maya
tzotzil, abitanti degli altopiani del Chiapas, in Messico, che hanno conservato
una visione dell’universo molto simile a quella dei Maya classici, che
comprende le due piramidi, la base terrestre quadrangolare e la grande <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ceiba</i> centrale, sulla quale si
arrampicavano i personaggi e i curatori più importanti per ascendere al cielo
come divinità. Il sole, il Santo Padre, era posto al tredicesimo livello della
piramide celeste e la sua apparizione a est era preceduta da Mukta Ch’on, un
serpente che impersonifica Venere. Anche il tragitto del sole degli tzotzil ha
forma circolare: l’astro sale un gradino della piramide celeste ogni ora a
bordo del suo carro, lungo una strada di fiori, e di notte scompare nel mare
per illuminare il mondo sotterraneo, chiamato Olontik. Infine, come presso i
Maya classici, anche per gli tzotzil il mondo è il risultato della perenne
lotta tra le divinità celesti, benefiche forze positive, e quelle sotterranee,
forze distruttive e negative. In entrambi i casi, bene e male sono due tasselli
imprescindibili per l’equilibrio cosmico.</span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Questa era l'America prima di Colombo e prima dei massacri da parte dei <i>conquistadores</i>. Nemmeno allora era immune da stermini e da atroci sacrifici umani, perché gli uomini sanno compiere atrocità a prescindere dall'etnia di appartenenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma per me rimane l'America più autentica, quella che oggi molte volte è dimenticata e sepolta da un'Europa che, a distanza di 522 anni, ancora non ha imparato a conoscere e ad accettare il "diverso". </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">DE LA GARZA, Mercedes, “Origen,
estructura y temporalidad del cosmos” in AA.VV., <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Religión maya</i>, Editorial Trotta, Madrid, 2002, pp. 54, 68-72;</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span>LONGHENA, Maria, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Scrittura
maya – Ritratto di una civiltà attraverso i suoi segni</i>, Mondadori, Milano,
2011, pp. 68-73;</span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><span lang="ES" style="font-weight: normal; mso-ansi-language: ES;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="-moz-font-feature-settings: normal; -moz-font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;">
</span></span></span></b>THOMPSON, John Eric Sydney, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">La civiltà maya</i>, Einaudi, Torino, 1994,
pp. 276-279<b><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">.</span></b><b><span lang="ES" style="font-weight: normal; mso-ansi-language: ES;"></span></b></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br clear="all" />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8868251140063755782#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[1]</span></span></span></span></a> Mercedes De La Garza ipotizza che questo
appellativo possa derivare da “Arcangelo” o “Angelo”, esseri che anche
nell’immaginario cattolico possiedono ali piumate.</span></div>
</div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoFootnoteText">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8868251140063755782#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="mso-special-character: footnote;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[2]</span></span></span></span></a> La divinità creatrice era
rappresentata da un serpente piumato. In area maya, il dio che svolge la
funzione di creatore è chiamato Itzamná.</span></div>
</div>
</div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-45224515377837275542014-10-19T15:47:00.000+02:002014-10-19T15:48:32.333+02:00Samain, ovvero Halloween<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Si sta avvicinando anche quest'anno, anche se con meno clamore. Qualche anno fa all'inizio di ottobre le vetrine strabordavano di zucche arancioni, gatti neri, pipistrelli e altre decorazioni per l'arrivo della festa più importante del momento: <b>Halloween</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Non c'è niente da fare, è difficile resistere alla moda. Specialmente quando viene da nazioni influenti come Gran Bretagna e Stati Uniti. Da piccola, nonostante non fosse ancora scoppiato il boom di questa festa, sono rimasta anch'io affascinata da Halloween quando ne ho sentito parlare per la prima volta dalla mia maestra d'inglese.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ora che sono cresciuta e che è diventata un'usanza piuttosto diffusa anche in Italia, la mia posizione su Halloween è un po' più complessa. Innanzi tutto detesto il marketing economico che si è sviluppato intorno ad Halloween in questi anni (e non lo sopporto nemmeno in prossimità del Natale, dell'Epifania o Pasqua). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Eppure...a me Halloween piace. Nonostante non sia una festa puramente delle nostre zone (anche se effettivamente in Italia da qualche parte esistono delle usanze simili a quelle anglosassoni, cfr. "<a href="http://www.discoveryalps.it/1439,News.html" target="_blank">Le radici alpine di Halloween</a>"), nonostante la speculazione economica. Se da bambina sono rimasta affascinata dai travestimenti e dal "dolcetto o scherzetto", ora quello che mi attrae è la storia di questa ricorrenza, legata strettamente al mondo celtico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Vorrei divulgare e riscoprire il vero senso di questa festa, spogliandola di tutti i pregiudizi e dei fronzoli economici. Ecco perché oggi non parlerò di Halloween, ma di <i><b>Samain</b></i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Le quattro feste celtiche</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> In realtà, Samain, da cui deriverebbe Halloween, è solo una delle quattro feste celtiche diffuse in Gran Bretagna e Irlanda. Queste cadevano nei punti intermedi tra gli equinozi e i solstizi e in Irlanda venivano chiamate <b><i>Imbolc</i></b>, <b><i>Beltain</i></b>, <i><b>Lúgnasad </b></i>e <i><b>Samain</b></i>. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Le più importanti erano Beltain (1° maggio) e Samain (1° novembre), che dividevano l'anno nelle due stagioni celtiche: quella estiva e luminosa e quella invernale, gelida e buia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Imbolc (1° febbraio) e </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Lúgnasad (1° agosto), invece, rappresentavano il culmine rispettivamente della brutta e della bella stagione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> È bene ricordare che l'anno celtico iniziava con la stagione oscura, preludio necessario della stagione luminosa. Entrambe le due metà dell'anno, infatti, erano necessarie per compiere il naturale ciclo del tempo e rappresentavano l'idea di dualità alla base della concezione celtica del mondo: la realtà dunque si regge su opposizioni (come ad esempio luce-buio), che si succedono l'un l'altra in un ciclo eterno. Quindi se dapprima la luce è intrappolata nelle tenebre dell'inverno, in un secondo momento è destinata inevitabilmente a rispuntare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ecco perché Samain era la festività che segnava il capodanno celtico, quella più importante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://bifrost.it/CELTI/Schemi/Anno.GIF" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://bifrost.it/CELTI/Schemi/Anno.GIF" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il ciclo dell'anno celtico rappresentato in Bifröst</span></span></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Etimologia</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tale festività era chiamata <i>Samain </i>in antico irlandese, che si trasformava nel gaelico scozzese <i>Samhuinn</i>, nel mannese <i>Houney </i>e che nell'irlandese moderno viene detta <i>Samhain</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Secondo l'ipotesi etimologica più semplice, la parola deriverebbe dall'indoeuropeo</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> *SEM(Ǝ)- "estate", a cui si sarebbe aggiunto poi fuin, "fine", che porta a identificare la festività con la fine dell'estate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un'altra ipotesi invece farebbe derivare il termine dalla radice indoeuropea *SEM-/*SOM-, "insieme", che indicherebbe le riunioni organizzate appositamente per celebrare la ricorrenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il capodanno celtico</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Quando pensiamo alla festa di capodanno ci immaginiamo una serata di divertimento, piena di buoni propositi e di speranza per il nuovo anno. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nel mondo celtico, invece, Samain non indicava la nascita dell'anno nuovo, ma la sua morte. La luce dell'anno si spegneva nel giorno di Samain e si preparava a trascorrere sei lunghi mesi nelle profondità delle tenebre invernali per poi farsi rivedere solo a Beltain, il 1° maggio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Questo momento di transizione non sanciva solo il passaggio dalla luce al buio, ma anche il passaggio da una realtà naturale a una soprannaturale, che culminava proprio nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Le barriere tra il mondo dei vivi e quello dei defunti, tra il mondo naturale e quello soprannaturale e magico dei <i>síde </i>venivano annullate, permettendo così agli esseri soprannaturali e agli spiriti di manifestarsi. Ecco perché in Irlanda, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, la gente si guardava bene dall'uscire di casa ed evitava i cimiteri o luoghi affini. Le porte venivano accuratamente sprangate e, per tenere lontani gli spiriti malvagi, si ricorreva a una sorta di lumini ottenuti da cipolle svuotate e intagliate in modo che potessero emettere luce.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nonostante il timore verso gli esseri soprannaturali, però, era consuetudine anche preparare una piccola offerta di cibo da lasciare sulla soglia, affinché gli spiriti vaganti (soprattutto quelli dei parenti defunti), potessero sfamarsi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Usanze antiche della notte di Samain</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> La caduta delle barriere tra il mondo dei vivi e quello dei morti era percepita come un momentaneo ritorno al caos primordiale. Il disordine, la confusione di questa notte erano simboleggiati da diverse usanze, che contribuivano ad alimentare il timore della gente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I giovani impersonavano gli spiriti vaganti annerendosi la faccia oppure andando in giro vestiti di bianco, velati o coperti di paglia. Ciò voleva rappresentare l'annullamento della differenza tra vivi e morti durante quella notte.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Un'altra differenza che cadeva a Samain era quella tra maschi e femmine: spesso infatti accadeva che i ragazzi si mascherassero da ragazze e viceversa.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nemmeno le proprietà terriere erano immuni da questo ritorno al caos. Quella notte era l'occasione per giocare brutti scherzi agli agricoltori: si rubavano cavalli e animali da cortile, si requisivano attrezzi da lavoro per buttarli negli stagni e si scagliavano ortaggi (rubati dai campi) contro le porte delle case.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Samain però non significava solo scherzi di cattivo gusto. Il disordine coinvolgeva anche la dimensione temporale, eliminando le barriere tra presente, passato e futuro. Ecco perché a Samain era diffusa la pratica della divinazione, che avrebbe permesso di scoprire chi si sarebbe sposato o chi sarebbe morto durante l'anno nuovo. In Galles i più temerari potevano recarsi in una chiesa a mezzanotte per poter udire una voce che avrebbe svelato i nomi dei prossimi defunti, rischiando però di udire anche il proprio nome.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://api.ning.com/files/o3W3Ydp-V7JYSL*TmBJ-4tPN3JrmC4JELmnw5muZXwgxbxoBIFdQA6W8*bbMxpqJE8lEgol9a9EoD-wEI07zypEZWFgUvWAE/Samhain.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://api.ning.com/files/o3W3Ydp-V7JYSL*TmBJ-4tPN3JrmC4JELmnw5muZXwgxbxoBIFdQA6W8*bbMxpqJE8lEgol9a9EoD-wEI07zypEZWFgUvWAE/Samhain.jpg" height="250" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>I miti irlandesi</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nella mitologia irlandese moltissimi avvenimenti importanti hanno luogo proprio nella ricorrenza di Samain. Qui ne citiamo alcuni: </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- il dio tribale Dagda Mór, uno dei membri più influenti dei Túatha Dé Dánann si unisce alla Morrigan, dea corvo della guerra e della fertilità; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- viene combattuta la seconda mattaglia a Mág Tuired, che oppone i Túatha Dé Dánann ai terribili Fomori; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- secondo alcune leggende, in questa notte una compagnia di eroi ubriachi, capitanata da Cú Chulainn, vaga insensatamente per le terre di Ériu; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- muore Cú Chulainn, il più importante eroe irlandese; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;">- il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">goblin</i>
Aillen dà fuoco al palazzo reale di Tara, minacciando così la più importante istituzione irlandese: la monarchia;</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12pt;">- aveva luogo il rito della triplice uccisione del re, che moriva per lasciare il posto a un nuovo monarca e alla futura primavera: prima il vecchio re era pugnalato, poi bruciato e infine affogato.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tutti questi eventi mitologici provano dunque l'importanza di Samain e della sua dimensione soprannaturale.</span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Da Samain ad Halloween</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Con l'avvento del cristianesimo in Europa, Samain confluì nella festa cristiana dell'<b>Ognissanti</b>, spostata appositamente dal 13 maggio al 1° novembre da Papa Gregorio nell'835.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Attualmente nei Paesi anglosassoni si conserva la traccia di Samain nella ricorrenza di Halloween, che precede l'Ognissanti. La parola deriva infatti dall'abbreviazione di <i>All Hallows' Eve</i> (vigilia del giorno dell'Ognissanti in inglese), che era proprio la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Halloween venne esportata in America nel XIX dagli emigranti irlandesi e si trasformò in una sorta di Carnevale dove i bambini, mascherati da fantasmi, streghe e diavoli, ricordavano gli spiriti vaganti della notte di Samain. Le cipolle irlandesi vennero sostituite dalle zucche intagliate, più diffuse negli Stati Uniti, in cui venivano poste delle candele.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>La leggenda di Jack O'Lantern</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Alla più moderna festività di Halloween è strettamente legata la storia di </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Jack O'Lantern, chiamato anche <i>Lantern Man</i>, <i>Hob
O'Lantern</i>, <i>Will O' The Wisp</i>. Si trattava di Stingy Jack, un pigro fabbro irlandese che la notte del 31 ottobre incontrò il Diavolo, che lo voleva condurre all'inferno. Jack disse che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un'ultima birra, così il Diavolo si trasformò in una moneta. Jack avvicinò la moneta a una croce d'argento che teneva in tasca, impedendo al Diavolo di riprendere le proprie sembianze. Quest'ultimo, disperato, fu costretto a promettere a Jack in cambio della libertà che non lo avrebbe più importunato per dieci anni.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Così, dieci anni dopo, la notte del 31 ottobre il Diavolo si ripresentò al fabbro in una strada deserta. Jack accosentì a seguire il Diavolo, a patto che prima gli cogliesse una mela da un albero. Una volta che il Diavolo fu tra i rami, Jack incise una croce sul tronco dell'albero per impedirgli di scendere. Il fabbro allora gli intimò di rinunciare alla sua anima, se voleva scendere dall'albero. Il Diavolo fu costretto a cedere e rinunciò per sempre all'anima dell'astuto fabbro.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Quando Jack morì, le porte del Paradiso gli furono precluse a causa della sua condotta licenziosa, ma non poté nemmeno accedere all'inferno, perché il Diavolo aveva promesso che non avrebbe mai posseduto la sua anima.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Così, Jack dovette vagare per la terra come uno spirito errante, illuminando il proprio cammino con una lanterna ricavata da una cipolla intagliata con un lumino al suo interno.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bifrost.it/CELTI/Immagini/Mayer-Jack1.GIF" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://bifrost.it/CELTI/Immagini/Mayer-Jack1.GIF" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ci sarebbe ancora molto da scrivere su questa festività, ma ho cercato di raccogliere le notizie più importanti per tornare al vero significato della ricorrenza.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nonostante la distanza geografica e i cambiamenti intercorsi nei secoli, Samain e Halloween restano collegate indissolubilmente al ricordo dei defunti. Alla fine, tra Halloween e Ognissanti non c'è una barriera invalicabile, ma molti punti in comune.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Lasciamo dunque da parte le polemiche, e dedichiamoci piuttosto al ricordo di chi non c'è più, sia santi, sia semplici defunti.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Fonti:</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Bifröst</i>, area celtica: "<a href="http://bifrost.it/CELTI/4.Eriuiltempoelospazio/02-Tempo.html#Samain" target="_blank">Le quattro feste stagionali</a>"; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Bifröst</i>, area celtica: "<a href="http://bifrost.it/CELTI/4.Eriuiltempoelospazio/02-Tempo.html#Samain" target="_blank">I cicli e la dualità del tempo</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> - </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Bifröst</i>, area celtica: "<a href="http://bifrost.it/CELTI/4.Eriuiltempoelospazio/02-Tempo.html#Samain" target="_blank">La storia di Jack O'Lantern</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Discoveryalps</i>, "<a href="http://www.discoveryalps.it/1439,News.html" target="_blank">Le radici alpine di Halloween</a>", 26 ottobre 2005; </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- GREEN, Miranda Jane, <i>Dizionario di mitologia celtica</i>, Bompiani, Milano, 2003.</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-52259359230046874322014-10-10T16:28:00.000+02:002014-10-10T16:28:51.362+02:00Una cartolina dall'Africa - Miti della creazione made in Sudan<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Che cos'è l'Africa?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tutti la conosciamo come il "continente nero", colonizzato a più riprese dalle grandi potenze europee che ospita deserti e popolazioni dalla pelle scura. Tante volte la varietà di questo enorme continente viene ridotta solo a immagini raffiguranti donne e bambini in condizioni di povertà e di malattia, mostrate nelle campagne televisive di sensibilizzazione. Per carità, ben venga l'utilizzo nobile del mezzo di comunicazione più potente che esiste per attirare l'attenzione sulle difficoltà di queste persone, che meritano tutto l'aiuto possibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma l'Africa è solo questo? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ovviamente no, dietro alla denominazione geografica e antropologica c'è molto di più. Ma per la televisione, l'unica Africa esistente è quella malata, povera e sofferente, che serve a suscitare compassione nei telespettatori che sono invitati insistentemente a donare 2 euro dal personaggio famoso di turno che nemmeno sa dove si trova l'Egitto sulla cartina geografica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oppure, peggio ancora, l'Africa è quella che si vede nei telegiornali quando c'è qualche guerra che coinvolge gli Stati Uniti o qualche altro Paese europeo. Perché queste sono le guerre importanti, le sole di cui valga la pena parlare. Poi, finita la moda della guerra in Libia o della primavera araba negli stati nordafricani, torna il silenzio assoluto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Troppe volte ci dimentichiamo che la realtà è molto più complessa di quella che ci viene mostrata. Spesso siamo noi a dover indagare per ricordarci che non esiste una sola Africa, ma che ogni nazione possiede delle proprie peculiarità e una propria cultura, anche se i mezzi di comunicazione di massa non ce le mostrano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Sono ben lontana dall'essere un'esperta di culture africane, intendiamoci, anch'io devo imparare tanto su questa terra. E per cominciare voglio riportare dei miti del <b>Sudan</b>, una grande nazione dell'Africa nordorientale a sud dell'Egitto. Dato che i primi esemplari umani ebbero origine proprio in Africa, vediamo come due popolazioni sudanesi hanno spiegato l'origine dell'uomo sulla terra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://newuh.files.wordpress.com/2014/02/africa.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://newuh.files.wordpress.com/2014/02/africa.gif" height="320" width="304" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Nel Sud del Sudan, lungo il Nilo, vivono gli <b>Scilluc</b>, che attualmente costituiscono il terzo gruppo etnico della nazione. Il loro mito racconta che la creazione dell'uomo fu opera di <b>Jouk</b>, il grande dio creatore. Un giorno, a Jouk venne l'idea di plasmare l'uomo dall'argilla e dichiarò:</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <i>L'uomo avrà gambe lunghe come il fenicottero per correre, lunghe braccia per maneggiare la vanga , una bocca per alimentarsi con il miglio e una lingua per cantare. Inoltre avrà occhi per vedere ciò di cui si ciba e orecchie per ascoltare i canti melodiosi.</i></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Jouk dunque si mise all'opera e utilizzò tre tipi di argilla: con quella bianca, del Nord, fece gli europei; con quella bruna fece gli arabi; e infine, con quella nera fece gli africani.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I <b>Nubiani</b>, invece, che vivono nell'area settentrionale del Sudan, spiegano in modo diverso le varie tonalità di colore della pelle.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Secondo il loro mito, Dio si servì sempre dell'argilla, ma era indeciso su quanto tempo questa dovesse cuocere nel forno. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Siccome voleva che l'uomo fosse ben cotto, decise di lasciare l'argilla nel forno per lungo tempo. L'argilla si bruciò e ne uscì un uomo nero come la pece, che andò a vivere in Etiopia, la terra delle facce bruciate.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Al secondo tentativo, Dio fece cuocere l'argilla per un tempo molto breve, perché non voleva che bruciasse, e ne risultò un uomo dalla carnagione pallida. Dio gli ordinò di popolare i Paesi del Nord.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Alla fine, Dio cosse l'argilla per un tempo intermedio, di modo che la sua pelle fosse color terracotta. A costui venne concesso di abitare sulle sponde del Nilo, il luogo sacro dove Dio aveva creato l'uomo.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mitoafricano2011.files.wordpress.com/2011/07/olorun_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://mitoafricano2011.files.wordpress.com/2011/07/olorun_0.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Perché parlare proprio del Sudan? </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Dovete sapere che nel mio paesino esiste un'associazione chiamata <b>"Sentieri di pace - Sud Sudan"</b> che si impegna a sostenere una compaesana che, insieme ad altre persone, da anni si prende cura dei sud sudanesi, che vivono in una situazione di guerra </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">ormai </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">da tempo immemore. Qui la gente muore nel silenzio più completo, senza che ci sia nessun telegiornale a sbandierare il numero delle vittime.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Per questo voglio dedicare il post a tutti coloro che si danno da fare realmente, che ogni giorno fanno sacrifici e si mettono in gioco in prima persona, anche se a livelli "ufficiali" il loro operato non viene riconosciuto.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Inoltre, vorrei che questo post fosse un invito a smettere l'immagine esclusivamente compassionevole che spesso abbiamo dell'Africa, e che sia un'occasione per scoprire l'enorme ricchezza culturale di questo continente.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">P.S. Per chi fosse interessato ai progetti dell'associazione, rimando al sito internet di <a href="http://www.sentieridipacesudsudan.it/wordpress/" target="_blank">Sentieri di pace - Sud Sudan</a>, di cui inserisco il logo.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQcXbhGPOK2mSsJI3ULCqpDT1pOCYJVvQP7rbTPn019tsj20F0VzHQt3NugOo2QhOoYc6ERfNj6ysroJXIoDBs3ACh3GHm76t89HiubkQufnP_lhDP2xH8IaCyF-6cYjzKqO54bWdiSrug/s1600/Sentieri+di+pace.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQcXbhGPOK2mSsJI3ULCqpDT1pOCYJVvQP7rbTPn019tsj20F0VzHQt3NugOo2QhOoYc6ERfNj6ysroJXIoDBs3ACh3GHm76t89HiubkQufnP_lhDP2xH8IaCyF-6cYjzKqO54bWdiSrug/s1600/Sentieri+di+pace.jpg" height="400" width="288" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- KNAPPERT, Jan, "L'uomo creato con l'argilla" in BISSACA, Rosanna, PAOLELLA, Maria, <i><a href="http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=11&ved=0CCAQFjAAOAo&url=http%3A%2F%2Fcdn2.scuolabook.it%2FUploaded%2Flattes_6431MIT_preview%2Flattes_6431MIT_preview.pdf&ei=a_krVIiuO8nUObL1gEA&usg=AFQjCNElaNGqFuUvkJ8iXCxX3-dqWZwMdQ&bvm=bv.76477589,d.ZWU" target="_blank">Amici in biblioteca - Antologia italiana: mito, epica storia</a></i>;</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scilluc" target="_blank">Scilluc</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Jok" target="_blank">Jok</a>".</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-41406447994010619312014-09-14T19:11:00.000+02:002014-09-14T19:11:19.078+02:00L'incantesimo di Circe<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Scendendo da un nebuloso Nord verso un soleggiato Centro-Sud alla ricerca delle sospirate vacanze, si può ammirare sull'autostrada la scritta "Siete in un paese meraviglioso". Effettivamente chi, come me, vive a 20-30 km da Milano, nella zona forse più "sclerata" d'Italia, oberata dal lavoro e dalle scadenze, certe volte si dimentica di vivere in uno dei Paesi più belli del mondo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Per fortuna basta poco per rinfrescare il ricordo della bellezza. È sufficiente allontanarsi per qualche chilometro dal luogo di lavoro per immergersi in una campagna favolosa; in alternativa, se si decide di rimanere in città, occorre solo dotarsi di un occhio più attento per scorgere degli angoli pittoreschi o delle costruzioni che rivelano il gusto dei nostri antenati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Quest'anno una delle mie mete turistiche mi ha portato nel sud del Lazio, a metà strada tra Roma e Napoli. Il paesaggio che si può osservare nella zona del Circeo è veramente mozzafiato...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-_IJtn9GIN_M/U_cZi5p8rMI/AAAAAAAADGM/_npDBMf6WM0/w640-h480-no/2014-08-22%2B12.06.10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-_IJtn9GIN_M/U_cZi5p8rMI/AAAAAAAADGM/_npDBMf6WM0/w640-h480-no/2014-08-22%2B12.06.10.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Vista dal monte Circeo</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Come si può non restare <b>stregati </b>da questo mare e questo sole?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Del resto, non per nulla si ritiene che proprio in queste zone vivesse una delle maghe più famose dell'antichità: <b>Circe</b>, da cui appunto prende nome il monte Circeo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Nascita di Circe</b></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Solitamente consideriamo Circe come una maga o una strega, ma in realtà si tratta di una vera e propria divinità. Circe nasce infatti dall'unione di <b>Elios</b>, dio del sole, e dell'oceanina <b>Perseide</b>, anche se per alcune fonti la vera madre di Circe sarebbe <b>Ecate</b>, una lugubre dea notturna associata in seguito alla magia. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre alla figura del padre, sono numerosi i riferimenti che collegano il personaggio di Circe con il sole. Un fratello della dea è <b>Eete</b>, re della Colchide e custode del Vello d'oro, il cui nome proviene dal greco ἕως, <i>eos</i>, che significa letteralmente "aurora", "sole". Anche il nome dell'isola su cui abita Circe, situata nei pressi del promontorio del Circeo, possiede la stessa etimologia: <b>Eea</b>. Infine, lo stesso nome della dea indica chiaramente la connessione a questo astro: Circe deriva da "circolo", forma dell'orbita che il sole traccia intorno alla terra. </span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ciò dimostra che non ci troviamo di fronte a una fattucchiera qualsiasi, ma a una creatura soprannaturale dai nobili natali, sorella di <b>Pasifae</b>, moglie del leggendario re Minosse e zia di <b>Medea</b>, la protagonista dell'omonima tragedia di Euripide.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Il mito</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il mito più famoso dove incontriamo Circe appare nell'Odissea, quando Omero racconta dell'arrivo di Ulisse sull'isola di Eea. L'eroe manda in ricognizione i suoi compagni di viaggio, che arrivano al castello di Circe e accettano il cibo e le bevante offerte dalla padrona di casa. In seguito questi vengono trasformati in porci (o, secondo altre fonti, in animali che rispecchiano la natura di ciascuno) tranne Euriloco, che rifiuta di banchettare insieme ai compagni e decide di tornare da Ulisse per riferirgli l'accaduto.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre a Euriloco, l'eroe riceve aiuto anche dal messaggero degli dèi, Ermes, che gli suggerisce di aggiungere al filtro di Circe un'erba chiamata <i>moly</i>, che avrebbe neutralizzato l'effetto dell'incantesimo. La dea, una volta constatata l'inutilità delle sue arti magiche, è costretta a restituire l'aspetto umano ai compagni di Ulisse.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nonostante la disavventura, Ulisse passa un anno accanto a Circe e ha da lei un figlio, Telegono, fondatore della città di Tuscolo. Altre leggende affermano che dall'unione di Circe e Ulisse sarebbero nati altri personaggi eponimi, come Latino, il fondatore della stirpe dei Latini, Romo, Anziate e Ardeate, che avrebbero dato il loro nome alle città di Roma, Anzio e Ardea.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Successivamente, l'eroe riparte e, su consiglio di Circe, si dirigerà nel poco lontano regno dell'oltretomba per parlare con l'indovino Tiresia (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2013/05/tiresia-le-avventure-di-un-indovino.html" target="_blank">Tiresia: le avventure di un indovino</a>" in questo blog).</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Oltre a questa, vi sono altre vicende mitologiche dove compare Circe. La dea si sarebbe unita anche con il re latino Pico e addirittura con <b>Giove</b>, da cui avrebbe generato il dio Fauno.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Nell'impresa degli <b>Argonauti</b>, Giasone e Medea giungono nel viaggio di ritorno all'isola di Circe, che li purifica dai crimini connessi e accoglie la nipote, ma non Giasone.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Infine, si deve a Circe anche la trasformazione della fanciulla chiamata <b>Scilla </b>nel mostro che affrontano Ulisse e i compagni nell'Odissea. La giovane era colpevole di aver conquistato il cuore del dio marino Glauco, sul quale aveva messo gli occhi anche la dea.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.darkromance.com/gothic-arts/paintings/e-circe-paintings/circe-paintings-01-380.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.darkromance.com/gothic-arts/paintings/e-circe-paintings/circe-paintings-01-380.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Circe attorniata dalle sue vittime</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Vedendo la bellezza del Circeo, è facile credere che Circe vivesse davvero in quei luoghi. È come se il suo incantesimo riuscisse anche oggi a rendere il basso Lazio un posto da favola.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Purtroppo, però, Circe non sapeva che avrebbe dovuto fare i conti con l'incuria degli uomini. </span><br /><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">È vero che abbiamo avuto la fortuna di nascere in un Paese che è già meraviglioso, ma è anche nostro compito prendercene cura e non lasciare che il degrado abbia la meglio sui bellissimi monumenti e paesaggi della nostra terra, come spesso invece accade.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Dimostriamoci dunque degni successori degli illustri abitanti che vivevano nella nostra stessa terra e aiutiamo Circe a perpetuare il suo incantesimo. Ricordiamoci di mantenere meraviglioso il nostro Paese.</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Circe" target="_blank">Circe</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Circe" target="_blank">Circe</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- Voce "Circe" in<i> Enciclopedia dell'antichità classica "Le Garzantine"</i>, Edizione Mondolibri S.p.a. (su licenza Garzanti libri S.p.a.), Milano, 2000; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- Miti e...dintorni, voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_c.htm" target="_blank">Circe</a>".</span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-56171635972255669002014-09-04T12:27:00.001+02:002014-09-04T12:28:31.190+02:00Area amerindia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Avevo già parlato un po' di tempo fa della mia collaborazione con dei siti di mitologia. Uno di questi è <a href="http://bifrost.it/" target="_blank"><b>Bifröst</b></a>, la cui redazione è composta interamente da appassionati di mitologia che partecipano al progetto senza percepire un ritorno economico. È bello vedere che nonostante i mille impegni di ognuno, si riesca comunque a coltivare questa passione e condividerla con la rete.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Personalmente è da poco che partecipo a questo progetto, ma posso dire che la cura e la dedizione nelle ricerche e nella documentazione delle varie aree sono davvero encomiabili. </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">L'attenzione alle fonti e alle questioni linguistiche e la cura nelle ricerche ne fanno un portale affidabile e sicuro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> I</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">n particolare, sento di dovere una menzione speciale a <b>Dario Giansanti</b>, il creatore del sito e infaticabile ricercatore su qualsiasi cosa abbia a che fare con la mitologia. È grazie a lui e alla sua disponibilità se ora Bifröst ha un'<b><a href="http://bifrost.it/Miti/Amerindi.html" target="_blank">area amerindia</a>.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bifrost.it/Immagini/Panorami/AMERINDI.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://bifrost.it/Immagini/Panorami/AMERINDI.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Per ora stiamo lavorando sulla popolazione dei Maya il cui maggior lascito di miti e leggende è costituito dal <b>Popol Vuh</b> o <b>Popol Wuj</b>, nella trascrizione moderna che io stessa sto imparando a utilizzare. Parte di questo lavoro è presente anche sul mio blog, in particolare la parte riguardante la creazione dell'uomo e le avventure dei gemelli Junajpu e Xb'alanq'e contro i falsi dèi. Su </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Bifröst, però, questa materia sarà trattata in modo molto meno frammentario, come permette l'elaborazione di una vera e propria sezione mitologica dedicata a uno specifico corpus di leggende. Inoltre, i miti saranno gradualmente accompagnati da approfondimenti e saggi interpretativi, frutto delle mie ricerche e di Dario, che mi sta dando un grande aiuto in questo lavoro. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> L'area amerindia, come tutto il progetto </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Bifröst, sarà in costante aggiornamento anche se i tempi saranno lunghi, dato che si tratta per tutti i partecipanti di un'attività amatoriale, esercitata nei piccoli buchi di tempo libero in mezzo agli impegni quotidiani.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il mio sogno sarebbe allargare l'area amerindia con la trattazione di miti appartenenti ad altre popolazioni native americane, come Aztechi, Incas, o anche popolazioni nordamericane...</span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma come al solito la mente corre troppo e il tempo è limitato, quindi per ora vi consiglio di godervi i Maya-K'iche' e le leggende del loro Popol Wuj. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Buona lettura! </span> </div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-89307534666302291002014-08-07T12:32:00.001+02:002014-08-07T12:32:41.374+02:00La fame incontenibile del Wendigo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Chi mi conosce sa che non sono per niente una cinefila. Nonostante la mia profonda ignoranza in campo cinematografico, ci sono dei film che mi rimangono piacevolmente impressi. Uno di questi è <i>The Lone Ranger</i>, pellicola relativamente recente in cui un fantastico Johnny Depp interpreta Tonto, un indiano comanche.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130606170213/disney/images/9/9e/Tonto-depp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130606170213/disney/images/9/9e/Tonto-depp.jpg" /></span></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Oltre a essere un personaggio divertente e strampalato, mi ha aperto un piccolo scorcio sulla cultura indiana dell'America Settentrionale. Se vi capitasse di guardare questo film (e ve lo consiglio!) noterete che Tonto pronuncia costantemente delle parole strane per le nostre orecchie, tra cui questa: <b><i>Wendigo</i></b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Da qui sono partite le mie ricerche e ho scoperto che questo Wendigo (o Windigo)<i> </i>esisteva davvero nel folklore pellerossa. Vediamo un po' di cosa si tratta...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Denominazione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Il nome di questo essere varia notevolmente a seconda delle zone geografiche e delle tribù indigene dell'America del Nord. Il termine che userò per riferirmi alla figura in questione (Wendigo, appunto) era quello più utilizzato dagli Algonchini, stanziati lungo la costa orientale nordamericana e nella regione dei Grandi Laghi, al confine tra Canada e Stati Uniti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Altre varianti fonetiche sono Weendigo, Windago, Windiga, Witiko, Wihtikow, Wìdjigò e molte altre, tra cui Manaha, Wiindigoo in lingua Ojibwe, e </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;">Wīhtikōw</span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> in </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">lingua cree. </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;">Tutte queste trovano corrispondenza nel </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">proto-algonchino</span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> </span><b style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;">Wi·nteko·wa</b><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;">, il cui significato originario rimanda a "gufo".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> In altre zone, invece, il nome cambia sensibilmente, anche se riferito allo stesso tipo di creatura. Nel Maine si parlava di Kikakwe, tra gli Uroni di Strendu; gli Eschimesi usano il nome Tornii o Toonijuk, che diventano Mahoni nello Yukon e Sasquatch nella Colombia Britannica. Ancora, tra i Micmac c'erano i Gugwe, nella zona centrale del Canada i Weetigo e nel Quebec, oltre al già citato Witiko, si usava anche Kokotshe, Atchen e Misabe.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><b>Aspetto e caratteristiche</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> Come il nome, anche l'aspetto fisico del Wendigo assume caratteristiche diverse a seconda della tribù e della zona geografica di provenienza. Tuttavia, vi sono degli attributi che rimangono costanti: il Wendigo appare in ogni caso una creatura maligna, solitamente di grandi dimensioni, pelosa, dal corpo scheletrico ed emaciato, poiché è figlio del Freddo e della Fame tipicamente invernali. E' quasi sprovvisto di labbra, le quali sono sottilissime per mostrare i terribili denti affilati. Si dice che abbia un cuore di ghiaccio e che l'unica possibilità per eliminarlo sia proprio sciogliere il suo cuore con in fuoco.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> Ma la caratteristica più spaventosa del Wendigo è la sua costante fame di carne umana. E' un cacciatore temibile, velocissimo, che non molla mai la preda una volta che la individua. Si muove così velocemente che i suoi piedi si staccano per la consunzione, ma vengono immediatamente sostituiti da altri arti.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"> Anche le abitudini ferine avvicinano il Wendigo a una bestia; è solito grattarsi il corpo contro la corteccia degli alberi ed emette urla animalesche, anche se è in grado di riprodurre anche la voce umana. Gli Shoshoni, inoltre, attribuiscono a questi mostri l'appellativo Dzoavits, "giganti di pietra", probabilmente perché usano le pietre come armi o per via della corazza simile alla pietra che ricopre il loro corpo, formatasi con la terra che rimane attaccata al loro corpo quando si rotolano sul suolo.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://terretormentate.files.wordpress.com/2013/04/wendigo1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://terretormentate.files.wordpress.com/2013/04/wendigo1.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><b>Nascita di un Wendigo</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> La ragione della famelicità impressionante di queste creature è da rintracciare nella loro origine. Secondo le leggende pellerossa i Wendigo erano un tempo degli esseri umani che, per non morire di fame durante gli inverni rigidi nordamericani, sono ricorsi al cannibalismo. Si dice che ogni volta che un Wendigo divora un umano, le sue dimensioni aumentino, di modo che non riesce mai a sfamarsi. Probabilmente, la mostruosità di una creatura simile doveva servire da deterrente contro il cannibalismo per le tribù native, che dovevano affrontare inverni durissimi, con scarse risorse alimentari.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Altre fonti narrano che una persona poteva trasformarsi in un Wendigo se veniva posseduta in sogno, a causa di un sortilegio di uno sciamano, oppure se veniva morsa da un altro Wendigo. Un'altra causa molto interessante che può convertire un umano in questo mostro è una smodata avidità.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Proprio l'avidità è il tratto che contraddistingue il bandito Butch Cavendish, l'antagonista del film <i>The Lone Ranger</i> che Tonto e il Ranger solitario John Reid devono fronteggiare. Non è dunque un caso che l'indiano comanche si riferisca a lui proprio con il nome di Wendigo, che nel film diverrà un termine per indicare anche la sete di potere e di denaro di alcuni uomini.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Wendigo, quindi, si trasforma in un monito contro l'avidità, il vero spirito maligno che possiede gli uomini rendendoli dei mostri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; line-height: 18.900001525878906px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fonti:</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Wikipedia (italiano)</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Windigo" target="_blank">Windigo</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Wikipedia (inglese)</i>, voce "<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Wendigo" target="_blank">Wendigo</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Windigo" target="_blank">Wendigo</a>".</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-36276538485564685052014-02-09T15:59:00.000+01:002014-02-09T15:59:05.201+01:00Leonardo da Vinci e il gigante Argo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Incredibile ma vero, domenica 25 gennaio 2014 ho finalmente potuto prendermi una pausa dopo un periodo piuttosto intenso, così il mio ragazzo ha pensato bene di portarmi a Milano, al Castello Sforzesco. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> È proprio vero che si impara ad apprezzare quello che si ha solo quando si perde o si sta lontani per un po'. Negli anni dell'università Milano non mi è mai piaciuta, con tutta quella gente sempre a correre e a sgambettare senza guardare dove mette i piedi. Ora invece, che non frequento più tanto spesso la metropoli, confesso che mi manca. Le volte che ho avuto occasione di tornarci, ho scoperto in quella città che prima mi sembrava solo caos e inquinamento degli angoli veramente unici. Rivedendo il Castello, ho pensato a quante volte sono passata di fianco a tante bellezze senza fermarmi ad ammirarle. E solo ora inizio ad apprezzare la vicinanza a una metropoli dinamica, che organizza molti eventi importanti.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Tra questi c'era anche una piccola mostra gratuita su Leonardo, riguardante principalmente il <b>Codice Trivulziano</b>, che raccoglie tutti gli scritti risalenti al periodo in cui quest'uomo geniale ha vissuto a Milano. Il Codice è stato completamente digitalizzato e si potevano sfogliare le pagine senza correre il rischio di disintegrarle. </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È</span> stata un'emozione vedere da vicino la scrittura e gli studi</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> di quest'uomo straordinario, che ha fatto discutere generazioni e generazioni di scienziati e intellettuali. Per non farsi mancare nulla, infatti, l'altra parte della mostra era dedicata agli scritti degli intellettuali su Leonardo da Vinci nei secoli successivi alla sua morte. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Senza farlo apposta, ecco che anche qui la mitologia mi ha seguito e braccato con le sue innumerevoli storie tramandate a voce da millenni. Nella piccola sala semioscura dov'era allestita la mostra, infatti, capeggiava questo affresco:</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT62tYI1unQCYGeLMuHSRj7GGL5prW6jHqQ0saDYPMSviiFRhEDHS4gYU_2X9QjK2MWoOBnUzsRMws3w8cW6oML5sb3nuZYkSoxQut2b101c9N08XtG7qhUefhH-8WLm3ruA7zw8-HQGkX/s1600/1391025958811.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT62tYI1unQCYGeLMuHSRj7GGL5prW6jHqQ0saDYPMSviiFRhEDHS4gYU_2X9QjK2MWoOBnUzsRMws3w8cW6oML5sb3nuZYkSoxQut2b101c9N08XtG7qhUefhH-8WLm3ruA7zw8-HQGkX/s1600/1391025958811.jpg" height="640" width="480" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Nel preciso istante in cui mi sono voltata a guardarlo, è comparso un gruppo di turisti accompagnati da una guida, che ha iniziato a spiegare il soggetto ritratto dall'immagine. A causa del tono basso della guida e della mia posizione sfavorevole, non sono riuscita a captare tutto. Sentivo solo Argo...Giunone...Giove...Mercurio ha ucciso Argo...</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Per fortuna lì vicino c'era un foglio su cui erano scritte notizie sull'affresco e sul misterioso soggetto privo di testa. La storia era interessante, così non ho perso tempo e mi sono documentata sui protagonisti della storia che avevo afferrato solo in parte.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Gli studiosi sono tutti d'accordo nell'identificare nella figura acefala un personaggio della mitologia greca di nome <b>Argo</b>. Si trattava del figlio di Agenore e di Gea, un essere gigantesco famoso per avere svariate paia di occhi (la maggior parte delle fonti parlano di un centinaio di occhi), che faceva riposare a turno, in modo che nulla potesse passare passargli inosservato. Grazie alla sua forza straordinaria, Argo aveva liberato l'Arcadia da un toro mostruoso e da un satiro che faceva razzia del bestiame e uccise anche Echidna, un mostro che aveva per metà un corpo di donna e per metà di serpente, che divorava i passanti.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Il povero Argo, però, doveva ancora fare i conti con i vizi del padre degli dèi <b>Zeus</b>, rinomato donnaiolo olimpico. Il dio del tuono, infatti, si era invaghito della ninfa <b>Io </b>e, per sottrarla alle grinfie della moglie infuriata <b>Era</b>, la tramutò in una giovenca. Ma la dea, che presentiva il tradimento del marito, riuscì a ottenere in dono la giovenca-Io, la legò a un ulivo e pose a sorvegliarla proprio il gigante Argo. Era non poteva servirsi di un guardiano migliore, poiché Argo non dormiva mai: se cinquanta dei suoi occhi si chiudevano durante la notte, gli altri cinquanta rimanevano vigili fino all'alba del giorno seguente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Preoccupato per l'incresciosa situazione, Zeus si rivolse a <b>Ermes</b>, il messaggero degli dèi, che si travestì da pastore e avvicinò Argo cantando e suonando una dolce melodia. Il gigante, ammaliato dalla musica di Ermes, lo fece sedere accanto a sé, pregandolo di continuare il suo canto. Sulle note della canzone di Ermes, il gigante Argo si addormentò profondamente, senza che nessuno dei suoi cento occhi rimanesse aperto. A quel punto, Ermes lo decapitò e liberò l'amante di Zeus.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Era, grata al gigante per i suoi servigi, come segno di riconoscimento pose ognuno dei cento occhi di Argo sulle piume del pavone, che divenne l'uccello sacro alla dea. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Insomma il povero Argo è rimasto vittima di una delle miriadi di dispute tra Zeus ed Era. Molti racconti della mitologia greca si incentrano sull'infedeltà coniugale di Zeus. Sarà un caso che la figura principale della mitologia greca sia un donnaiolo farfallone? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Comunque è incredibile come in quasi tutto ciò che ci circonda sia rintracciabile un elemento mitologico. </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È una realtà che troppo spesso ignoriamo oppure non conosciamo a sufficienza. Eppure noi siamo il prodotto di quella civiltà, di quei racconti, di quei miti. Dobbiamo solo ricordarcene.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Argo_Panoptes" target="_blank">Argo Panoptes</a>";</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Echidna_%28mitologia%29" target="_blank">Echidna</a>"; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Mitologia e...dintorni</i>, voce "<a href="http://www.miti3000.it/mito/mito/greca_a.htm" target="_blank">Argo</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Argo_%282%29" target="_blank">Argo (2)</a>".</span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-4906258722016923272014-01-03T15:54:00.000+01:002014-01-07T10:26:01.572+01:00"Il cavaliere senza morte" di Davide Van de Sfroos<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<i><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">De tera n'ho traversàda, de acqua n'ho cognussüda,<br />de veent n'ho inscè purtaa in di me sacöcc...<br />se sun sbassàa come un ramm de sàles, se sun smagiaa come un trunch de plàten<br />ma sun staa anca bel drizz cumè un ciprèss...<br />quaand che m'hann dii che'l mund girava ho cuminciaa a cürrech a'dree e adèss ho giraa püsse de luu... ma l'soo che ho mea vengiüü...<br /><br />Ho pruvaàa el Martèll de <b>Thor</b>, i sgrafignaad de la <b>Baba Yaga </b>e <b>Vainamöinen </b>el m'ha insegnaa a cantà...<br />e quanti omen con scià na spada ho trasfurmàa in funtàn de saangh<br />e pò la <b>Morrigan </b>la passava a netà tütt...<br />quand che m'hann dii che'l muund cantava stori de <b>Achille </b>e de <b>Cuchulain</b><br />me n'ho cupàa püsèe de luur... ma de canzönn n'ho mai sentüu...<br /><br />E alura via anima in pèna a carcà el fuund de la damigiana<br />senza necorgéss che ho bevüü in del <b>Sacro Graal</b>...<br />vurèvi beev per desmentegà e ho guadagnaa l'immortalità<br />propi la sira che vurevi pruvà a crepà...<br />una <b>Valchiria </b>da segunda man e un </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">druido </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">senza giüdizi<br />m'hann faa sultà deent nel teemp comè un precipizi...<br />e sun partii per la nuova gloria e ho vedüü merci la storia<br />cumè un Dio in armadüra ma a pè biütt...<br /><br />Forsi per noia o per vanità, sun naa in söl fuund del laagh<br />per ritruvà la spada de <b>Re Artù</b>...<br />ma <b>Excalibur </b>serviss a un cazzo, e <b>Viviana </b>me l'ha dii<br />se a manegiàla ghè lè un rembambii...<br />quand che m'hann dii che 'l muund pregàva, ho pregaa püsse de lüü<br />e adess che ho tacaa la spada al müür... effettivamente la me paar 'na cruus...<br /><br />E sun partii per la tèra santa, la lama in cieel e l'infernu in tera<br />perchè m'han dii che l'era santa anca la guera...<br />culpi de spada a furma de cruus culpi de spada a mezzalöena<br />che in paradis a tücc ghe spècia una pultrona...<br />e i m'hann dii che se'n cupavi tanti, scancelavi i mè pecàà...<br />che l'è diverso cupà quii giüst e quii sbagliàa...<br /><br />Ma me pudévi piö murì... e quindi niente aldilà...<br />ho saraa i öcc e ho pruvàa a specià...<br />ho speciaa che la finiva e sun indurmentaa<br />ho verdüü i öcc e ho veüü i carri armàa...</span></i><br />
<i><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Alzi la mano chi ha capito qualcosa di questa canzone. Senza barare, mi raccomando! ;)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il post di oggi sarà un po' diverso rispetto agli altri, perché stavolta voglio che sia il testo della canzone a farla da protagonista. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Se anche a una prima lettura non avete capito granché, non preoccupatevi. Del resto, anche per me, che sono di provenienza nordica, leggere il dialetto <b><i>laghée </i></b>(parlato soprattutto nella provincia di Como e Lecco) non è proprio semplice. Quel poco che conosco del dialetto delle mie zone (provincia di Varese e Milano), raramente l'ho visto messo per iscritto (<i>mea culpa!</i>) e fatico molto meno a capirlo quando lo sento parlare, che non quando lo leggo. Per non parlare delle piccole, grandi variazioni linguistiche che intercorrono tra i dialetti lombardi, perfino tra paesi distanti anche pochi chilometri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Ora basta però, non voglio tediarvi oltre. </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> "Perché questa canzone?" vi starete chiedendo.</span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Vi ho dato un aiuto evidenziando delle parole chiave per noi, appassionati di mitologia. E molto probabilmente anche Davide Bernasconi, in arte <b>Davide Van de Sfroos</b>, il bravo autore della canzone, deve esserlo. Per chi non lo conoscesse, Van de Sfroos è famoso proprio perché compone canzoni in dialetto <i>laghée </i>e ha acquisito una buona visibilità partecipando a Sanremo 2011 con "Yanez". Poco più di un mese fa ho assistito a un suo spettacolo e anche lì ho notato delle allusioni a specifiche figure mitologiche. Ora non voglio dire che la mitologia sia parte integrante dei suoi lavori, ma a volte traspare un certo attaccamento alle leggende (soprattutto nordiche) da parte di questo cantante.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> In questa canzone Van de Sfroos fa un uso particolarissimo della mitologia. Se siete riusciti a intuire qualcosa riguardo al tema, nonostante lo scoglio linguistico, avrete intuito che si parla di un cavaliere che è condannato a girovagare per il mondo per l'eternità e a rimanere immortale dopo aver accidentalmente bevuto dal Sacro Graal. </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Ovviamente le imprese più importanti di un cavaliere sono essenzialmente belliche. Il valore di un guerriero veniva misurato in base a quanti uomini riusciva a uccidere. Il nostro protagonista della canzone ci racconta di averne passate tante e di aver posto fine a numerose vite. Per narrare le proprie avventure cita numerosi personaggi mitologici che andrò qui a introdurre brevemente.</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Il primo nome che incontriamo è quello di <b>Thor</b>, la divinità che nel <i>pantheon </i>nordico è seconda solo a Odino, suo padre. Thor è il signore del tuono che attraversa il cielo sul suo carro trainato da due caproni. Egli sa essere cordiale, ma è un terribile flagello quando la collera si impadronisce di lui: i suoi occhi sprizzano lampi e le sue possenti grida sono più forti del mare in tempesta e degli ululati del vento. La sua arma temibile è l'inseparabile martello <span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Mj</span></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">öllnir, forgiato dai nani, abilissimi orafi, col quale difende il mondo degli uomini e degli dèi dagli attacchi dei Giganti.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/Thor.jpg/250px-Thor.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/Thor.jpg/250px-Thor.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Thor, dio del fulmine</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Subito dopo si parla della <b>Baba Yaga</b>, che avevo traslitterato in "Baba Jaga" nel post a lei dedicato (cfr. "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/08/baba-jaga-la-strega-dellest.html" target="_blank">Baba Jaga, la strega dell'est</a>" in questo blog). Si tratta di un personaggio importantissimo quanto terrificante delle fiabe russe, che svolge la funzione delle nostre streghe. Baba Jaga ha infatti l'aspetto di una vecchia raggrinzita e ossuta ma dotata di un vorace appetito, tant'è che spesso tenta di mangiare i protagonisti delle fiabe dove compare. Si sposta sempre a cavallo di un mortaio (che dirige con un pestello) e il suo arrivo è annunciato dal fremito del vento e delle foglie degli alberi. Vive in una capanna dotata di due zampe di gallina, di modo che possa spostarsi agilmente da una parte all'altra della Russia. </span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://catalisecritica.files.wordpress.com/2011/07/ivan-bilibin-baba-yaga.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://catalisecritica.files.wordpress.com/2011/07/ivan-bilibin-baba-yaga.jpg" height="320" width="244" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Baba Jaga, la strega russa</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Dopo qualche parola incontriamo </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Vainamöinen</b>, protagonista del <i>Kalevala</i>, celebre poema che costituisce una delle fonti principali della mitologia ugro-finnica. Si tratta dell'eterno cantore, dotato di una grande saggezza e conoscitore della magia, nato da sua madre Ilmatar dopo settecento anni di gestazione. Per questo motivo, </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vainamöinen nasce già vecchio, all'epoca dell'origine del mondo. Per anni il cantore resta in balia del mare, ma alla fine riesce a raggiungere la terra ferma e a salutare il sole e la luna. È grazie a lui che Sampsa Pellervoinen semina la terra per coprirla di vegetazione e recita l'incantesimo per far spuntare l'orzo. Inoltre, </span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vainamöinen fa crescere una quercia talmente alta e florida da coprire interamente il cielo, che sarà abbattuta poi da un eroe con il benestare del cantore (vedi "<a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/11/alle-radici-dellalbero-cosmico-lalbero.html" target="_blank">Alle radici dell'albero cosmico - L'albero come asse del mondo nella tradizione europea</a>" in questo blog).</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.internationalhero.co.uk/v/vainamoinen.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.internationalhero.co.uk/v/vainamoinen.jpg" height="320" width="291" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vainamöinen, l'eterno cantore </span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Restando sempre nella zone nordica europea, Van de Sfroos cita la <b>Morrigan</b>, una delle dee della guerra della mitologia celtica irlandese. Tutte le dee della guerra rivestono in Irlanda anche un ruolo di rilievo nella sfera sessuale, che le ricollega simbolicamente anche alla sfera dell fertilità. Morrigan è amante di Daghda, divinità appartenente ai potenti Tuatha de Danann, il capo della tribù. In questo caso, l'unione della Morrigan con Daghda rappresenta l'unione della dea della fertilità con l'intera comunità. La Morrigan, come le altre divinità guerriere (Macha, Nemhain e Badbh) è anche in grado di trasformarsi e di apparire sotto forma di animali (specialmente di corvo, che sorvola i cadaveri nelle battaglie) o di altri esseri umani.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://lunanuvola.files.wordpress.com/2011/03/morrigan.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://lunanuvola.files.wordpress.com/2011/03/morrigan.jpg" height="320" width="249" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La Morrigan, dea della guerra</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Veniamo ora a una figura che ci è molto più familiare delle altre, dato che appartiene alla nostra tradizione mitologica. Tutti infatti conosciamo <b>Achille</b>, l'eroe acheo più valoroso tra i partecipanti alla guerra di Troia. Figlio della nereide Teti e del mortale Peleo, Achille è per metà dio e possiede una forza straordinaria e un'invulnerabilità quasi totale. La madre Teti, infatti, lo immerse nelle acque del fiume infernale Stige perché divenisse invincibile senza bagnarne i talloni, poiché reggeva il figlio per i piedi. Achille è dunque l'eroe guerriero per eccellenza, dall'ira letale, che cerca di ottenere l'immortalità con la gloria acquisita nella guerra di Troia.</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.myecard.it/card/centurionib.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.myecard.it/card/centurionib.jpg" height="239" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Duello tra Ettore e Achille</i></td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Ciò che Achille rappresenta per la mitologia greca è rappresentato in quella irlandese da <b>Cù Chulainn</b>. Molte cose accomunano Achille e il più grande eroe irlandese: </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Cù Chulainn, come Achille, è un semidio, poiché secondo varie versioni mitologiche è figlio del dio Lug e della principessa Deichtine, figlia di Conchobar, potente re dell'Ulster; </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- possiede una forza smisurata, con la quale è in grado fin da ragazzo di disfarsi senza problemi del cane da guardia di un fabbro, Culann (da cui Cù Chulainn, chiamato in origine Sétanta, prende nome); </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- l'ira lo trasforma in una feroce macchina da guerra, simile in questo caso a un vero e proprio mostro;</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Cù Chulainn è ansioso di dimostrare il proprio valore attraverso le armi, proprio come Achille.</span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> </span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/60/Cuslayshound.jpg/250px-Cuslayshound.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/60/Cuslayshound.jpg/250px-Cuslayshound.jpg" height="320" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Il giovane Sétanta con il cane Culann</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Altre figure che sicuramente abbiamo sentito nominare sono le <b>Valchirie</b>, celebri protagoniste della cavalcata musicata da Wagner. Queste donne leggendarie e affascinanti erano le emissarie femminili di Odino, la divinità principale del <i>pantheon </i>nordico. Il loro compito era quello di scegliere, sul campo di battaglia, gli eroi più valorosi che, una volta morti, avrebbero trasportato nel Valhalla, una stanza del regno di Asgardr costruita apposta per chi perdeva la vita valorosamente. Appaiono sovente come fanciulle armate di lancia ed elmo, che cavalcano a fianco di Odino su cavalli alati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.antika.it/wp-content/uploads/2011/06/valchirie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.antika.it/wp-content/uploads/2011/06/valchirie.jpg" height="250" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Le Valchirie, emissarie di Odino</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Infine, facciamo un tuffo nel Medioevo con le numerose citazioni del ciclo arturiano dei cavalieri di <b>re Artù</b>. Il leggendario sovrano è la figura chiave dei poemi del ciclo bretone, che racconta le vicissitudini guerresche e amorose di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Uno degli episodi più famosi è sicuramente l'estrazione, da parte del giovanissimo Artù, della mitica spada <b>Excalibur </b>dalla roccia, arma dotata di prodigiosi poteri magici. L'altro oggetto citato nella canzone è il <b>Sacro Graal</b>, il calice che Cristo avrebbe utilizzato durante la sua Ultima Cena con i dodici apostoli e che occupa un posto di rilievo nella Tavola Rotonda. N</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">on a caso diverse fonti del ciclo arturiano narrano che fossero proprio dodici i cavalieri membri. <b>Viviana</b>, infine, è il nome spesso attribuito alla Dama del Lago, l'entità fatata che riconsegna Excalibur ad Artù dopo che la sua lama era stata spezzata. Il ciclo arturiano racconta anche che fu la fata a crescere Lancillotto e a far innamorare di sé il mago Merlino. L'astuta fata seppe sfruttare a suo vantaggio i sentimenti che il mago nutriva per lei, tanto che riuscì a carpire tutti i segreti magici di Merlino senza mai concedersi a lui.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.cronacheesoteriche.com/CronacheEsoteriche/images/tavolaRotondaGrande.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.cronacheesoteriche.com/CronacheEsoteriche/images/tavolaRotondaGrande.jpg" height="238" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>La Tavola Rotonda di re Artù</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Tutte queste citazioni mitologiche non sono certo riportate come sfoggio di cultura. Possiamo osservare, infatti, ora che le conosciamo meglio, che quasi tutte le figure nominate hanno una stretta connessione con la guerra. E se continuiamo a leggere il testo della canzone, vediamo che dalla "guerra mitologica" si passa alle guerre "storiche" delle crociate, dove quella che era Excalibur sembra diventare a tratti una croce e a tratti una mezzaluna, i simboli dei due grandi contendenti del "sepolcro di Cristo". A questo punto il cavaliere è stufo, non vuole più combattere, ma non può nemmeno lasciarsi morire, poiché il potere dell'acqua del Santo Graal glielo impedisce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Allora il "cavaliere senza morte" decide di dormire. Il suo lungo sonno e la canzone finiscono al risveglio dell'eroe, che vede i carri armati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Le epoche passano, ma l'idea delle guerra è sempre presente nell'uomo, dai primordi fino all'attualità. Il nostro cavaliere è come una telecamera che riprende l'evoluzione dei vari conflitti bellici e ne scopre l'orrore attraverso le numerose esperienze che è condannato a vivere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ecco che la mitologia guerresca diventa un'arma contro la guerra: ci sono talmente tanti guerrieri, tante figure assetate di sangue, che il cavaliere si stufa di combattere. La mitologia qui è usata non per esaltare la guerra, ma per risvegliare le coscienze, per suscitare un sentimento di rifiuto di tutte le atrocità commesse.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Pochi giorni fa, in occasione della festività del primo giorno dell'anno, abbiamo celebrato anche più o meno (in)consapevolmente la giornata della Pace, che coincide con il 1° gennaio. Vorrei che questa canzone fosse di buon auspicio per il nuovo anno, che ci ricordi senza troppa retorica l'importanza della pace in tutte le parti del nostro pianeta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Buon 2014!!! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">P.S. E ora, visto che avete avuto la pazienza di leggere fino a qui, vi regalo la traduzione in italiano: </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></div>
<i><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Di terre ne ho attraversate, di acqua ne ho vista scorrere,</span><br />di vento ne ho così portato nelle mie tasche<br />mi sono abbassato come un ramo di salice, mi sono macchiato come un tronco di platano<br />ma sono stato anche bello dritto come un cipresso...<br />quando mi hanno detto che il mondo girava ho cominciato a rincorrerlo e adesso che ho girato più di lui... lo so che non ho vinto<br /><br />Ho provato il Martello di Thor, i graffi della Baba Yaga, e Vainamoinen mi ha insegnato a cantare...<br />e quanti uomini armati di spada ho trasformato in fontane di sangue<br />e poi la Morrigan passava a pulire tutto...<br />quando mi hanno detto che il mondo cantava storie di Achille e Cuchulain<br />io ne ho uccisi più di loro... ma di canzoni non me ne hanno mai scritte...<br /><br />E allora via anima in pena a cercare il fondo della damigiana<br />senza accorgersi che ho bevuto dal Sacro Graal...<br />volevo bere per dimenticare e ho guadagnato l'immortalità<br />proprio la sera in cui volevo provare a morire....<br />una Valchiria di seconda mano e un druido senza giudizio<br />mi hanno fatto saltare nel tempo come in un precipizio...<br />e son partito per la nuova gloria e ho visto marcire la storia<br />come un Dio in armatura ma a piedi nudi....<br /><br />Forse per noia o per vanità, sono andato sul fondo del lago per ritrovare la spada di Re Artù...<br />ma Excalibur non serve a un cazzo, e Viviana me l'ha detto<br />se a maneggiarla c'è un rimbambito<br />quando mi hanno detto che il mondo pregava, ho pregato più di lui,<br />e adesso che ho appeso la spada al muro.... effettivamente mi sembra una croce.<br /><br />E sono partito per la Terra Santa, la lama in cielo e l'inferno in terra,<br />perchè mi hanno detto che era Santa anche la guerra...<br />colpi di spada a forma di croce colpi di spada a mezzaluna<br />che in paradiso a tutti spetta una poltrona...<br />e mi hanno detto che se ne ammazzavo tanti, cencellavo tutti i miei peccati...<br />che è diverso uccidere quelli giusti o quelli sbagliati...<br /><br />Ma io non potevo più morire.... e quindi niente aldilà...<br />ho chiuso gli occhi e ho provato ad aspettare<br />ho aspettato che finiva e mi sono addormentato<br />ho aperto gli occhi e passavano i carrarmati...</span></i><br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fonti:</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Canzoni contro la guerra</i>, testo e traduzione del "<a href="http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7309&lang=it" target="_blank">Cavaliere senza morte</a>";</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- GATTO CHANU, Tersilla (a cura di), <i>Miti e leggende della creazione</i>, Vol. I, Fabbri Editore, Milano, 2001;</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Bifr</i></span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>öst</i>, voce "</span><span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://bifrost.it/FINNI/Schedario/Vainamoinen.html" target="_blank">Vainamöinen</a>"; </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Celticpedia</i>, "<a href="http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=210&im=1" target="_blank">La Morrigan</a>"; </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voci "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Art%C3%B9" target="_blank">Artù</a>" e "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Dama_del_Lago" target="_blank">Viviana</a>". </span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-71308028414824121222013-11-11T16:55:00.000+01:002014-09-04T12:27:41.166+02:00Siti mitologici da visitare<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">So che è da tantissimo tempo ormai che non scrivo. In questi mesi ci sono stati talmente tanti cambiamenti che non ho avuto praticamente più tempo per scrivere i miei post chilometrici...ne sto preparando uno, ma procede veramente a rilento e non so quando riuscirò a pubblicarlo!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Però ho voluto scrivere lo stesso per dirvi che ci sono, anche se non sono più presente come prima. Abbiate fede, prima o poi mi farò risentire...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> L'altro motivo di questo post è che vorrei annunciare che sto collaborando con due siti di mitologia, che gli appassionati non possono lasciarsi scappare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Se amate i miti e le leggende di tutto il mondo, segnatevi queste due pagine web, perché sono davvero interessantissime ed esaurienti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Il primo sito è un'enciclopedia mitologica, il <b><i><a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Pagina_principale" target="_blank">Crepuscolo degli dèi</a></i></b>, ideata e realizzata da Cristian Filagrossi. Funziona come una normale enciclopedia on-line, dove si può digitare una voce per trovarne la definizione. Le sezioni mitologiche presenti sono davvero innumerevoli, si va dalla "classica" mitologia greca a mitologie molto meno famose, come quella africana tribale, o afroamericana (con numerosi riferimenti al vudù).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Vi sono poi dei veri e propri racconti inseriti nel sito, la sezione museale con le immagini e anche notizie su testi mitologici, fonti, e bibliografia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> In particolare, mi occupo della sezione dedicata alla mitologia maya, inserendo nuove voci o modificandone alcune esistenti. Il tempo purtroppo è sempre poco, ma appena posso sono felice di aggiungere qualcosa!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/index_files/aleph.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://ilcrepuscolo.altervista.org/index_files/aleph.png" height="320" width="314" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Un altro sito che osservavo già da tempo è <i><b><a href="http://bifrost.it/Introduzione/Facciata.html" target="_blank">Bifr</a></b></i></span><span style="font-family: Georgia;"><i><b><a href="http://bifrost.it/Introduzione/Facciata.html" target="_blank">öst</a></b></i>, che mi è stato utilissimo per redigere la mia tesi di laurea. Nonostante questo, solo di recente ho contattato Dario Giansanti, che è uno dei motori del sito e delle sue attività. Anche qui si tratta di un progetto amatoriale, curato da appassionati, che si documentano scrupolosamente riguardo a quanto viene pubblicato. </span><br />
<span style="font-family: Georgia;"> Il sito si struttura in varie aree geografiche e culturali, in cui vengono inseriti i racconti mitologici rielaborati dalla redazione e anche dei saggi interpretativi dei miti, con dei confronti anche con delle tradizioni culturali differenti. Come nel <i>Crepuscolo</i>, anche qui si possono trovare i testi originali, alcuni dei quali tradotti in italiano per la prima volta in assoluto, come <i>Il libro delle invasioni d'Irlanda</i>. </span><br />
<span style="font-family: Georgia;"> Per quanto mi riguarda, ho dato pochi giorni fa la mia disponibilità per realizzare una sezione maya, che verrà inaugurata non appena ci sarà materiale sufficiente. Anche qui, il solito problema sarà il tempo, ma piano piano qualcosa verrà fuori! </span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bifrost.it/Immagini/Intestazioni/Bifrost.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://bifrost.it/Immagini/Intestazioni/Bifrost.JPG" height="86" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: Georgia;"> È curioso che entrambi questi siti abbiano scelto un nome che fa riferimento alla mitologia germanica! </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Bifr</span><span style="font-family: Georgia;">öst è il ponte arcobaleno che collega il mondo degli uomini, Midgardr, al luogo dove dimorano gli dèi, Asgardr, mentre con "crepuscolo degli dèi" si intende, sempre in area germanica, la fine del mondo o comunque quella che per il mondo norreno è una sorta di Apocalisse.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia;"> Se siete appassionati di mitologia visitate questi due siti, sono davvero formidabili e molto curati! </span><br />
<span style="font-family: Georgia;"> Inoltre sono frutto della passione e dell'interesse gratuito di molte persone, che si adoperano per diffondere la cultura mitologica anche sul web. Ciò è la dimostrazione di come Internet possa essere uno strumento prezioso per la diffusione della cultura!</span><!--[if gte mso 9]><xml>
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<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia;"> Vi auguro allora una buona navigazione in questi siti, non lasciateveli perdere!</span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia;">Ricordo infine il monito dell'Ulisse di Dante: </span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia;"><i>Fatti non foste a viver come bruti, </i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia;"><i>ma per seguir virtute e canoscenza</i></span></div>
<span style="font-family: Georgia;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: Georgia;"> Tutti noi secondo me dovremmo tenere bene a mente queste parole...</span><br />
<span style="font-family: Georgia;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia;">Alla prossima!</span><br />
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<br />
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-29434186598853832022013-08-16T19:05:00.000+02:002013-12-16T12:15:11.429+01:00Buona estate<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Per ora il Giardino chiude i cancelli e rinnova l'appuntamento per settembre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Purtroppo, come avete notato, non riesco ad aggiornarlo molto spesso a causa di vari impegni sul fronte studioso-lavorativo, ma vi assicuro che il mio pensiero va sempre ai contenuti del blog, ai quali tengo molto. Anche per questo, prima di scrivere un post mi informo accuratamente sulla materia che vado a trattare, motivo per cui i tempi di stesura certe volte sono veramente lunghi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ho già raccolto del materiale sul prossimo post, ma non vi anticipo nulla, sarà una sorpresa...potete tentare di indovinare se volete! ;D</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Intanto vi ricordo che, se desiderate, potete scrivermi per suggerirmi degli argomenti da trattare che vi stanno particolarmente a cuore o che hanno attirato la vostra attenzione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>BUONA ESTATE A TUTTI!!!!</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.pianetadonna.it/coppia/sposa-matrimonio/wp-content/uploads/2013/06/estate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://www.pianetadonna.it/coppia/sposa-matrimonio/wp-content/uploads/2013/06/estate.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-37052441253003477222013-07-28T15:06:00.000+02:002013-12-16T12:20:12.053+01:00I Loa, gli spiriti del vudù<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Tempo fa avevo parlato della religione vudù (cfr. <a href="http://gardenofhesperides.blogspot.it/2012/07/la-religione-vudu.html" target="_blank">"La religione vudù"</a> in questo blog), i cui riti si trasferirono in America insieme alle moltitudini di schiavi provenienti dal continente nero. Un anno dopo, rieccomi a parlare di questo culto affascinante, che prese piede ad Haiti negli anni del colonialismo, facendo dell'isola uno dei centri principali del vudù. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Qui, al suono dei canti e delle danze sfrenate, venivano adorati i <b>Loa</b>, le divinità della religione vudù. Il termine è congolese e significa letteralmente "spiriti"; ad Haiti designava un insieme di esseri soprannaturali dalle caratteristiche più disparate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>Tipi di Loa</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nell'isola caraibica di Haiti, i Loa si possono distinguere in tre gruppi o "riti" principali:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">1. il rito di <b>Rada</b>, che prende nome dalla città di Allada, situata nel grandioso impero di Dahomey (l'attuale Benin). Questi spiriti sono detti anche <b>Loa Ginen</b>, ovvero "della Guinea", e sono i più antichi e autorevoli. In quanto progenitori, sono anche protettivi, benevoli e pacifici, e sono venerati anche nella variante brasiliana del vudù, chiamata Candomblé.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2. il rito di <b>Pedro</b>, invece, fa riferimento a don Pedro, un sacerdote che nella seconda metà del '700 diffuse una danza particolarmente violenta, in cui i partecipanti assumevano polvere da sparo, che causava delle tremende convulsioni. I Loa Pedro portano in sé il peso della colonizzazione. Infatti, questi spiriti sono il risultato della mescolanza degli dèi africani con quelli dei nativi d'America. La rabbia degli schiavi africani è presente anche in questi Loa, che sono particolarmente violenti e aggressivi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3. il rito <b>Kongo </b>comprende anche le divinità bantu e altro non sono che l'adattamento locale degli spiriti venerati in Angola e Congo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>L'adorazione dei Loa</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Nonostante i Loa siano per la maggior parte di aspetto umanoide, impersonificano le forze della natura. Sono o protettori di luoghi particolari, come crocevia, cimiteri, le acque del mare, oppure sono divinità ancestrali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Il culto di queste divinità è diretto da un sacerdote, chiamato <b><i>oungan</i></b>, o alternativamente da una sacerdotessa, detta mambo. I Loa vengono invocati tramite dei <b><i>vévé</i></b>, dei pentacoli magici disegnati sul terreno nei canti e nelle danze che accompagnano il rito. Durante la celebrazione, i nomi dei Loa si mescolano con quelli dei santi cristiani, a testimonianza del sincretismo religioso caraibico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> L'<i>oungan </i>o la <i>mambo</i> in questi riti<i> </i>interrogano un individuo che, caduto in <i>trance</i>, si ritiene sia posseduto dalla divinità. Non è raro che il rituale sfoci in orge o danze incontrollate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>I Loa principali</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> I Loa sono molto numerosi e variano a seconda delle zone in cui si pratica il vudù</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">. Qui prenderemo in considerazione i maggiori loa venerati ad Haiti, nei Caraibi.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://img0.etsystatic.com/000/0/5725945/il_570xN.310634688.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://img0.etsystatic.com/000/0/5725945/il_570xN.310634688.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Legba</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Il Loa principale può essere considerato <b>Eshou-Legba</b>, che nella variante haitiana si riduce a <b>Legba</b>. Si tratta di una sorta di Mercurio africano, protettore delle case, dei loro inquilini, dei mercati e dei villaggi. Come il Mercurio classico, inoltre, svolge la funzione di messaggero tra gli dèi e gli uomini, oltre che di tramite tra l'aldilà e il mondo dei viventi. Questo Loa ha un carattere molto ambiguo: ama gli scherzi, si diverte a provocare liti, a volte sfocia nella trivialità e oscenità e può diventare molto violento se trascurato. Tuttavia, se viene adorato in maniera adeguata, con offerte opportune, diventa mansueto e servizievole, un vero benefattore. Nell'iconografia haitiana, Papa Legba è rappresentato come un vecchietto rattrappito, che cammina aiutandosi con un bastone o una stampella. </span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://cghub.com/forum/attachment.php?attachmentid=81892&d=1341859027" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://cghub.com/forum/attachment.php?attachmentid=81892&d=1341859027" width="212" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Erzulie</i></span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Un'altra importantissima divinità è <b>Erzulie</b> (o Erzilie), emblema dell'energia vitale femminile, che nel vudù affianca sempre il principio maschile. Questa dea incarna i pregi e i difetti dell'animo femminile: è dunque associata alla bellezza, alla fertilità, all'amore, al matrimonio, alla prosperità economica, ma anche alla gelosia, alla vendetta e alla discordia. A differenza degli altri Loa, a Erzulie non corrisponde nessuna forza elementale, poiché protegge i sogni, le speranze e le aspirazioni di ognuno e anche le abilità artistiche. Erzulie è molto femminile e molto ricca, motivo per cui probabilmente ha la pelle chiara: i bianchi, infatti, erano gli abitanti più danarosi dell'isola. Questo spirito si può considerare benissimo una sorta di Afrodite: ama vestirsi con abiti raffinati, solitamente rossi o blu e spesso si agghinda con gioielli preziosi. Come una dama che si rispetti, dedica molto tempo alla propria toeletta, ama bevande dolci e, per sfoggiare la propria nobiltà, spesso parla francese. È una vera civetta, che ama circondarsi di uomini, rapirli con la sua sensualità e trascinarli nella danza. Non per niente, la dea ha tre mariti: <b>Damballa</b>, <b>Agwe </b>e <b>Ogun</b>. Nonostante Erzulie sia una figura molto provocante, conserva la propria verginità. Il suo, infatti, non è l'amore carnale, legato solamente alla sfera fisica del sesso, ma è l'amore che trascende la terra, l'amore celeste delle alte sfere. Probabilmente è per questo motivo che Erzulie viene sincretizzata nella figura della Vergine Maria. </span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://images.tribe.net/tribe/upload/photo/f0d/e84/f0de8424-b8a0-4aec-8f22-5b6cdeb94b7a" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://images.tribe.net/tribe/upload/photo/f0d/e84/f0de8424-b8a0-4aec-8f22-5b6cdeb94b7a" width="327" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Agwe</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Abbiamo prima parlato dei tre mariti di Erzulie, vediamo dunque di chi si tratta. <b>Agwe </b>è il sovrano dei mari e governa non solo la flora e la fauna delle acque, ma anche tutte le imbarcazioni e gli uomini che viaggiano per mare. Coerentemente con l'elemento che controlla, i sacrifici ad Agwe vengono offerti via mare. Il dio viene chiamato con una conchiglia e viene salutato con spugne e asciugamani umidi. Poi si riempie una barca con ogni genere di leccornia di cui è ghiotto Agwe, compreso lo champagne, che viene spinta nel mare, affinché possa saziare il mondo sottomarino. Se la barca affonda, significa che Agwe ha accettato il sacrificio e che proteggerà chi gliel'ha offerto nei suoi viaggi per mare. Viceversa, se la barca si incaglia vicino alla costa, significa che il dio ha rifiutato il sacrificio e si provvederà a placarlo in altri modi, come offrirgli due pecore pianche, animali sacri ad Agwe. Questa divinità viene raffigurata come un mulatto dalla pelle chiara e occhi verdi, i cui simboli sono barchette, remi, conchiglie e piccoli pesci. Viene avvistato in prossimità delle coste, delle rive di laghi e fiumi. Il principio femminile corrispondente ad Agwe è <b>La Sirène</b>, la sua compagna marina.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.gothambynight.com/scion/Damballa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://www.gothambynight.com/scion/Damballa.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Damballa</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Uno dei Loa più importanti che abbiamo già citato è sicuramente <b>Damballa</b>, il dio serpente che vive vicino a fiumi, sorgenti, paludi, ma anche sugli alberi. Egli è uno dei Loa più antichi ed è considerato il grande padre celeste, amorevole e affettuoso. Il serpente, infatti, nella religione vudù è simbolo di fertilità; insieme alla sua sposa, <b>Aida Wedo</b>, rappresenta la sessualità, la spinta creatrice che permette al mondo di rinnovarsi e spesso i due sono raffigurati come due serpenti avvinghiati, o associati all'arcobaleno. La sua sacralità è tale che Damballa non ha una vera e propria voce per comunicare con gli esseri umani, ma emette dei suoni molto simili a dei sibili, quasi come a significare che la sua sapienza è talmente grande, che le creature inferiori non possono udirla. Anche se silenzioso, questo Loa rappresenta una presenza confortante, che conferisce ottimismo in chi gli sta vicino. In quanto dio della fertilità, Damballa è connesso alle piogge che consentono la crescita e la prosperità dei raccolti. Il suo colore è il bianco e anche i cibi che gli vengono offerti sono contraddistinti da questo colore: uova, farina di granoturco, riso, banane, uva e meloni. Il sacrificio per Damballa di solito è composto da un gallo e da una gallina. Se una coppia di sposi lo riverisce adeguatamente, si dice che il dio li ricompensi con una vita felice.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://fc00.deviantart.net/fs22/i/2008/025/a/e/Ogun_by_kaltblut.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://fc00.deviantart.net/fs22/i/2008/025/a/e/Ogun_by_kaltblut.jpg" width="273" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Ogoun</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'altro Loa che abbiamo nominato parlando di Erzulie è <b>Ogoun</b>, il potente dio del ferro e della guerra, per questo associato idealmente con l'elemento terra.</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> È uno spirito molto rispettato e temuto, poiché ha un'indole particolarmente violenta e aggressiva, essendo il patrono delle azioni belliche. Egli è anche il protettore delle attività manuali e della creatività scientifica, poiché è il fabbro dei Loa; non c'è da stupirsi, dunque, che sia venerato da coloro che lavorano i metalli (i fabbri) e da chi ha a che fare con oggetti di metallo o tecnologici (meccanici, autisti e persino fotografi). Ogoun è rappresentato ricoperto di ferro, che lo rende immune alle armi nemiche, e brandisce una spada o un machete, le sue armi tradizionali. Questo Loa è molto ghiotto di rhum, come tutti i componenti della sua famiglia che, pur essendo grandi bevitori, non risentono degli effetti dell'alcool. Le altre sue grandi passioni sono il tabacco e le donne. Il suo colore è il rosso, come rossi sono gli animali che si sacrificano a lui: maiali e galletti rossi. Se opportunamente venerato, questo Loa può convertirsi in un importante protettore contro le ferite da arma da taglio o da fuoco.</span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Da ultimi, non possiamo non nominare i <b>Ghede </b>(o Guede), le divinità dell'oltretomba, che raccolgono un nutrito numero di Loa. Questi spiriti vivono nei cimiteri e durante la notte sono soliti visitare le chiese cattoliche. Il 2 novembre di ogni anno, i fedeli visitano i cimiteri e accendono delle candele in loro onore. I loa più importandi di questo gruppo sono senza dubbio <b>Papa Ghede </b>e <b>Baron Samedi</b>, che rappresentano le due facce della stessa medaglia: la morte. </span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://24.media.tumblr.com/62d0852fc1716db83cccf19429accc97/tumblr_mm0fo4PHNd1spxj8do1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://24.media.tumblr.com/62d0852fc1716db83cccf19429accc97/tumblr_mm0fo4PHNd1spxj8do1_500.jpg" width="286" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Papa Ghede/Baron Samedi</i></span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>Papa Ghede</b> (o Papa Guede) è considerato la "faccia buona" della morte, che spesso appare agli incroci delle strade. </span></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È un Loa molto amato, perché porta sempre con sé gioia e allegria. Papa Ghede, infatti, ama ridere e scherzare, oltre che cantare e danzare. La sua indole non è né buona né cattiva, ma in ogni caso riesce a far divertire gli umani coi suoi modi da vero clown. Oltre alla morte, Papa Ghede controlla anche la resurrezione; quindi la morte non è intesa come una fine, ma come l'inizio di un ciclo, di un rinnovamento. Se Legba controlla il passaggio dalla vita alla morte nel regno dei viventi, Papa Ghede si occupa del defunto dall'ingresso nell'oltretomba in poi. Paradossalmente, questo psicopompo è caratterizzato da un grande vitalismo: ama bere e fumare sigarette ed è anche il dio dell'erotismo, inteso però in modo molto diverso dalla sensualità di Erzulie. Se la passionalità di Erzulie è associata all'amore, quella di Papa Ghede trascende sia il bene, sia il male e rappresenta l'aspetto più carnale del sesso. Spesso Papa Ghede sfocia nell'oscenità nel suo contegno, canta canzoni triviali, usa parole sconce, esegue danze lascive. Probabilmente questo aspetto del dio vuole affermare che esiste la vita anche nella morte. Papa Ghede è anche il Loa protettore dei bambini, che li soccorre quando sono malati, perché odia vederli morire. Il simbolo di questo loa è una croce su una tomba, e il suo colore rappresentativo è il nero. </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È ghiotto di aringhe, peperoncini piccanti e banane, e gli vengono sacrificate capre e galline nere. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <b>Baron Samedi</b>, forse più conosciuto rispetto a Papa Ghede, rappresenta invece l'aspetto più cupo della morte ed è il capo dei Ghede. Come il suo alter ego, è gioviale e scherzoso, ma è più cinico e parla con la voce nasale degli zombie. I suoi attrezzi da lavoro sono il piccone e la zappa per scavare tombe e quando appare indossa uno smoking nero, un paio di occhiali con lenti scure e un cilindro. </span></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È strettamente connesso alla magia nera, agli oscuri rituali vudù che vogliono nuocere a qualcuno. In questo senso, protegge coloro che hanno incontrato la morte per aver subito una di queste potenti maledizioni ed è invocato dai vivi che ne soffrono: se Baron Samedi si rifiuta di scavare la tomba a chi è vittima di una maledizione, significa che questo non morirà. Egli rappresenta il primo contatto con l'oltretomba, in quanto signore e padrone del cimitero e si accompagna alle anime dei morti. Molto spesso, Baron Samedi è associato con Papa Ghede, tanto che è difficilissimo distinguerli nettamente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Questi sono solo alcuni tra i moltissimi Loa che si venerano ad Haiti. Purtroppo dare spazio a tutti era impossibile, qui sono illustrati i più importanti. È impressionante notare come certe divinità siano molto simili a quelle che adoravano gli antichi Greci e Romani, che costituiscono la nostra base culturale. Eppure, nonostante le somiglianze, i Loa mantengono caratteri inediti, propri della cultura africana, anche se molti sono sincretizzati con figure di santi cristiani. Ma è proprio questa mescolanza di culture che rende il vudù affascinante: all'interno di questi riti si può individuare l'identità di tutti i popoli che hanno contribuito a tramandare questo culto. Ed è proprio questo che ha permesso al vudù di sopravvivere fino ai giorni nostri. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Mi dispiace essere mancata per così tanto tempo. Mi ci è voluto molto per prepararmi su quanto ho esposto oggi e ci sono molti altri impegni che al momento non mi danno tregua. </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È la gavetta dei laureati purtroppo, sto cercando di lavorare e di studiare per trovare un posto nel mondo. Spero che questa fatica mi porti a qualcosa...ma non rinuncio alle mie passioni!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Per questo vi assicuro che tornerò, anche se non in maniera costante come ho fatto fino a poco tempo fa.</span></span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> A presto! </span> </span></div>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <i>Wikipedia</i>, voce "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Loa_(Vud%C3%B9)" target="_blank">Loa (Vudù</a>)";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">- <a href="http://www2.webster.edu/~corbetre/haiti/voodoo/biglist.htm" target="_blank">Descriptions of Various Loa of Voodoo</a>;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- <i>Il crepuscolo degli dèi</i>, voce "<a href="http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Loa" target="_blank">Loa</a>";</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- BURZIO, Mauro, <i>Viaggio tra gli dèi africani: riti, magia e stregoneria del Vodoun</i>, Mondadori, Milano, 2005.</span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8868251140063755782.post-26603816780282994952013-06-18T18:45:00.000+02:002013-06-18T18:45:33.313+02:00Festa delle religioni <span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Abitate nelle vicinanze di Saronno?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">Allora non perdetevi la</span> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>FESTA DELLE RELIGIONI </i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i><br /></i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>che si terrà</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>sabato 22 giugno</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>alle ore 18.00</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>in Corso Italia, </i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><i>nella piazza davanti alla chiesa dei SS. Pietro e Paolo</i></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Se venite, non dimenticatevi di fare un salto al banchetto dell'Associazione Maruti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Vi accoglieremo con del the alla menta e, se volete, potete farvi tatuare dei disegni con l'henné.</span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.tuttogratis.it/donna/fotogallery/625X0/134123/tatuaggio-henne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://static.tuttogratis.it/donna/fotogallery/625X0/134123/tatuaggio-henne.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il tutto sarà preparato dalle nostre donne, protagoniste del progetto "<a href="http://www.integrazionemigranti.gov.it/esperienze-territorio/pariopportunita/Pagine/Donne-mediatrici-di-cittadinanza.aspx" target="_blank">Donne mediatrici di cittadinanza</a>"; con il loro the e l'henné applicato con le loro mani, ci trasporteranno in Paesi esotici, come Marocco e Pakistan.</span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://us.123rf.com/400wm/400/400/marcomayer/marcomayer1108/marcomayer110802288/10403718-te-alla-menta-marocchino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://us.123rf.com/400wm/400/400/marcomayer/marcomayer1108/marcomayer110802288/10403718-te-alla-menta-marocchino.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Accorrete numerosi!</span><br />
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/00728014651881676269noreply@blogger.com3