venerdì 10 ottobre 2014

Una cartolina dall'Africa - Miti della creazione made in Sudan

 Che cos'è l'Africa?
Tutti la conosciamo come il "continente nero", colonizzato a più riprese dalle grandi potenze europee che ospita deserti e popolazioni dalla pelle scura. Tante volte la varietà di questo enorme continente viene ridotta solo a immagini raffiguranti donne e bambini in condizioni di povertà e di malattia, mostrate nelle campagne televisive di sensibilizzazione. Per carità, ben venga l'utilizzo nobile del mezzo di comunicazione più potente che esiste per attirare l'attenzione sulle difficoltà di queste persone, che meritano tutto l'aiuto possibile.

 Ma l'Africa è solo questo?
 Ovviamente no, dietro alla denominazione geografica e antropologica c'è molto di più. Ma per la televisione, l'unica Africa esistente è quella malata, povera e sofferente, che serve a suscitare compassione nei telespettatori che sono invitati insistentemente a donare 2 euro dal personaggio famoso di turno che nemmeno sa dove si trova l'Egitto sulla cartina geografica. 
 Oppure, peggio ancora, l'Africa è quella che si vede nei telegiornali quando c'è qualche guerra che coinvolge gli Stati Uniti o qualche altro Paese europeo. Perché queste sono le guerre importanti, le sole di cui valga la pena parlare. Poi, finita la moda della guerra in Libia o della primavera araba negli stati nordafricani, torna il silenzio assoluto.

 Troppe volte ci dimentichiamo che la realtà è molto più complessa di quella che ci viene mostrata. Spesso siamo noi a dover indagare per ricordarci che non esiste una sola Africa, ma che ogni nazione possiede delle proprie peculiarità e una propria cultura, anche se i mezzi di comunicazione di massa non ce le mostrano. 

 Sono ben lontana dall'essere un'esperta di culture africane, intendiamoci, anch'io devo imparare tanto su questa terra. E per cominciare voglio riportare dei miti del Sudan, una grande nazione dell'Africa nordorientale a sud dell'Egitto. Dato che i primi esemplari umani ebbero origine proprio in Africa, vediamo come due popolazioni sudanesi hanno spiegato l'origine dell'uomo sulla terra.



Nel Sud del Sudan, lungo il Nilo, vivono gli Scilluc, che attualmente costituiscono il terzo gruppo etnico della nazione. Il loro mito racconta che la creazione dell'uomo fu opera di Jouk, il grande dio creatore. Un giorno, a Jouk venne l'idea di plasmare l'uomo dall'argilla e dichiarò:

 L'uomo avrà gambe lunghe come il fenicottero per correre, lunghe braccia per maneggiare la vanga , una bocca per alimentarsi con il miglio e una lingua per cantare. Inoltre avrà occhi per vedere ciò di cui si ciba e orecchie per ascoltare i canti melodiosi.

 Jouk dunque si mise all'opera e utilizzò tre tipi di argilla: con quella bianca, del Nord, fece gli europei; con quella bruna fece gli arabi; e infine, con quella nera fece gli africani.

 I Nubiani, invece, che vivono nell'area settentrionale del Sudan, spiegano in modo diverso le varie tonalità di colore della pelle.
 Secondo il loro mito, Dio si servì sempre dell'argilla, ma era indeciso su quanto tempo questa dovesse cuocere nel forno. 
 Siccome voleva che l'uomo fosse ben cotto, decise di lasciare l'argilla nel forno per lungo tempo. L'argilla si bruciò e ne uscì un uomo nero come la pece, che andò a vivere in Etiopia, la terra delle facce bruciate.
 Al secondo tentativo, Dio fece cuocere l'argilla per un tempo molto breve, perché non voleva che bruciasse, e ne risultò un uomo dalla carnagione pallida. Dio gli ordinò di popolare i Paesi del Nord.
 Alla fine, Dio cosse l'argilla per un tempo intermedio, di modo che la sua pelle fosse color terracotta. A costui venne concesso di abitare sulle sponde del Nilo, il luogo sacro dove Dio aveva creato l'uomo.



 Perché parlare proprio del Sudan? 
Dovete sapere che nel mio paesino esiste un'associazione chiamata "Sentieri di pace - Sud Sudan" che si impegna a sostenere una compaesana che, insieme ad altre persone, da anni si prende cura dei sud sudanesi, che vivono in una situazione di guerra ormai da tempo immemore. Qui la gente muore nel silenzio più completo, senza che ci sia nessun telegiornale a sbandierare il numero delle vittime.

 Per questo voglio dedicare il post a tutti coloro che si danno da fare realmente, che ogni giorno fanno sacrifici e si mettono in gioco in prima persona, anche se a livelli "ufficiali" il loro operato non viene riconosciuto.

 Inoltre, vorrei che questo post fosse un invito a smettere l'immagine esclusivamente compassionevole che spesso abbiamo dell'Africa, e che sia un'occasione per scoprire l'enorme ricchezza culturale di questo continente.

P.S. Per chi fosse interessato ai progetti dell'associazione, rimando al sito internet di Sentieri di pace - Sud Sudan, di cui inserisco il logo.

 


Fonti:
- KNAPPERT, Jan, "L'uomo creato con l'argilla" in BISSACA, Rosanna, PAOLELLA, Maria, Amici in biblioteca - Antologia italiana: mito, epica storia;
- Wikipedia, voce "Scilluc";
- Wikipedia, voce "Jok".

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